Asterix nel mondo del cinema, una storia d’amore lunga mezzo secolo
Asterix, la serie a fumetti creata da Uderzo e Goscinny, è divenuta nel corso del tempo un fenomeno mondiale in grado di lasciare un segno indelebile nella cultura popolare anche grazie al cinema, con cui è legata da un rapporto d'amore di oltre 50 anni.
Era il 29 ottobre 1959 quando Asterix si presentò ai lettori per la prima volta, l’occasione fu una striscia a fumetti all’interno del primo numero di Pilote, il periodico edito dalla Societé Nouvelle du Journal Pilote (creata per l’occasione). Essa era preceduta da questo testo:
“Astérix incarna maliziosamente tutte le virtù dei nostri antenati Galli. L’umorismo di René Goscinny e Uderzo vi farà amare questo piccolo guerriero baffuto, personaggio nuovo nel mondo dei fumetti.”
I due signori citati nell’introduzione erano due delle menti più promettenti del panorama del fumetto francese dell’epoca. Si incontrarono per la prima volta nel 1951 nella sede parigina di WordPress, dove Goscinny era impegnato a scrivere per Lucky Luke, mentre Uderzo lavorava per serie di stampo più realistico. La loro prima collaborazione diede vita ad una rubrica di galateo sul femminile Bonnes soirée, non proprio un fumetto per ragazzi diciamo, anche se i due evidentemente si trovarono bene insieme, dato che poco dopo sfornarono Oumpah-Pah, questa si, una serie a fumetti, dove si cominciò ad intravedere la loro grande capacità di fare critica sociale, in quel caso verso il consumismo americano. Non a caso una delle molte chiavi di lettura che accompagnò le prime avventure di Asterix fu il parallelismo tra la resistenza francese all’occupazione nazista e l’opposizione sfrontata dei Galli all’invasione romana, in un’epoca, quella degli anni ’50 francesi, ancora inevitabilmente segnata dall’esperienza della Seconda Guerra Mondiale e in cui alla guida del Paese era stato eletto il generale de Gaulle, capo di France libre, il movimento transalpino più attivo nella lotta al Terzo Reich, specialmente dopo l’instaurazione del governo di Vichy, fortemente dipendente da Berlino.
Decise di comune accordo le coordinate geografiche e temporali, l’elemento della pozione magica e il ruolo del druido Panoramix, i due autori si spartirono le idee originarie riguardo i loro protagonisti. Se fu di Goscinny l’idea di rendere Asterix una sorta di antieroe, dalle fattezze di un ometto qualunque di bassa statura, l’opposto del classico paladino della giustizia dal fisico perfetto e dai superpoteri, come i suoi cugini americani, fu invece Uderzo che insistette nel donargli una spalla, quell’omone grosso, insaziabile e gioviale di nome Obelix, la cui forza è sovrumana perché, essendo caduto da piccolo dentro il paiolo della pozione in lui i poteri sono ormai permanenti.
Il successo fu tale che nel 1961 Dargaud, la stessa casa editrice che rilevò la rivista in cui debuttarono, decise di ristampare le avventure degli Irriducibili Galli su dei volumi a loro dedicati. Finché, in occasione della ventiquattresima storia, nel 1974, dopo più di 10 anni passati sulle riviste e i quotidiani più importanti di Francia, come Le Monde, Sud Ouest e Le Nouvel Observateur, Asterix si trasferì direttamente nelle librerie. Poco tempo dopo, nel 1977, l’improvvisa morte di Goscinny per attacco cardiaco fece cadere Uderzo in uno stato di shock, durante il quale lo sceneggiatore si fermò. Solo dopo qualche tempo decise di proseguire il lavoro su Asterix e i belgi, l’ultima sceneggiatura dell’amico e collega, la quale uscì però solo nel 1979. Da quel momento la missione di Uderzo sembrò essere quella di portare avanti Asterix nel nome anche del suo amico scomparso, tant’è che nel 1998 fondò la casa editrice Albert René, che acquisì i diritti del fumetto dalla Daragaud, salvo poi cederli alla Hachette Livre, di comune accordo con Anne Goscinny, per garantire alla sua creatura una sopravvivenza anche dopo il suo ritiro. Cosa che avvenne a 81 anni, età in cui Uderzo passò il testimone a Jean-Yves Ferri (sceneggiatura) e Didier Conrad (disegni), scelti perché ritenuti in grado di portare avanti il fumetto mantenendone intatti i principi e aggiornandone le tematiche. L’ultimo albo, Asterix e la figlia di Vercingetorige, al cui interno si può osservare una ragazza che ha qualcosa in comune con una giovanissima protagonista della lotta all’ambiente dei giorni nostri, sembra premiare la scelta di Uderzo.
