The Trapped – 13: recensione del docu-film Netflix
La nuova versione dell'incidente della grotta di Tham Luang è forse la migliore.
The Trapped – 13 è un documentario disponibile su Netflix dal 5 ottobre 2022, diretto da Pailin Wedel.
Alcuni direbbero che il troppo storpia: ma a quanto pare l’arrivo delle piattaforme, anzi, la loro esplosione e il loro affermarsi definitivamente, hanno favorito un’espansione incontrollata di fiction e serie TV.
Senza soluzione di continuità, e soprattutto riprendendo alcune storie non solo da diversi punti di vista, ma anche attraverso diverse forme espressive.
Ed è questo uno dei casi in cui il troppo ha portato bene: perché ci sono volute ben quattro versioni del medesimo fatto per arrivare al resoconto perfetto.
The Trapped – 13: la storia
Parliamo dell’incidente della grotta di Tham Luang, del 23 giugno 2018, dove dodici ragazzini tra gli 11 e i 17 anni sono rimasti bloccati, insieme al loro insegnante 25enne, in una grotta nella provincia di Chiang Rai in Thailandia.
Le operazioni di salvataggio hanno coinvolto oltre 1000 persone, nove giorni dopo la scomparsa del gruppo, tra cui i Navy Seals thailandesi, gruppi di supporto tecnico e molti volontari da diversi paesi: e ben due uomini sono morti durante le operazioni di soccorso, finché il 10 luglio tutti e dodici i ragazzi sono stati portati in salvo, lasciando indietro solo l’allenatore che ha aspettato che tutti i suoi alunni fossero trasportati fuori dalla grotta.
Scopri quello che c’è da sapere sul documentario di Chin e Vasarhelyii sull’incidente di Tham Luang
Hanno provato a raccontare la storia un film Thai diretto da Jimmy Chin ed Elizabeth Vasarhelyii, poi un documentario inglese (The Rescue) e quindi il celebre e bellissimo film di Ron Howard disponibile su Netflix, Tredici.
Per quanto il film del regista di Cocoon possa essere appassionato e appassionante, a vincere su tutti è proprio il documentario diretto dalla documentarista e fotoreporter Pailn Wedel, Trapped: How We Survived the Thai Cave, la versione più coinvolgente ed emozionante, ma anche la più intelligente e la più originale.
Leggi la nostra recensione completa del film Tredici!
Se la storia di per sé ha una componente irrazionale che da una parte rende la vicenda tristemente avvincente, il doc della Wedel ha una marcia in più per la sua capacità di non prendersi sul serio e insieme di dare la versione dell’avventura dei tredici più naturale e fluida di tutte.
La struttura drammaturgica poggia sulle interviste che scorrono veloci, e la bravura della regista è quella di montare tutto dimenticando la dimensione narrativa e privilegiando quella emotiva: in questo modo, The Trapped – 13 ha un andamento ellittico, con alcune punte di vera emozione -come il primo contatto tra i tredici e i soccorritori.
La sottile intelligenza dell’operazione sta nel lasciare che le vite dei protagonisti entrino nella storia attraverso i filmati di vita reale: non immagini di contorno, ma un background necessario che facilita l’empatia dello spettatore che si trova come su un piano inclinato, in un percorso inarrestabile verso la sequenza successiva.
Wedel concentra la sua ricerca spostandosi ai lati della storia, perché se nelle precedenti declinazioni di questa vicenda la scena era incentrata sul salvataggio ora sono i bambini e il loro allenatore, le loro storie e le loro motivazioni. The Trapped – 13 diventa allora un puzzle che si ricompone gradualmente e completamente solo alla fine.