Tutto Può Accadere a Broadway: recensione
A quasi due anni dalla premiere veneziana arriva, finalmente, sugli schermi italiani Tutto Può Accadere a Broadway, commedia del regista – quasi ottantenne – Peter Bogdanovich che torna al cinema dopo tredici anni da Hollywood Confidential. Un ritorno in grande stile quello di Bogdanovich, che riesce a confezionare una delle commedie più divertente degli ultimi tempi, grazie anche all’appoggio di Wes Anderson e Noah Baumbach (nomi indiscutibilmente legati al cinema indipendente) qui nelle vesti di produttori esecutivi.
Isabella “Izzy” Patterson è una escort newyorkese che viene richiesta da un famoso regista Arnold Albertson. Un incontro che sembra destinato a cambiare per sempre la vita della ragazza, l’uomo infatti dopo una serata passata insieme le offre trentamila dollari per realizzare i suoi sogni. Izzy lascia così il lavoro di squillo e si dedica alla sua aspirazione di diventare un’attrice, sogno che sembra realizzarsi quando la sua agente le trova un’audizione per la pièce teatrale A Grecian Evening, il cui regista è proprio Albertson mentre la protagonista è la moglie di Arnold: Delta Simmons. A creare ancor più scompiglio arrivano: lo sceneggiatore Joshua Fleet che si innamora di Isabella ma che è fidanzato con la terapista di lei Jane Claremont; Seth Gilbert attore innamorato da sempre di Delta; l’investigatore privato Harold che ha il compito di seguire la giovane Izzy per conto di un giudice che ha una vera e propria ossessione per la ragazza.
Tutto Può Accadere a Broadway è una vera e propria commedia degli equivoci supportata da una serie di personaggi ottimamente delineati e uniti da un filo sottile che sembra rendere la gigantesca New York una piccola cittadina di provincia fatta di incontri casuali, misunderstanding e momenti comici degni delle migliori commedie Hollywoodiane di un tempo, sofisticata e genuinamente patinata ma con una vena di cinismo che la colloca in quello che è il cinema moderno. Peter Bogdanovich torna a ripercorrere i suoi più grandi successi Ma Papà ti Manda da Sola e Paper Moon – Luna di Carta, ma lo fa con una modernità che stupisce non tralasciando un po’ di antico profumo della Old Hollywood che tanto manca al cinema moderno, una vera e propria boccata d’aria fresca che trascina lo spettatore in un vortice di risate e di buon umore. Non mancano le citazione ai grandi film del passato passando da Katharine Hepburn a Laurell Bacall passando per Frank Capra e Humphrey Bogart.
Tutto Può Accadere a Broadway: una commedia spassosa con un cast fenomenale
Punto di forza di She’s Funny That Way (titolo originale) è lo straordinario cast che si sussegue sullo schermo in una danza perfetta e coordinata di personaggi assurdi e spassosi: Owen Wilson è Arnold Albertson personalità affascinante e carismatica; Imogen Poots è la vera rivelazione della pellicola, la sua Izzy è divertente ed ironica ma al tempo stesso bellissima ed affascinante; Applausi anche per Jennifer Aniston a cui è stato affidato il ruolo Jane Claremont la isterica è spassosissima psicoterapeuta, un personaggio secondario ma che riesce a splendere sullo schermo grazie all’interpretazione della Aniston; Austin Pendleton e George Morfogen sono rispettivamente il giudice Pendergast e l’investigatore privato Harlod, il primo comico nella sua folle ossessione per la giovane Izzy e il secondo geniale negli assurdi travestimenti con in quale segue l’attrice.
Tutto Può Accadere a Broadway è una commedia accattivante e sorprendentemente brillante, divertente e moderatamente cinica che per molti versi assomiglia al miglior Woody Allen che tanto ci ha fatto sognare, se proprio vogliamo trovarle un difetto è l’assenza di una quella “cattiveria” che contraddistingue le commedie del caro vecchio Woody. Nonostante tutto però She’s Funny that Way merita di essere vista per la sua originalità e per il fascino old Style di cui è intrisa.