Uncharted: L’Eredità Perduta – recensione per PS4
Dopo essere riusciti a creare un franchise di successo, divenuto in breve tempo la punta di diamante casa Sony, i talentuosi ragazzi di Naughty Dog hanno deciso di salutare Uncharted con uno spin-off interamente al femminile e venduto al prezzo budget di 39,99 euro. Saranno riusciti a non far pesare ai giocatori l’assenza del carimastico Nathan Drake? Scopritelo nella nostra recensione, stilata sulla versione PS4 del titolo.
Uncharted: L’Eredità Perduta – Un epico viaggio nelle terre indiane
L’annuncio di Uncharted: L’Eredità Perduta, avvenuto in pompa magna alla Playstation Experience dello scorso anno, fu accolto in maniera calorosa dai fan della saga, ma i dubbi rimasero leciti. Sarebbe riuscita Naughty Dog a creare un capitolo degno dei canoni del franchise e che non fosse più Nathan Drake-centrico? Ebbene, tali dubbi vengono spezzati via nelle prime ore di gioco, quando ci rendiamo conto di trovarci dinnanzi ad uno dei lavori più magistrali compiuti dalla sfotware house americana.
In questo titolo i giocatori vestono i panni di Chloe Frazer (precedente ineresse amoroso di Nathan Drake in Uncharted 2 e 3), intenta a recuperare la leggendaria Zanna di Gnesh, un mistico artefatto indiano, e tenerla lontano dalle mani di Asav, un losco signore della guerra assetato di denaro. Ad accompagnarla in questa impresa irta di pericoli ci pensa Nadine Ross, un’abile mercenaria già conosciuta nel quarto capitolo della saga. Le due si avventureranno tra le montagne dell’India e, lungo la strada, impareranno a lavorare insieme per scoprire i segreti dell’artefatto, impedendo al Paese di cadere nel caos.
Il comparto narrativo è sempre stato uno dei punti di forza della saga ed anche questo spin-off non è da meno. Il rapporto lavorativo tra le due protagoniste si tramuta in un profondo senso di stima reciproca ed una grande amicizia, forgiata letteralmente tra sparatorie, esplorazioni e salti mortali nel vuoto. Anche in Uncharted: L’Eredità Perduta non mancano tanti colpi di scena e sequenze d’azione al cardiopalma, degne di un blockbuster hollywoodiano.
Dal punto di vista grafico, Uncharted: L’Eredità Perduta rappresenta un vero e proprio miracolo estetico e si configura come quanto di più bello mai visto su PS4, fino ad ora, assieme al pluripremiato Horizon Zero Dawn. La penisola indiana, una new entry tra le location della saga, è rappresentata in maniera spettacolare attraverso un mix esotico di ambienti urbani, giungla e antiche rovine. Siamo sicuri che vi troverete a dover ignorare le missioni principali del gioco per scattare foto dello stupendo panorama attraverso la funzione PS4 Share.
Il gameplay è rimasto sostanzialmente immutato, tra meccaniche stealth e rocambolesche sparatorie in terza persona, ma Naughty Dog ha aggiunto un pizzico di free-roaming, ovvero un’esplorazione libera dell’ambiente circostante, segno che i semi per un quinto cpaitolo di Uncharted, magari su PS5, siano ben piantati in questo titolo. Come da tradizione della saga, anche in questo spin-off i giocatori dovranno raccogliere antiche reliquie e tesori appartententi alle perdute civiltà indiane.
Uncharted: L’Eredità Perduta è un perfetto spin-off che si regge tranquillamente sulle proprie gambe, senza patire l’assenza del mitico Nathan Drake
La storia di Uncharted: L’Eredità Perduta potrà essere completata in circa 8-10 ore, ma la breve longevità del titolo non rappresenta affatto un lato negativo poichè la trama è compatta, solida e priva di momenti morti. Il fatto che ci siano pochi riferimenti agli altri capitoli della saga, inoltre, rende questo spin-off perfettamente giocabile anche dai neofiti che si avvicinano per la prima volta ad un episodio di Uncharted. Solida anche la componente multiplayer, ricca di tante modalità tra cui la Survival Arena, variante del Survival classico che introduce oltre 100 nuove ondate con nuove tipologie di nemici, nuovi modificatori e nuove zone d’assedio, offrendo una grande varietà di gameplay combinando i vari elementi della partita.
Dopo averlo giocato in lungo e largo, non possiamo far altro che constatare come Uncharted: L’Eredità Perduta non sia un semplice spin-off, bensì un titolo che non ha nulla da invidiare ai capitoli principali della saga. I ragazzi di Naughty Dog, infatti, sono riusciti a caratterizzare in maniera degna Chloe e Nadine, ed a spremere al massimo le potenzialità hardware della PS4. Non sappiamo se questo sia un addio definitivo al franchise o un semplice arrivederci, ma resta il fatto che L’Eredità Perduta ha soddisfatto a pieno titolo la nostra voglia di Uncharted.