Oggi Asterix è un fenomeno mondiale: tradotto in oltre un centinaio di Paesi, venduto in oltre 200 milioni di copie, fonte d’ispirazione del Parc Astérix, vicino Parigi, e protagonista di una lunga storia d’amore con il mondo del cinema.
Nel giorno della scomparsa di Albert Uderzo, vi raccontiamo questa storia raccogliendo tutte quante le trasposizioni per lo schermo nate dall’immaginario creato insieme all’amico Goscinny, immortale come lui e come i banchetti a base di cinghiale, o cinghiali, interi, chiusa di ogni avventura dei Galli più coraggiosi di sempre.
Asterix il gallico, 1967
Diretto da Ray Goossens, Asterix il gallico è il primo film d’animazione basato sulla serie a fumetti e adatta fedelmente il primo albo della serie.
Si tratta di evento fondamentale per la popolarità di Asterix, dato che presenta al grande pubblico il cuore della narrazione dei fumetti, introducendone i meccanismi classici della storia, e costituisce il primo sguardo sugli ambienti e i personaggi che poi diventeranno presenze fisse, sia tra i Romani che tra i Galli. Eppure la vicenda legata al suo concepimento è controversa: previsto inizialmente per la televisione francese, la produzione fu coordinata dall’amministrazione dello studio Belvision senza il coinvolgimento di Goscinny e Uderzo, che scoprirono dell’esistenza del film solo in una proiezione privata. Insoddisfatti del risultato, i due autori bloccarono la produzione degli adattamenti di altri due albi e imposero di essere coinvolti nello sviluppo del sequel Asterix e Cleopatra.
Nel 50 a.C. c’è un unico villaggio in tutta la Gallia che ancora resiste al dominio dell’Impero Romano. Si tratta di una piccola manciata di case situata in Armorica, dove un gruppo di irriducibili guerrieri sconfigge sistematicamente tutti gli attacchi dell’esercito di Giulio Cesare. Il loro segreto? La pozione del druido Panoramix, in grado di donare loro una forza sovrumana.
Asterix e Cleopatra, 1968
Asterix e Cleopatra è il primo film d’animazione diretto da Goscinny e Uderzo e adatta l’omonimo albo a fumetti. Nonostante la loro presenza nella lavorazione, i due autori ebbero comunque da ridire riguardo l’aspetto visivo del film, pretendendo di dover, da ora in poi, costituire una presenza fissa anche in sede di disegno.
Dalla storia classica di Asterix il gallico, si passa all’ambientazione della Terra dei Faraoni, dove Cleopatra raccoglie le provocazioni di Cesare riguardo l’inferiorità del popolo egiziano e scommette con lui che sarebbe riuscita a fargli costruire il più grande palazzo che si sia mai visto ad Alessandria in soli 3 mesi. I lavori vengono affidati all’architetto Numerobis, ma è inutile dire che per questa impresa impossibile avrà bisogno di un aiuto, per sua fortuna conosce un certo druido di nome Panoramix.
Le 12 fatiche di Asterix, 1976
Dopo 8 anni dal film precedente vede la luce Le 12 fatiche di Asterix, diretto da René Goscinny, Albert Uderzo, Henri Gruel e Pierre Watrin. Si tratta di una delle pellicole di animazione più di successo tra gli adattamenti del fumetto francese ed è la prima della serie a vantare una sceneggiatura completamente originale.
Sono ormai anni che il villaggio gallico di Asterix continua a respingere gli assedi dei Romani grazie all’utilizzo della pozione magica, tant’è che a Roma comincia ad aleggiare la credenza che i Galli siano delle divinità. Cesare decide così di sfidarli ad affrontare 12 fatiche, come fu per Ercole, per stabilire se essi siano realmente dei e mettendo in palio la sua stessa reggenza sulle conquiste nella loro terra. Neanche a dirlo vengono scelti Asterix e Obelix per sostenere le prove, essendo il più intelligente e il più forte tra gli abitanti del villaggio.
Asterix contro Cesare, 1985
Asterix contro Cesare, noto anche come Asterix e la sorpresa di Cesare, diretto da Gaëtan e Paul Brizzi, è il quarto film di animazione della serie ed adatta due diversi albi: Asterix legionario e Asterix gladiatore. Da esso è stato poi tratto un albo speciale dal titolo omonimo con illustrazioni e testi.
