My Struggle: recensione del pilot della nuova stagione di X-Files
Quando Chris Carter annunciò di voler riportare sullo schermo X-Files oltre alla classica reazione da serial – addicted c’è stato anche un certo scetticismo, dovuto al fatto che The X-Files non è una semplice serie ma un vero e proprio mito per tutti quelli che per ben nove stagioni hanno sognato di indossare giacca e cravatta e indagare insieme a Mulder e Scully i casi misteriosi celati negli archivi dell’FBI. Dubbi che però, personalmente, il pilot di questo Special Event, dal titolo My Struggle ha dissipato. Non necessariamente un nuovo inizio ma sicuramente una nuova strada che il buon Chris sembra aver intrapreso in maniera eccelsa.
13 anni sono passati dalla chiusura definitiva degli X-Files, Dana Scully lavora presso un ospedale dove aiuta dei bambini che necessitano di una particolare chirurgia ricostruttiva mentre Fox Mulder sembra essersi ritirato a vita privata. A riportarli insieme una telefonata di Walter Skinner che chiede loro di incontrare Tad O’Malley, presentatore di un talk show esperto in cospirazioni, Tad porta Mulder e Scully fuori città a conoscere Sveta, una ragazza più volte rapita dagli alieni che sembra possedere poteri mentali. Cercando di scoprire di più sulla ragazza la coppia di ex-agenti dell’FBI dovrà fare i conti con la verità… qualcosa che minerà il fondamento delle loro convinzioni.
Il rischio principale di riportare The X-Files sullo schermo è sempre stato quello di trascinare un prodotto tipicamente anni 90 in un periodo in cui la serialità cerca idee originali e sistemi sempre nuovi di reinventare se stessa, un rischio però che Chris Carter sembra aver calcolato tanto da presentare un pilot che ci ipnotizza fin dal primo minuto, il risultato finale è un nuovo prodotto che mantiene tutti i dettami della serie originale senza dimenticare di strizzare l’occhio ad un pubblico giovane. In My Struggle ritroviamo quindi le tematiche di X-Files ma in un contesto nuovo che vede Mulder & Scully uniti come sempre ma in qualche modo non più una coppia, dopotutto questa ambivalenza è sempre stata un punto cardine nella serie andata in onda a partire dal 1994 e che ora lo stesso Carter sembra voler riportare allo stato originario. Cambia in qualche modo la tematica che parla di sempre di cospirazioni ma uniformandole al presente: controllo climatico e mediatico e complotti che è facile cercare negli spazi nascosti del web, dopotutto i tempi sono cambiati e gli X – Files non si trovano più in un corridoio buio sotto la sede dell’ FBI ma sono alla portata di tutti.
The X-Files: il ritorno di Mulder e Scully in My Struggle
Ci ritroviamo così catapultati al presente con Scully sempre con i piedi per terra e Mulder pronto ad ossessionarsi ad una nuova causa “I Want to believe” urla mentre cerca di spiegare cosa si nasconde dietro gli alieni, gli X-Files e quello che il Governo cerca di nascondere, ed è proprio in questa frase ripetuta che troviamo la chiave di volta di nove stagioni e due film: Voglio crederci ma sopratutto volevano che ci credessi. David Duchovny e Gillian Anderson tornano nei ruoli che li hanno resi famosi e indossano i loro ruoli come una seconda pelle: occhiate, battute ma sopratutto dramma per una coppia/non coppia incapace comunque di rinunciare ad un rapporto unico, ma mentre Scully va avanti con la sua vita, Mulder non riesce ad uscire dalle tematiche che in questi anni hanno alimentato la sua ossessione portandolo, in alcuni momenti, a perdere contatto con la realtà e a rinunciare alla sua partner. Il nuovo ciclo narrativo vedrà 6 episodi dove in ogni puntata ci sarà “il mistero” di turno per poi riallacciare il discorso iniziato in My Struggle nell’ultimo episodio.
The X-Files ritorna in tv e non delude le aspettative, coinvolge e diverte piacendo sia ai fan storici ma anche a quelli che si avvicinano per la prima volta al mondo di Mulder e Scully. Preparatevi perché i file segreti dell’FBI sono stati riaperti e La verità è ancora la fuori.