Tu Mi Nascondi Qualcosa: recensione
Tu mi nascondi qualcosa di Giuseppe Loconsole è la commedia romantica ad episodi dove si va a scavare nelle relazioni per scoprirne i segreti e capire come sia sempre meglio dire la verità che una mezza menzogna.
Ogni coppia ha i suoi segreti. A volerli tirare fuori, a mettere a nudo le piccole scomode verità che vanno ad inclinare la fiducia di una relazione, è la nuova commedia italiana Tu mi nascondi qualcosa, opera prima dell’attore e ora regista Giuseppe Loconsole e basata su di una sceneggiatura scritta da Gianluca Ansanelli e Tito Buffolini.
Tre episodi e tre bugie che saranno il motore per far partire le storie di un cast di attori composto da Giuseppe Battiston, Stella Egitto, Sarah Felberbaum, Rocío Muñoz Morales, Rocco Papaleo, Olga Rossi e Alessandro Tiberi. Personaggi che dovranno imparare che la fiducia è la componente più importante in un rapporto e che la verità non potrà mai fare tanto male quanto anche una solo una singola menzogna.
Tu mi nascondi qualcosa – le bugie rimangono celate, i difetti no
Rinvenuto da un coma che gli ha causato una grave perdita della memoria, Alberto (Rocco Papaleo) dovrà affrontare le sue famiglie. Non una, ma ben due sono infatti le mogli che l’uomo ritroverà al suo risveglio: la nevrotica e agitata Irene (Olga Rossi) e la placida Jamila (Rocío Muñoz Morales). Il clown Francesco (Giuseppe Battiston) viene a scoprire, per errore di un’agenzia investigativa, che la sua fidanzata lo tradisce. Distrutto dalla notizia, l’uomo tenterà di tirarsi su grazie anche all’aiuto di Valeria (Sarah Felberbaum), la fotografa che per sbaglio ha rovinato la sua relazione. Ezio (Alessandro Tiberi) vorrebbe essere uno scrittore, ma per il momento il suo impiego fisso è quello di tassista. Ha una compagna bellissima, la pornostar Linda Angel (Stella Egitto), di cui il giovane non ha mai dubitato. Però, dopo l’arrivo di un nuovo collega della moglie e l’aver scoperto una serie di piccole bugie dette da Linda, Ezio perde completamente la testa.
In Tu mi nascondi qualcosa tutto rimane coperto, celato da strati di inganno più o meno innocenti, più o meno giustificati, più o meno vigliacchi. Tutto rimane invisibile, tranne i suoi indubbi difetti. Con una struttura molto semplice e tutte le convenzionalità del caso, la commedia romantica di Giuseppe Loconsole non solo vive di tutto ciò che si può trovare di scontato in riferimento al genere di appartenenza, ma la sua prevedibilità viene accentuata dalla poca originalità che per nulla viene applicata allo sviluppo delle storie filmate. Un insieme troppo intuibile e senza alcun cenno di creatività.
Tu mi nascondi qualcosa – La prevedibilità dei segreti
Nel cercare di dare un taglio differente, il film procede nell’insipidezza della sua sceneggiatura mentre il montaggio di Osvaldo Bargero mostra la volontà di dare carattere alla commedia attraverso degli stacchi veloci, minuscole ellissi temporali, che finiscono solo per dare visione dell’inutilità dei loro intenti e si pongono quasi come delle sviste all’interno del film. A completare la piattezza di Tu mi nascondi qualcosa va poi ad aggiungersi l’emozione enfatica della colonna sonora di Tiziano Lamberti, motivi musicali che invadono le scene della pellicola con una carica di intensità eccessiva, la quale va irrimediabilmente a scadere nel fastidioso.
Pur usufruendo di buoni attori, che riescono a destreggiarsi tra i racconti da loro vissuti, Tu mi nascondi qualcosa scopre la sua natura insoddisfacente alla medesima maniera con cui i segreti dei protagonisti vengono a loro volta svelati. Una commedia in cui l’emergere di verità scomode non dà alcun brivido agli episodi dei personaggi, tutti e tre risolti da un finale frettoloso.
Tu mi nascondi qualcosa è al cinema dal 25 aprile 2018 con Eagle Pictures.