Willy – Different is good: recensione del corto animato dedicato a Willy Monteiro Duarte

Willy - Different is good è il cortometraggio animato dedicato a Willy Monteiro Duarte, ucciso a Colleferro nel 2020 per aver difeso un amico.

Se vivessimo in un mondo normale la gentilezza sarebbe la regola, ma la nostra è una realtà che sa spesso essere brutale o, almeno, quella maledetta sera del 6 settembre 2020, a Colleferro, con Willy Monteiro Duarte, lo è stata. Con Willy – Different is good i ragazzi di Side Academy usano un mezzo potentissimo qual è il cinema per ricordare la storia di quel ventunenne morto in una sera stellata di settembre, massacrato di botte per aver preso le difese di un amico, a sua volta aggredito dai bulli.
Una pagina di cronaca raccapricciante, che ha scosso l’opinione pubblica, avvelenando chiunque ne venisse a conoscenza di rabbia, di dolore e di profonda tristezza e portando il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella a conferire la Medaglia d’oro al valor civile alla memoria del giovane, nonché all’istituzione di una giornata della gentilezza (20 gennaio 2025).

Servendosi di una tecnologia pioneristica in Italia e mettendo in campo, per la produzione, l’innovativo software Unreal Engine di Epic Games (lo stesso col quale sono stati sviluppati progetti videoludici come Fortnite e Star Wars Jedi: The Fallen Order), la Side Academy di Stefano Siganakis (CEO e direttore artistico) ha impiegato ben centomila ore di lavoro (dilazionate per forza di cose in un intero triennio) e circa una settantina di studenti, guidati dalla docente Sarah Arduini (premio Oscar per gli effetti speciali nel film Disney Il libro della giungla) per traslitterare e rendere fruibile a un pubblico eterogeneo la storia di quel ragazzo dal sorriso luminoso e dal cuore grande che, nonostante non fosse avvezzo allo scontro, non ha esitato a prendere le difese di un amico.
Dall’altra parte, però, non c’erano essere umani, quella di Willy è stata una lotta impari tra chi ha cuore e chi no, tra chi ha forza d’animo, coraggio, valori sani e cervello e chi invece ha solo muscoli da usare non per difendere, bensì per distruggere.

Non è un caso se il corto 3D Willy – Different is good ci dirotta per una manciata di minuti in un mondo alieno, trasformando il protagonista in un piccolo extraterrestre inseguito da bulli che, oltre a volerlo umiliare, vogliono filmare tutto per poi condividerlo sui social. Il cortometraggio solleva i protagonisti dall’involucro d’umanità, innescando sottopelle il concetto di anomalia, la lettura tra le righe che certi atteggiamenti dovrebbero essere alieni, ovvero “appartenenti ad altri” e invece appartengono alla nostra razza, al nostro tempo. E parlarne è importante, ma arginarli è un obbligo a cui tutti siamo chiamati.

Il coraggio di Willy Monteriro Duarte nel corto animato di Side Academy

Un’opera dalla grafica brillante, che ci dirotta in uno spazio distopico, ai margini. La stazione in cui la scena è ambientata dà l’idea di un luogo isolato, in cui nessuno può ascoltarti né aiutarti e fa riflettere il fatto che invece l’omicidio di Willy sia avvenuto in centro, in una serata affollata di gente, alle spalle della piazza centrale, praticamente all’ombra delle forze dell’ordine e dell’ospedale, persino all’ombra di una scuola. Non è intenzione di nessuno additare né trovare un colpevole altro da coloro che stanno pagando dietro le sbarre per questo, ma è nostro intento far notare come questa “ravvicinata distanza” sia la metafora di una società che ha preso il vizio di girarsi dall’altra parte. Una società che ha fallito, ma che Willy – Different is good riabilita, regalandoci un epilogo di speranza, in cui le differenze sono un valore aggiunto e non un freno all’evoluzione della specie e della società.

Willy – Different is good: valutazione e conclusione

Willy – Different is good arriva con immediatezza e urgenza al pubblico, arriva per ricordarci che la violenza non mai forza né coraggio. Presentato per la prima volta alla Mostra del Cinema di Venezia e poi proiettato nelle carceri e nelle scuole in occasione della giornata della gentilezza, il cortometraggio in questione ha senza dubbio nei ventenni che l’hanno realizzato un valore aggiunto, sintomo e certificazione che gli “alieni cattivi” esistono, ma ci sono anche tanti che credono ancora nel valore di restare umani.

Regia - 4
Sceneggiatura - 3.5
Fotografia - 4
Sonoro - 3
Emozione - 3.5

3.6