Tina: recensione del documentario sulla tigre del rock
Il documentario Tina racconta successi e demoni della carriera di Tina Turner. Il film è disponibile dall'8 luglio.
Voce graffiante, grinta alle stelle e grande caparbietà. Tutto questo è Tina Turner, un mito della musica rock che ha stregato il pubblico di tutte le parti del mondo, grazie al suo timbro vocale unico e ai suoi energici show (e diciamolo anche alla sua chioma di capelli, segno indistinto della Turner). Solo in Italia fu 3 volte big ospite del Festival di Sanremo, regalando bellissime esibizioni nel 1990, 1996 e nel 2000. Un nuovo documentario intitolato Tina, sarà disponibile dall’8 luglio in Blu-ray, DVD & Digital Download. Il film racconta la vita del mito, una donna che ha macinato successi ma ha dovuto superare avversità e lottare per rimanere in piedi. Nel film infatti non si celebrano solo i successi della cantante, ma si punta a mostrare il lato più fragile e allo stesso tempo coraggioso della protagonista.
Tina: la trama
Dagli inizi della sua carriera come regina dell’R&B ai suoi tour da record nelle arene degli anni ’80, Tina Turner apre il sipario per invitarci nel suo mondo privato in un modo che non ha mai fatto prima. Rivelando i suoi conflitti, le sue lotte e condividendo alcuni dei suoi momenti più personali, Tina offre un ritratto di una delle più grandi figure della musica moderna che ha segnato indelebilmente la storia musicale e di costume dagli anni ’70 ad oggi.
Un documentario per celebrare una delle regine del rock
Al centro di questo racconto c’è la storia d’amore tra Tina Turner e Ike Turner, che fu anche legame professionale (si esibivano in un duo). Ben 17 anni di unione che Tina Turner passò con un uomo in preda dell’abuso di alcol e droga, un compagno violento che la soggiogava e la picchiava. Un racconto che oggi, in un’epoca di grande sensibilizzazione sul tema della violenza sulle donne, è ancor di più sconvolgente. Proprio da questo punto drammatico i dure registi (vincitori di un Oscar grazie al doc Undefeated) raccontano una storia di riscatto da una storia d’amore che per anni aveva intrappolato Tina. Fin dall’inizio il documentario propone bellissime immagini d’archivio, che arrivano direttamente dai palchi degli show della Turner, senza dimenticare il lato più umano della cantante.
Filmati inediti che alternano successi a momenti difficili
Cadute e successi: il film mostra esibizioni memorabili, cariche di energia, con quello stile inconfondibile che ha reso la Turner celebre e a catapultarla nell’olimpo della fama mondiale. Un successo che la fece divenire la prima artista afroamericana in copertina su Rolling Stones. Le immagini mostrano la Turner scatenata sul palco mentre canta i suoi successi come gli indimenticabili pezzi What’s Love Got to Do with it o Simply the best, Tina Turner stregò anche il cinema. Prese parte al film Tommy del 1975 quand Ken Russel era la trasformo nella regina dell’Lsd, oppure si catapultò nel mondo postapocalittico di George Miller quando nel 1985 figurò come regina nel terzo capitolo di Mad Max oltre la sfera del tuono per cantare proprio una delle sue hit, We don’t Need Another hero.
Tina mostra filmati, nastri audio e foto personali mai visti prima d’ora. I due registi che omaggiano questa grande cantante, alternano momenti di assoluto successo a spezzoni più intimi, in cui dalle sconfitte sentimentali la tigre del rock – citando uno dei suoi famosi soprannomi – riesce a riemergere da un vero e proprio incubo sentimentale. Il film riesce ad emozionare lo spettatore, raccontando a tutto tondo la vita della regina del rock.