Tutto il tempo del mondo: recensione del cortometraggio con Enzo Miccio
Recensione del cortometraggio di sensibilizzazione sull’angioedema ereditario, una malattia rara e poco conosciuta.
Tutto il tempo del mondo, cortometraggio cinematografico con protagonista Enzo Miccio e diretto da Daniele Barbiero, fa parte della campagna Destinazione Posso – Il mio viaggio con l’angioedema ereditario e mira alla sensibilizzazione del pubblico a questa malattia rara.
Presentato presso l’Associazione Civita Roma, al cui evento hanno partecipato i protagonisti del cortometraggio, Enzo Miccio, Ivan Boragine (Gomorra, Mare fuori), Chiara Tomei (Fratelli di Crozza, Call My Agent Italia) e Francesca Laino (Emma), il breve film mira ad una nuova narrazione dell’angioedema ereditario, con l’obiettivo di portare ad una maggior conoscenza, positività e sensibilizzazione verso questa patologia poco conosciuta.
Tutto il tempo del mondo: film corto per sensibilizzare sull’angioedema ereditario
Protagonista del cortometraggio è Enzo Miccio, conduttore televisivo che, alle prese con un ‘blocco creativo’, deve realizzare assieme all’amica e assistente Chiara un prodotto video per un cliente – un progetto che li porta in viaggio in auto da Milano a Roma. Ai due si unisce un giovane attore, Gaetano, che li trascina in un’avventura on the road, tra diverbi e sensibilizzazione verso le malattie rare. Dopo un inizio burrascoso con Enzo, Gaetano si apre con i suoi compagni di viaggio e racconta la sua vita con l’angioedema ereditario: narrando della diagnosi, delle difficoltà da bambino e nell’adolescenza nel convivere con la patologia, ma anche le grandi speranze per il futuro, sia dal punto di vista lavorativo che personale.
Diretto da Daniele Barbiero, in 10 minuti il cortometraggio vuole informare lo spettatore non solo su cosa sia l’angioedema ereditario, sui sintomi (che variano, e passando dal gonfiore alle labbra e alle palpebre, sino a gonfiore all’addome o in casi estremi anche gonfiore alla gola, che quindi può ostruire le vie aeree, risultando molto pericoloso) e sulle cause, ma anche sui grandi benefici che la ricerca ha portato alle persone affette. Motivo di preoccupazione per le persone affette è infatti il timore di avere attacchi acuti nei momenti di svago, al lavoro, a scuola, o nelle situazioni di vita quotidiana, soprattutto poiché la malattia può colpire qualsiasi organo del nostro corpo.
Seppur di breve durata il cortometraggio è efficace nell’informare, sensibilizzare e avvicinare il pubblico ad una malattia rara e poco conosciuta, basti pensare che in Italia sono noti solo 1.000 casi, e che colpisce un individuo su 50.000. Di spicco la recitazione di Ivan Boragine nei panni di Gaetano, che narra l’esperienza di vita con l’angioedema ereditario, raccontando le difficoltà da bambino e nell’adolescenza a convivere con gli effetti e le incognite della malattia, ma anche il miglioramento della sua vita a seguito della diagnosi e grazie ai farmaci e ai centri di supporto.
Tutto il tempo del mondo: conclusione e valutazione
Tutto il tempo del mondo è un cortometraggio semplice ed efficace, che grazie alla sua breve durata porta avanti un messaggio importante e che può potenzialmente salvare la vita a molte persone. Un corto che, grazie alla campagna di sensibilizzazione sull’angioedema ereditario, può informare non solo su sintomi, effetti, cause di questa condizione imprevedibile ma anche portare speranza grazie alla ricerca, alle terapie e ai centri di riferimento.