Un amore segreto: recensione del documentario Netflix
Un amore segreto è un documentario sulla storia d'amore tra Terry Donahue e Pat Henschel, che hanno fatto coming out dopo 60 anni di relazione.
Disponibile su Netflix a partire dal 30 aprile, Un amore segreto è un documentario diretto da Christopher Bolan e prodotto da Ryan Murphy sulla meravigliosa storia d’amore tra Terry Donahue e Pat Henschel.
Il racconto delle vite di queste due donne e della loro relazione lunga 70 anni è una delicatissima opera di cinema del reale, che conferma ciò che rende tanto speciale questo genere: la straordinarietà di alcune vite difficilmente si può replicare nella finzione. Sicuramente questo si può affermare per le due magnifiche signore ritratte nel documentario di Bolan (che è, tra l’altro, un pronipote della Donahue). Il suo accesso privilegiato agli ultimi anni della prozia ha permesso di filmare momenti molto intimi della vita dell’ex giocatrice di baseball e della sua compagna, regalando al pubblico un documento strepitoso, autentico, commovente.
Un amore segreto: la bellissima sensibilità di Ryan Murphy
Chi segue le serie tv degli ultimi anni non può ignorare l’impegno di Ryan Murphy nel promuovere opere di qualità non sempre eccezionale, ma tendenzialmente tutte superiori alla media e con una fanbase in continua crescita. Sopratutto, però, Murphy – spesso insieme al suo partner in crime Brad Falchuck – dà un grande contributo alla narrazione delle causa LGQBTI nelle opere seriali di largo consumo. L’immaginario glamour di Glee e American Horror Story ha costituito un primo passo nell’affermazione dello stile inconfondibile di questo showrunner, ma è in serie come Pose o in film come The Normal Heart che rende chiara la sua vocazione politica. Patrocinando Un amore segreto, Murphy continua su questo percorso artistico e sociale, per cui lo spettatore – qualunque sia il suo orientamento – dovrebbe essergli grato.
Con il genere del documentario, poi, esplora la sua vocazione verso “le storie vere” da cui quasi ogni sua opera trae avidamente spunto. Un amore segreto, in più, costituisce un passo in avanti nella sensibilità di Murphy, che allenta un po’ la magniloquenza delle grandi produzioni di fiction e rispetta in tutto e per tutto la natura discreta, tenue e dolce delle protagoniste del film.
Essere queer negli anni ’40
Se oggi il momento del coming out è un passaggio difficile nelle vite dei gay e delle lesbiche di ogni età, negli anni Quaranta, quando Terry e Pat si sono conosciute, era pressoché impossibile. Eppure, il silenzio forzato non ha impedito alle due donne di amarsi teneramente e appassionatamente per sessant’anni, prima di comunicare al mondo la loro relazione.
Il film inizia in un momento cruciale della vita delle due donne: quello in cui, dopo più di mezzo secolo, si trovano a dire ad amici e parenti che la loro non è un’amicizia, ma una vera e propria storia. Pat e Terry sono diventate anziane, Terry addirittura è affetta da Parkinson, e decidono a lasciare la vecchia villetta – troppo costosa, troppo impegnativa da gestire – per trascorrere gli ultimi anni in una casa di riposo. Per poter restare insieme, però, occorre in qualche modo formalizzare il loro legame.
L’esperienza personale delle due donne attraversa l’ultimo secolo ed è uno specchio fedele di quanto si sia dovuto combattere per affermare il diritto di amare, quando questo sentimento esula dalla forma tradizionale di rapporto eterosessuale. L’amore tra Pat e Terry è stato un atto di eroismo privato, quasi obbligato dalla profonda convinzione di essere destinate l’una all’altra. La semplicità e la naturalezza con cui queste due anziane signore esprimono il loro sentimento è uno spettacolo insostituibile e per lo spettatore è un onore poterle accompagnare in un momento così importante delle loro vite.
La storia sopra ogni altra cosa
Christopher Bolan si muove usando tutti gli elementi del documentario classico: interviste, materiale di repertorio (soprattutto fotografie delle due donne e qualche vecchio filmato) e riprese realizzate appositamente per il film. In mancanza di un’originalità tecnica, il tutto funziona perfettamente proprio grazie alla grande potenza della storia.
Particolarmente preziosi, però, sono i momenti inediti, proprio per via dell’anzianità delle due protagoniste. Lo spettatore ha, infatti, la sensazione di essere davanti a due persone che hanno avuto nella loro vita una sconfinata energia e una forza incredibile, ma che sono – nel momento delle riprese – estremamente fragili, quasi che un soffio le possa portare via da un momento all’altro.
L’apice di tutta la narrazione si raggiunge probabilmente durante il matrimonio di Pat e Terry nella loro casa di riposo, eleganti, circondate da amici e parenti, innamorate, perse ancora dopo tanti anni una nell’altra. A quel punto lo spettatore si sente parte della famiglia e l’esperienza cinematografica compie il suo miracolo di immersività.
Un amore segreto è un film che dimostra che parlare di omosessualità non è altro che parlare d’amore. Spesso un amore tenace, che resiste agli ostacoli del perbenismo e delle pressioni sociali, altre volte un amore verso se stessi e la propria libertà di esistere. Ma comunque amore e – ci insegnano Terry e Pat – non c’è niente che importi di più.