Wolfs – Lupi solitari: recensione del film di Jon Watts
In streaming su Apple TV+ dal 27 settembre 2024, Wolfs ci riporta indietro al cinema di una volta, regalandoci tre grandi interpretazioni.
Sei film insieme, eppure la coppia Brad Pitt-George Clooney non stanca affatto. Anzi, ci si chiede perché si è aspettato tanto per un nuovo capitolo che vede i due attori – amici più che mai nella vita reale – nuovamente insieme sullo schermo. Perché – inutile nasconderlo – insieme funzionano benissimo e lo dimostrano, ancora una volta, in Wolfs – Lupi Solitari (Wolfs), film scritto e diretto da Jon Watts.
Presentato in anteprima all’ottantunesima Mostra Internazionale del Cinema di Venezia – fuori concorso – Wolfs è disponibile in streaming, su Apple TV+, dal 27 settembre 2024. Inizialmente, si pensava a una distribuzione nelle sale cinematografiche di tutto il mondo; poi, invece, la decisione dell’uscita sulla nota piattaforma di streaming online e, soltanto per un tempo limitato, in alcuni cinema statunitensi.
Wolfs – Lupi solitari: una New York notturna e la bromance di cui sentivamo la mancanza
L’unica pecca di Wolfs, forse, è proprio questa: aver saltato l’uscita nelle sale cinematografiche, che avrebbe reso giustizia a questa pellicola fresca e divertente. La coppia Pitt-Clooney, nel corso degli anni, ne ha passate davvero tante insieme sul grande schermo: da Ocean’s Eleven (2001) a Ocean’s Twelve (2004), passando per Ocean’s Thirteen (2007), Confessioni di una Mente Pericolosa (Confessions of a Dangerous Mind) del 2003, Burn After Reading del 2008 e adesso Wolfs.
Action comedy divertente e fresca – come dicevamo – vede protagonista una New York fredda e notturna, con la sua Chinatown illuminata a neon, il lusso del Four Seasons Hotel di Manhattan e i due “Wolfs”, Jack (George Clooney) e Nick (Brad Pitt). Entrambi sono quelli che vengono comunemente chiamati “fixer”, ovvero dei faccendieri che risolvono problemi non di poco conto: che hanno quasi sempre a che fare con degli omicidi. A differenza della trilogia di Ocean’s, in Wolfs i due non vanno affatto d’accordo. Entrambi credono di essere l’unica persona in grado di gestire certe problematiche, proprio come il Mr. Wolf (Harvey Keitel) di Pulp Fiction. Ecco perché il titolo “WolfS” e non “Wolves”, come sarebbe grammaticalmente corretto in inglese il plurale di “Lupo”. Jack crede di essere il migliore e Nick altrettanto.
Eppure, entrambi collaborano per cercare di risolvere il difficile caso che ha come “oggetto” un bravissimo Austin Abrams e il suo personaggio senza nome: chiamato, per tutta la durata del film, semplicemente “il ragazzo”. Così, Jack e Nick iniziano a lavorare fianco a fianco, scoprendo che dietro la loro missione c’è ben altro…
80s e 90s vibes, l’età che avanza e i piacevoli scambi di battute
Parte dell’incantevole atmosfera di Wolfs è merito di una soundtrack dalle 80s e 90s vibes: Mr. Vain dei Culture Beat del 1993, Smooth Operator di Sade del 1984 e la deliziosa ed evergreen Just the Two of Us di Bill Withers e Grover Washington Jr. del 1980. Film del genere – in grado di divertire e intrattenere con intelligenza, eleganza e senza volgarità – sono, purtroppo, diventati sempre più rari nel corso di questi ultimi anni.
Con un umorismo mai mediocre nei loro scambi di battute, vediamo Brad Pitt e George Clooney divertirsi chiaramente mentre recitano e simulano gli acciacchi dell’età che avanza (anche per due sex symbol come loro): dagli occhiali per vedere meglio da vicino al mal di schiena, mentre lavorano e corrono da una parte all’altra della città. In tutto ciò, Austin Abrams si inserisce perfettamente senza mai stonare, tenendo testa alla perfezione a due veterani del genere. Il trio, insomma, che non ti aspettavi, ma che funziona al bacio.
Wolfs – Lupi solitari: valutazione e conclusione
Con l’energia dei suoi dialoghi, l’atmosfera notturna newyorchese e una colonna sonora da “nostalgia, portami via!”, Wolfs soddisfa le aspettative alla perfezione. Ci lascia anche un po’ perplessi, perché un film del genere avrebbe meritato l’uscita nelle sale cinematografiche, oltre che in streaming. Molto probabilmente, è proprio il tipo di pellicola che avrebbe incoraggiato le persone a lasciare il divano di casa e una fetta di pezza per la poltrona del cinema e un pacco di popcorn. Fotografia, regia, sceneggiatura e recitazione di alto livello e la scelta di Just the Two of Us alla fine del film, ci ricordano che i due eterni ragazzi ci erano mancati. In conclusione, non resta che attendere il secondo capitolo di quella che ha tutte le carte in regola per diventare una trilogia.