To a Land Unknown: recensione del film di Mahdi Fleifel

Vincitore del Premio del Pubblico al Taormina Film Festival 2024, To a Land Unknown è un film sul dramma dei migranti molto attuale.

To a Land Unknown, ovvero viaggio verso una terra sconosciuta: il secondo film di Mahdi Fleifel, vincitore del Premio del Pubblico al Taormina Film Festival 2024, indaga a fondo sul dramma dei migranti. Chatila e Reda sono due cugini che stanno risparmiando soldi per poter fuggire da Atene e trasferirsi in Germania. Hanno poco denaro con loro, ma molte speranze. E con quello che riescono a racimolare devono comprarsi dei passaporti falsi che li aiuteranno per andarsene. Chatila ha una situazione familiare particolare perché suo figlio è in Libano, nei campi profughi. Reda, invece, è un tossicodipendente che fatica ad uscire dal tunnel della droga. E sarà proprio questa sua dipendenza a compromettere tutti i loro sogni. Reda viene derubato da un trafficante e perde tutti i soldi che aveva duramente guadagnato. A quel punto, Chatila mette in atto un piano estremo che consiste nel fingersi trafficanti e prendere con loro ostaggi, affinché lui e suo cugino escano dalla situazione di stallo in cui sono finiti prima che sia troppo tardi. Le cose, però, precipiteranno inesorabilmente.

A Land to Unknown: la questione migratoria come un viaggio infernale

To a Land Unknown; cinematographe.it

Fleifel era l’unico regista palestinese in concorso a Cannes, dove ha presentato To a Land Unknown. Nelle sue opere ha spesso raccontato la questione dei profughi e dei migranti, ma in quest’ultimo suo lavoro ci aggiunge un tocco di thriller e un po’ di ironia, sempre lasciando trasparire disperazione e dramma. Le intense interpretazioni dei due protagonisti, Mahmood Bakri e Aram Sabbah, ci obbligano a guardare e a seguire con attenzione quello che sta succedendo. A differenza del recente Io Capitano di Matteo Garrone, dove il tema migratorio era affrontato quasi in chiave fiabesca, il viaggio di To a Land Unknown non risparmia nessuno e non concede speranze. L’avventura – se così si può chiamare – di Chatila e Reda passa dall’Inferno (il campo profughi in Libano da dove provengono) e rimane nel Limbo (la Grecia, nel dettaglio Atene, dove risiedono). Il Paradiso (ovvero la Germania) è una terra promessa illusoria, e non sappiamo se e quando verrà raggiunta.

To a Land Unknown è un dramma moderno e sociale, raccontato con estremo realismo e lucidità. Fleifel ci catapulta in un mondo pragmatico, dove la criminalià regna incontrastata. Chatila e Reda vogliono evadere da quella realtà, ma la Terra Promessa si rivela un’illusione. I protagonisti, così come il pubblico, sono consapevoli che i loro problemi non scompariranno. Né restando in Grecia, né andando in Germania. La forza dei due cugini sta però nel restare uniti: Chatila sa che Reda è il suo più grande amico, ma allo stesso tempo rappresenta un grosso ostacolo, poiché il cugino non riesce a liberarsi dalle sue dipendenze. La solida sceneggiatura, co-scritta da Fleifel stesso, Fyzal Boulifa e Jason McColgan, non perde tempo nel raccontare le problematiche di questo viaggio, e allo stesso tempo aggiunge elementi della vita personale dei protagonisti.

To a Land Unknown: valutazione e conclusione

To a Land Unknown racconta con estremo realismo la condizione precaria dei migranti, relativa specialmente ai profughi palestinesi. Il film di Mahdi Fleifel è un letteralmente un viaggio infernale per i due protagonisti, i cugini Chatila e Reda interpretati rispettivamente da Mahmood Bakri e Aram Sabbah. Dall’Inferno in cui erano in Libano, sono finiti in Grecia, che rappresenta il Limbo. Sono in costante attesa di poter fuggire, scappare da quella triste realtà che non offre nulla, per andare nella paradisiaca Germania, dove potrebbero trovare lavoro e un futuro migliore per loro e le rispettive famiglie. To a Land Unknown non concede vincitori, ma è una parabola umanitaria senza speranza. Il film è girato con una fotografia asfissiante, che riflette la condizione in cui riversano i due protagonisti. Probabilmente sentiremo ancora parlare di To a Land Unknown nella prossima stagione cinematografia.

Regia - 4
Sceneggiatura - 3.5
Fotografia - 4
Recitazione - 3.5
Sonoro - 4
Emozione - 4.5

3.9