5 buoni motivi per vedere Jumanji – Benvenuti nella giungla
I tamburi hanno ricominciato a suonare e Jumanji è pronto per immergerci in una nuova avventura. Jumanji - Benvenuti nella giungla è il buono film di intrattenimento con Dwayne Johnson, Jack Black e Kevin Hart. Ecco 5 buoni motivi per andare a vederlo
I tamburi hanno ripreso a suonare e Jumanji è pronto ad accogliere nuovi giocatori. A distanza di anni dal primo film e dalla prima rocambolesca partita consumatasi in una città invasa da piantagioni e animali, arriva in sala la versione moderna di uno dei giochi da tavolo più spaventosi e assieme appassionanti per qualunque cinefilo.
Jumanji – Benvenuti nella giungla è l’ultimo lavoro del regista Jake Kasdan che si pone tra seguito ideale del caposaldo del 1995 e riadattamento del racconto scritto negli anni Ottanta da Chris Van Allsburg, una pellicola che riesce a ritagliarsi uno spazio per sé nel panorama dell’intrattenimento ponendosi come un unico pur con l’inevitabile ombra del suo predecessore alle spalle.
Jumanji – Benvenuti nella giungla ecco i 5 buoni motivi per entrare nel videogioco
Nello scetticismo del riprendere classici che hanno segnato la storia del cinema, che hanno alimentato la passione verso la settima arte e hanno lasciato ricordi indelebili nella mente di tanti giovani spettatori, Jumanji – Benvenuti nella giungla è stato in grado di sapersi muovere nell’impresa di non snaturare un prodotto già completo di suo, realizzando un qualcosa di totalmente diverso e trovando su questa strada la propria riuscita.
Sono perciò diversi i motivi per cui vale la pena svagarsi con il film di Kasdan interpretato da Dwayne Johnson, Jack Black, Kevin Hart, Karen Gillan e Nick Jonas, e noi di Cinematographe – FilmIsNow ve ne diamo ben cinque. Welcome to the jungle!
Jumanji oggi
Furba è stata l’idea di ambientare Jumanji – Benvenuti nella giungla ai tempi di oggi. Una soluzione magari prevedibile, ma estremamente funzionale per impostare già il distacco che gli sceneggiatori e l’ideatore del soggetto della storia Chris McKenna volevano mantenere con il Jumanji di Joe Johnston. Se la giungla invadeva la cittadina dei protagonisti Alan, Judy e Peter, questa volta tocca ai personaggi immergersi direttamente tra i pericoli di un gioco di avventura che è diventato virtuale, in cui affrontare animali esotici e sconfiggere malviventi che vogliono consumare le loro tre vite (come in ogni videogioco che si rispetti). Un capovolgimento ingente e ingegnoso, spunto per un film che cerca l’azione in luoghi lontani.
Il fare bollente di Dwayne Johnson
Ormai Dwayne Johnson ha occupato parte consistente del mondo dello spettacolo e, stando alle recenti dichiarazioni, l’attore penserebbe di ampliare il suo spettro di influenza e giungere fino alla poltrona dello studio ovale per investire la carica di futuro Presidente degli Stati Uniti. Dopo essere stato dichiarato lo scorso anno l’uomo più sexy dalla rivista People e aver conquistato poco tempo dopo la sua stella sulla Walk of Fame, è oramai indubbia la popolarità incontrastata che si è generata intorno all’attore e ex westler negli ultimi anni, anche a seguito delle innumerevoli pellicole che lo hanno visto protagonista. Un mito che si è andato formando e che è arrivato al punto di stabilire un vero e proprio status. Cosa di cui l’attore stesso è consapevole e su cui non manca di ironizzare lui stesso, tirando sempre più in ballo la sua prestanza e il suo modo di fare. Per questo risulta irresistibile che, tra le abilità di Smolder Bravestone – personaggio di Johnson –, ci sia il suo sguardo bollente. Un’autoironia che l’interprete non riserva mai di mostrare e che saprà sfruttare la meglio in Jumanji – Benvenuti nella giungla.
“Sono un uomo di mezza età in sovrappeso!”
Non sempre le trasformazioni vanno a buon fine. Potresti ritrovarti troppo alto, troppo basso, con il naso grosso o i piedi giganti. Oppure… Potresti diventare un uomo di mezza età in sovrappeso. Ma non un uomo di mezza età in sovrappeso qualunque. Un uomo di mezza età in sovrappeso con la fisionomia di Jack Black. Immaginate il trauma di una studentessa popolare, la più carina della scuola, la bellezza da ammirare, ritrovarsi con l’aspetto dell’icona di School of Rock. Tanto spiacevole per lei quanto divertente per gli spettatori a cui sono riservate una serie di trovate comiche con cui Jack Black risalta nel film, rivelandosi il personaggio migliore.
Punto debole: torta
Jumanji è strutturato come ogni buon videogioco che si rispetti e così anche i suoi personaggi. Tutti hanno tre vite, hanno caratteristiche su cui puntare e allo stesso tempo debolezze che potrebbero essergli fatali. Tra i vari punti deboli, l’avatar interpretato da Kevin Hart ha sicuramente quello più curioso, esilarante e distruttivo. Il personaggio ha infatti come debolezza… La torta. Sì, la torta. E guai ad ingerirne anche solo un pezzetto, le conseguenze potrebbero finire con il botto!
La mandria è tornata
Tra le scene più famose del Jumanji del 1995 risalta la corsa frenetica, inarrestabile e devastante di un’enorme mandria di animali che come pista per le sue scorribande sceglie le vie della tranquilla città di Alan Parish. Impossibile ricostruire l’epicità di quel momento, anche a causa dei diversi luoghi in cui si svolgono le storie di Jumanji e Jumanji – Benvenuti nella giungla. Ma di certo non poteva mancare un piccolo omaggi, una sequenza che, pur differente, richiamava alla memoria il precedente film. C’è dunque anche nella pellicola di Jake Kasdan una mandria intenta ad una corsa sfrenata, con i protagonisti impegnati a fuggire utilizzando qualsiasi mezzo possibile.