Tigri e iene: recensione del film Prime Video

La recensione dell’heist-movie in salsa francese scritto e diretto da Jérémie Guez, disponibile su Prime Video dal 22 novembre 2024.

L’heist movie, meglio noto come film sulle rapine o colpo grosso, ha sempre esercitato una grande presa e fascino sul pubblico. Ecco perché sin dalla notte dei tempi del sotto-genere in questione le pellicole in esso inscrivibili hanno sempre avuto un discreto riscontro. Il ché ha spinto gli addetti ai lavori a produrne di svariati e a alle diverse latitudini. Ma non sempre le ciambelle escono con il buco come nel caso di Tigri e iene, ultima fatica dietro la macchina da presa di Jérémie Guez, disponibile su Prime Video dal 22 novembre 2024.    

Tigri e iene ci immerge nel mondo brutale della criminalità organizzata e delle rapine

Tigri e iene cinematographe.it

Scritto a quattro mani con Louis Lagayette, Tigri e iene ci immerge nel mondo brutale della criminalità organizzata e delle rapine. Lo fa portandoci al seguito di Malik, un giovane spacciatore francese che torna dalla Spagna e apprende che il suo patrigno Serge è stato arrestato. Il giorno del processo l’avvocato Iris gli offre un accordo per mettere a segno una pericolosa rapina in cambio della libertà di Serge. Malik, tormentato dal senso di colpa, accetta e forma una squadra con degli ex delinquenti per organizzare un ultimo colpo. Una sinossi, questa, che sulla carta sembra rispettare in pieno tutte le regole d’ingaggio non scritte ed ampiamente consolidate e codificate del modello chiamato in causa, ciononostante nella sceneggiatura si verificano per demerito degli autori dei cortocircuiti narrativi e drammaturgici che danneggiano in maniera irrimediabile il racconto, i suoi intrecci e anche il disegno dei personaggi che lo animano. Sono quest’ultimi, a cominciare dal protagonista nei panni dei quali si è calato Waël Sersoub, a pagare il prezzo più alto e con essi le performance attoriali, compresa quelle di interpreti di rinnovata e comprovata esperienza come Vincent Perez e Olivier Martinez. Lo script infatti fallisce nel mettere in pratica i meccanismi chiave dell’heist: dalla scelta dell’obiettivo al reclutamento e formazione della squadra, dall’ideazione del piano all’esecuzione, fino ad arrivare alla fuga. Il tutto viene messo seriamente in discussione da un livello di credibilità che via via si abbassa, toccando nella scena della rapina sotto la galleria il momento più basso.

Sta nella cattiva gestione che la scrittura fa degli stilemi e dei modus operandi del modello dell’heist movie il tallone d’Achille di Tigri e iene

Tigri e iene cinematographe.it

Sta quindi nella cattiva gestione che la scrittura fa degli stilemi e dei modus operandi cardini del modello di riferimento il tallone d’Achille che innesca la suddetta reazione a catena. Ciò finisce per compromettere anche la messa in quadro nonostante gli sforzi profusi da Guez per alzare il ritmo, la tensione e il tasso di adrenalina ogni volta che il film entra in modalità action. Alcune scene in tal senso risultano efficaci e ben orchestrate, ma non abbastanza per tappare le falle e impedire alla timeline di imbarcare acqua. Eppure il cineasta di Les Sables-d’Olonne, qui alla sua quarta prova sulla lunga distanza, si è formato scrivendo e dirigendo pellicole di genere, prevalentemente noir come La Nuit a dévoré le monde e Un Homme idéal, lasciando sperare in ben altra resa. Purtroppo non è stato così

Tigri e iene: valutazione e conclusione

Tigri e Iene trama trailer cast - Cinematographe.it

Non tutti gli heist movie vengono con il buco e Tigri e iene ne è purtroppo la prova. La pellicola del francese Jérémie Guez nonostante segua alla lettera il manuale, le regole base e gli stilemi del sotto-genere in questione palesa strada facendo tutta una serie di limiti di una scrittura poco credibile che mettono a dura prova sia la messa in quadro che le performance attoriali. A risentirne è l’intera confezione con la regia che non può fare nulla per risollevare il destino di un film che ha carenze importanti pure sul fronte della tensione e del ritmo. Ingredienti, questi, che sono fondamentali per la buona riuscita di un’opera inscrivibile nel filone di riferimento.

Regia - 3
Sceneggiatura - 2
Fotografia - 3
Recitazione - 2
Sonoro - 3
Emozione - 1.5

2.4