Zeta – recensione del film di Cosimo Alemà
Se state cercando un film generazionale, che racconti la vita dei giovani di oggi da un punto di vista estremamente realistico come lo è stato Il Tempo delle Mele di Claude Pinoteau, Zeta è quello che fa al caso vostro. Ambientato in una Roma che si divide verticalmente tra centro e periferia, ricchi e poveri, famosi e non famosi, Alex/Zeta (Diego Germini), Gaia (Irene Vetere) e Marco (Jacopo Olmi Antinori) sono tre amici poco meno che ventenni con il sogno di sfuggire al destino che la società ha in serbo per loro. La vita di strada, il lavoro al mercato, i casermoni di periferia, la povertà, il piccolo spaccio, il sogno dell’hip hop: questa è la vita di Alex fino a che il sogno non diventa realtà, e lui si trova catapultato nel mondo del rap a giocarsi la sua partita e a far vedere quanto vale. Ma gestire il proprio destino è una faccenda complessa e il rapper emergente commette molti errori, fino a ritrovarsi solo, con un successo effimero e senza punti di riferimento. Dovrà affrontare i suoi demoni, la durezza del mondo e la sua confusione per superare la linea d’ombra, imparando ad amare la sua rabbia e riuscendo nell’impresa più difficile: capire fino in fondo cosa desidera.
Una storia di formazione, amicizia, amore e riscatto che ha come fattore legante il rap, che diviene un mezzo di espressione o, per usare un termine alla Jack Black di School of Rock, “per fregare il potente” che in questo caso è la durezza della vita quotidiana. Attraverso la musica chiunque può parlare di sé ed esporre i suoi dolori e le sue angoscie, ma la vera sfida per un rapper è saperlo trasmettere al pubblico di giovani ragazzi che, ai giorni d’oggi, continua ad avvicinarsi sempre di più a questo genere. Quella di Alex non è una semplice storia come potrebbe essere quella di uno Step Up, ma è un racconto di scelte di vita sbagliate e condizionate da una realtà che si fa sempre più difficile. Una grande performance anche per il cast composto da Irene Vetere (la vera rivelazione del film) Jacopo Olmo Antinori che riesce a immedesimarsi perfettamente nel personaggio, e Diego Germini, il protagonista della vicenda che ha dato vita a una buona esibizione, eccetto per i monologhi che fanno uso di un linguaggio al di fuori della portata di un rapper di borgata e che per certi versi potrebbero anche annoiare. Una nota di merito anche per Aldo Vinci, che riesce ad attribuire al padre di Alex un forte senso di profondità, e Salvatore Esposito in quanto interprete di Sante, che da vita a una figura che può essere associata quasi a un vero e proprio gangster del genere.
Zeta: Un film che “rompe le regole” a colpi di rap
Zeta può essere definito quindi come una finestra che si affaccia su un mondo crudele, caratterizzato da sofferenza alleviata con l’uso di droga, problemi familiari e problemi di carattere sociale e l’unico modo per rompere le regole è farsi sentire a colpi di rap. Nel cast del film sono presenti Diego Germini (in arte IZI), Salvatore Esposito, Jacopo Olmo Antinori, Irene Vetere, Francesco Siciliano, Alex Aldo Vinci, Angelica Granato Renzi, Christian Sciuva (in arte Fatt Mc),Martin Chishimba, Yaser Mohamed Merisi, Eradis Josende Oberto, Indri Qyteza Shiroka, Sebastian Gavasso, Manuela Morabito, Andrealuna Posocco e Mia Benedetta Barracchia, Con la partecipazione straordinaria di: Massimiliano De Simone, Massimiliano Gallo, Gianluca Moccia, Gianluca Di Gennaro, Maria Godano e Edy Angelillo. E con Fedez, J-Ax, Salmo, Clementino, Ensi, Briga, Baby K, Lowlow, Tormento, Rancore, Shade, Noyz Narcos, Shablo, Metal Carter e Rocco Hunt. Il film è una produzione 9.99 Films e Panamafilm in collaborazione con Sony Music Italy e uscirà nelle sale il prossimo 28 Aprile 2016 distribuito da Koch Media.