Uno sconosciuto alla porta: recensione del film con Michael Keaton
Pacific Heights è il titolo originale del film Uno sconosciuto alla porta girato nel 1990 da John Schlesinger. Come è accaduto per molti altri film, anche in questo caso, il titolo originale esprime meglio lo spirito del film. Pacific Heights è infatti il quartiere della città di San Francisco in cui il film è ambientato. L’aggettivo pacific fa da contraltare a tutto quello che vedremo accadere nel film.
Uno sconosciuto alla porta è un thriller (neanche troppo in verità) di tipo psicologico. La trama ruota intorno ai tre personaggi principali interpretati da Matthew Modine (Drake Goodman), Melanie Griffith (Patty Palmer) e Michael Keaton (Carter Hayes). Patty e Drake, una giovane coppia, acquistano una casa da sogno e la ristrutturano investendo tutti i loro soldi. Per loro tengono un appartamento e decidono di affittare gli altri due. Il primo viene affittato ai signori Watanabe, un’attempata coppia giapponese, e fin tutto bene. Il secondo appartamento dovrebbe andare ad un poliziotto ma la sfortuna è in agguato. Ed è qui che arriva Michael Keaton.
Uno sconosciuto alla porta è il film con Matthew Modine, Melanie Griffith e Michael Keaton
Si presenta come un uomo d’affari molto ricco e affabile ma con poco tempo per le chiacchiere. Per lui sarà sufficiente sventolare qualche centinaio di dollari sotto il naso di Drake Goodman (che come dice il nome è un brav’uomo ma la furbizia non rientra tra le sue virtù).
Da questo punto in poi ha inizio la parte thriller che diventa tale sul serio solo negli ultimi 30 minuti di film. Uno sconosciuto alla porta è un film abbastanza gradevole ma davvero troppo, troppo prevedibile. I personaggi sono ben incasellati fin da subito: Drake Goodman è il tipico bravo ragazzone americano, onesto ma anche molto ingenuo. E infatti cade nel tranello di Carter Hayes in meno di dieci minuti. Il personaggio di Carter Hayes riesce a rimanere un personaggio enigmatico per circa 15 minuti, poi anche lui diventa prevedibile. Un professionista della psicopatia che riesce a vivere scatenando la rabbia degli altri che inesorabilmente lo aggrediscono. Questo lo rende temibile ma lo costringe nei ranghi di una malattia lucida che, proprio perché controllata, non riesce a sorprendere. Tuttavia Michael Keaton riesce a “salvare” il personaggio con un’interpretazione decente del ruolo.
Il personaggi del film sono prevedibili e scontati. Per fortuna Micheal Keaton e Melanie Griffith riescono a salvarne due su tre con delle interpretazioni piuttosto buone
L’unico personaggio che ha un sviluppo vero nel corso del film è quello di Patty Palmer, interpretata da Melanie Griffith. L’interpretazione di Griffith è costante, mai sopra le righe, come se si trattasse di un personaggio quasi secondario. Solo dei piccoli segnali ci fanno capire che c’è qualcosa di più. Patty Palmer è la compagna fedele di Drake, lo segue e affonda pian piano con lui. Lei stessa è la persona che perde di più nella battaglia psicologica (e legale) contro Carter Hayes. Ma sarà proprio lei a tirar fuori tutto il cervello e la personalità necessarie per inchiodarlo.
Uno sconosciuto alla porta non è un film che sorprende lo spettatore. Non è neanche un film che riesce a raccontare in profondità i personaggi. La psicologia dei tre attori principali è narrata in maniera piuttosto semplice e schematica, senza coinvolgere più di tanto lo spettatore. È tuttavia un film gradevole la cui trama mantiene un ritmo che evita la noia al pubblico. D’altra parte, se volete vedere un thriller che vi tenga incollati alla sedia con il battito cardiaco alle stelle, pensate ad un altro film.