Alex Lawther su Ghost Stories: “sensazioni reali per il mio Simon” [VIDEO]
Adler Entertainment in concomitanza con l'uscita nelle sale di Ghost Stories ha pubblicato un'intervista ad Alex Lawther che interpreta il giovane Simon nel film horror con Martin Freeman, il quale descrive le forti sensazioni provate sul set del film grazie al suo personaggio.
Adler Entertainment, con l’uscita nelle sale di Ghost Stories, ha pubblicato un’intervista ad Alex Lawther che interpreta il giovane Simon.
“Tutto è amplificato, radicato su sensazioni reali” così svela Alex Lawther che interpreta il giovane Simon in questa intervista pubblicata da Adler Entertainment dai set di Ghost Stories, l’horror con Martin Freeman uscito il 19 aprile nelle sale italiane.
Nella pellicola infatti finzione e realtà si mischiano, fino a confondere non solo i protagonisti ma anche gli spettatori, proprio in questo senso l’attore britannico ha confermato che attraverso il suo personaggio le forti sensazioni erano assolutamente palpabili:
È ambientato in un mondo contemporaneo ma c’è un’atmosfera onirica, o meglio da incubo, soprattutto le scene del mio personaggio Simon. Tutto è amplificato, radicato su sensazioni reali. È stato davvero fantastico da recitare.
Inoltre il filmato dal dietro le quinte del set dal titolo Il bosco va ad approfondire la regia di Andy Nyman che interpreta nella stessa pellicola lo scettico Professor Philip Goodman, e Jeremy Dyson con alcune delle sequenze più spaventose della pellicola.
Di seguito il filmato:
Ghost Stories – la trama del film:
Il Professor Philip Goodman (Andy Nyman), noto a tutti per il suo proverbiale scetticismo nei confronti di qualsiasi evento sovrannaturale conduce un programma televisivo, nel quale smaschera false sedute spiritiche e sedicenti sensitivi.
Quando gli affidano il compito d’indagare su tre sconcertanti casi di attività paranormale, Goodman inizia a scavare sempre più a fondo, ignaro del fatto che i 3 casi finiranno per rivelare, ciascuno a suo modo, dei misteri terrificanti, ben oltre la sua stessa immaginazione. Finché, via via, non giungerà a un’angosciante e scioccante conclusione che lo riguarderà personalmente.