The Vanishing – Il mistero del faro: recensione
Il faro e la natura scozzese risplendono in tutta la loro grigia bellezza in The Vanishing - Il mistero del faro.
The Vanishing – Il mistero del faro, in uscita nelle sale italiane da giovedì 28 febbraio, è un thriller psicologico diretto da Kristoffer Nyholm, regista danese al suo esordio con un lungometraggio, scritto da Joe Bone e Celyn Jones; ispirato dall’evento reale delle isole Flannan, che vide protagonisti nel 1900 tre custodi del faro scomparsi in circostanze misteriose. Una pellicola che tratta il tema della natura umana, messa alla prova da circostanze estreme, in un luogo lontano dalla civiltà in cui i valori della quotidianità sono in balia della tempesta.
The Vanishing: i custodi del faro
Sono tre uomini qualunque i protagonisti di The Vanishing – Il mistero del faro, chiamati dal dovere a sorvegliare il faro di una piccola e remota isola della Scozia: Thomas (Peter Mullan), anziano e saggio, che ha perso moglie e figlie in circostanze tragiche; James (Gerard Butler), padre di famiglia che deve portare il pane in tavola, a qualsiasi costo e Donald (Connor Swindells), giovane bistrattato che cerca la propria strada nella vita. Se in un primo momento una routine quasi “casalinga” sembra essere diventata il ritmo cadenzato dei tre personaggi, il ritrovamento di un corpo senza vita e di un baule pieno d’oro, dopo una notte di burrasca, determinerà l’inizio di un cambio d’animo e di punto di vista, verso una fine inevitabile e senza speranze.
Un letto di gabbiani morti sul terreno del faro (vago riferimento al capolavoro Hitchcockiano?) è il segnale che la morte, e con lei tutto ciò che la preannuncia e la segue, sta per porre i tre protagonisti di fronte alla scelta morale più importante: rispettare i valori con cui si è stati cresciuti o abbandonarsi al destino o, meglio, alla propria vera natura. The Vanishing – Il mistero del faro è infatti la rappresentazione drammatica dell’essere umano messo alla prova dal mondo esterno, fino all’atto estremo, al punto di non ritorno. Bone e Jones scrivono la pellicola con poco più di tre personaggi: una triade che in realtà rappresenta una singola persona, nelle età diverse della propria vita. Il faro può quindi essere visto come il mondo esterno, in cui si è soli e spaventati, mentre il baule pieno d’oro come un’occasione o come, appunto, la prova decisiva della propria morale.
The Vanishing – Il mistero del faro: un’impresa ardua di regia e scrittura
L’obiettivo degli sceneggiatori, così come quello del regista, è tutt’altro che semplice: The Vanishing – Il mistero del faro è una scommessa forte sull’abilità di scrittura e sulla prova attoriale dei tre protagonisti; un’impresa quasi impossibile che rende infatti il film un’ottima idea, ma mal realizzata. Concentrare l’intera trama in una sola location è un’impresa per pochi; scommettere su tre interpreti, ma soprattutto sul più famoso (Butler), molto rischioso; rappresentare un mistero sull’animo umano, riuscendo a intrattenere lo spettatore, quasi senza speranza di successo.
Quello che manca a The Vanishing – Il mistero del faro sono il ritmo e l’azione: a parte qualche scena obbligata, in cui i protagonisti devono fare i conti con i veri proprietari del baule, la pellicola si adagia in un susseguirsi di scene domestiche o di crisi esistenziale dei tre personaggi, di cui gli interpreti non riescono però a dare reale corpo. Non si prova il dolore di La luce sugli oceani di Cianfrance (2016), né tanto meno l’angoscia e l’ansia del protagonista di Shutter Island di Scorsese (2010), con il quale, oltretutto, il personaggio di Thomas sembra avere molto in comune; E di sicuro il ritrovamento di un “tesoro” non è una novità, come evento scatenante di un susseguirsi di eventi catastrofici (vd. la pellicola del ’98 Soldi Sporchi, diretta da Sam Raimi).
The Vanishing – Il mistero del faro resta una pellicola godibile per l’ambientazione e la fotografia, dove il faro e la natura scozzese risplendono in tutta la loro grigia bellezza. Il film è in uscita nelle sale italiane da giovedì 28 Gennaio, distribuito da Notorious Pictures.