Un attimo ancora: recensione del film Rai sulla storia dei Pooh

I Pooh mietono successi su successi: il documentario dedicato alla loro storica carriera non è da meno!

I Pooh sono uno dei gruppi musicali più importanti della storia italiana: la loro ascesa viene raccontata nel documentario (che ha i chiari connotati di un film) Un attimo ancora, andato in onda su Rai Uno in prima serata il 15 febbraio 2023 e ancora disponibile su Rai Play. Cinquant’anni di carriera per una delle band più longeve e proteiformi dello spettacolo made in Italy vengono raccontati da un lungometraggio di poco più di un’ora, in grado di conquistare il 14% dello share secondo i dati Auditel. L’apparizione dei Pooh sul palco dell’Ariston al Festival di Sanremo 2023, infatti, ha catalizzato l’attenzione sul leggendario gruppo italiano, ricordandone tutta la forza ed il talento.

Non sono pochi i fan che definiscono i Pooh come “i nostri Pink Floyd” e l’affermazione può essere sicuramente contestata. Tuttavia, Un attimo ancora offre un approfondimento importante non solo nella storia del gruppo musicale, ma anche nel panorama musicale italiano nel tempo.

Un attimo ancora: i Pooh si mostrano in uno spaccato intimo tra celebrità e quotidianità

Un attimo ancora recensione film Pooh - cinematographe.it

Un attimo ancora è stato presentato durante l’esibizione dei Pooh a Sanremo: un medley di tutti i loro grandi successi. L’operazione di marketing è stata decisamente geniale ed il successo di audience ottenuto dal documentario è decisivo ad annunciare qualcosa: il popolo italiano è ancora affezionato alla musica, al proprio pop leggendario, e ama i suoi big dell’arte in modo fedele. Con uno share altissimo, sono stati protagonisti della prima serata Rai nel giorno d’uscita del film, il 15 febbraio 2023.

Diretto da Nicola Conversa, che ha sceneggiato il film insieme alla produttirce Manuela Caccimani, Un attimo ancora si propone (con successo) di attraversare cinquant’anni di storia e di musica nell’arco di un’ora e poco più. La scommessa è vincente, in quanto la partecipazione proattiva e creativa dei membri della band (Roby Facchinetti, Dodi Battaglia, Red Canzian) allarga la prospettiva del film ad uno spaccato sentito, emotivo e nostalgico. La storia dei Pooh, dagli anni ’60 ad oggi, viene raccontata attraverso immagini di repertorio e interviste, alternando la vita alla musica in modo calibrato e perfettamente cadenzato. Sarà difficile per gli spettatori non commuoversi o restare indifferenti: sia l’arte che i personaggi sono così vicini al cuore della cultura italiana che raccontare la vita di questo gruppo musicale è anche raccontare la storia dell’animo di un popolo, del sentire di un paese.

I Pooh sono l’Italia, ma sono anche e soprattutto un gruppo di sperimentatori: attraverso il racconto personale, i musicisti espongono i loro metodi creativi, le loro idee e illustrano il loro sapere. Il “dietro le quinte” del loro successo è tanto interessante quanto la creazione della musica in sé. Mettersi a nudo, per queste star, funziona eccome: il pubblico sarà più emozionato ed irretito che mai dalla affascinante carriera di questi artisti senza tempo, pieni di energie anche ora. Non manca un tributo importante, che arricchisce di sentimento l’opera.

Il film dei Pooh come toccante tributo a Stefano D’Orazio

Il documentario è condotto dalla presenza e dolce partecipazione di Mariasole Pollio, protagonista di una storia parallela – di finzione – che permette di raccontare il potere dei sogni e la speranza da riporre nella propria arte. Nuove generazioni entrano in comunicazione con il passato e la storia della musica per mettere insieme un prodotto dalla forte aspirazione artistica, cercando nella creatività quel ponte imperituro tra tempi moderni e tempi andati.

La passione mantiene il cuore vivo e giovane, a qualsiasi età: il messaggio arriva chiaro e forte, anche con un forte tributo al membro dei Pooh scomparso più di due anni fa, nel novembre del 2020, dopo una lunga malattia. Stefano D’Orazio, leggendario batterista e vocalist, rivive nelle immagini di repertorio, nella memoria dei suoi compagni e nella storia della musica. La profonda commozione e la nota nostalgica che conclude la magica opera dedicata ai Pooh ha il sapore della sua genialità e della sua risata.

In un’operazione vincente ed emozionante, il regista pugliese Nicola Converso riesce a colpire in pieno il cuore degli italiani con un docufilm che mira dritto al cuore!

Regia - 3
Sceneggiatura - 3
Fotografia - 2.5
Recitazione - 2.5
Sonoro - 4
Emozione - 4

3.2

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