Problemi di cuore per Obelix, innamorato perdutamente della bella Falbalà, ma non ricambiato dalla ragazza, già sentimentalmente legata al giovane Tragicomix. Sapendo questo e vedendo l’amico in difficoltà, Asterix prova a distoglierlo dal suo insistente corteggiamento, incitandolo a dichiarare apertamente i suoi sentimenti. Peccato che Obelix sia troppo timido per esporsi così, almeno finché la coppia non viene rapita dai Romani.
Asterix e la pozione magica, 1986
Dopo appena un anno esce Asterix e la pozione magica, diretto da Pino Van Lamsweerde e tratto dall’albo a fumetti Asterix e i Britanni. La storia in questione è uno dei più grandi esempi della sapiente abilità di Goscinny e Uterzo nel genere parodistico, osservabile soprattutto nel concepimento visivo della loro Londinium e nello slag con cui vengono fatti esprimere i personaggi bretoni.
Giulio Cesare si muove alla conquista della Britannia, occupandola, in breve tempo, quasi tutta. Quasi perché c’è un piccolo villaggio che resiste alla sua stretta, una sorta di gemello di quello di Asterix in Armorica, indovinate infatti: uno dei suoi abitanti è proprio il cugino del famoso Gallo. Una volta a conoscenza della situazione, Asterix ed Obelix decidono di partire per l’isola, portando con sé una botte dell’immancabile pozione magica di Panoramix.
Asterix e la grande guerra, 1989
Il sesto adattamento della serie a fumetti viene diretto da Philippe Grimond ed è una sorta di fusione trai due albi Asterix e il duello dei capi e Asterix e l’indovino.
Durante la guerra tra Galli e Romani, Cesare decide di ritirare momentaneamente il suo esercito per rivederne l’addestramento, dati i continui insuccessi dei suoi attacchi. Nel frattempo, nel villaggio di Asterix, un terribile incidente fa cadere sulla testa del druido Panoramix uno dei grossi menhir di Obelix, facendogli perdere il senno. E, come è vero che le disgrazie non vengono mai da sole, la guida dell’anziano saggio viene raccolta da un sedicente indovino di nome Prolix.
Asterix conquista l’America, 1994
In uno dei momenti topici della crescita della fama di Asterix al di fuori dei confini transalpini ed europei, la Twentieth Century Fox decide di produrre il nuovo capitolo della serie. Ispirato all’albo Asterix in America, ma prendendosi in realtà più di una licenza, e diretto da Gerhard Hahn, questo settimo adattamento si lascia ricordare per essere il primo film della serie in cui è stato usato il pc, nello specifico il software di rendering Mental Ray, ed il primo prodotto fuori dalla Francia. Un grande successo homevideo.
Con l’intento di liberarsi una volta per tutte di Panoramix e privare il villaggio dei Galli della loro arma segreta, Giulio Cesare fa rapire il druido per lanciarlo oltre i confini della Terra, ritenuta piatta. Asterix e Obelix si lanciano subito al suo inseguimento, ma, nel tentativo di raggiungerlo, si imbattono in un nuovo Continente, oltre quella che loro ritenessero essere la fine della Terra.
Asterix & Obelix contro Cesare, 1999
Si deve aspettare l’alba del nuovo millennio per il primo dei quattro live action tratti dalle avventure di Asterix, ma si decide di fare le cose in grande. Asterix e Obelix contro Cesare, diretto da Claude Zidi, infatti vanta un cast d’eccezione, in primis per la prima volta di Gérard Depardieu nei panni di Obelix, ruolo che ha sempre ricoperto fin’ora, ma anche per avere nomi come Christian Clavier e Roberto Benigni. In più fu, all’epoca, attestato come il più costoso film mai realizzato in Europa, anche a causa delle 1.500 comparse assunte e ai numerosi effetti speciali.
Gli Irriducibili Galli guidati dal capovillaggio Abraracurcix, resistono alle forze romane grazie all’aiuto della pozione magica del druido Panoramix, ma a compiere le imprese più incredibili ci pensano invece Asterix e Obelix, gli eroi del villaggio. Approfittando di questa lunga ed estenuante battaglia, Lucius Detritus, uno dei governatori dell’Impero Romano, tenta di rovesciare il potere di Cesare cercando “l’aiuto” dei Galli.
La pellicola prende spunto da vari albi, tra cui Asterix e la zizzania, Asterix e l’indovino, Asterix legionario, Il figlio di Asterix, Asterix alle Olimpiadi, Asterix il gallico e Asterix e i Goti.
Asterix & Obelix – Missione Cleopatra, 2002
Il secondo lungometraggio live action tratto dai fumetti di Asterix prende spunto dall’albo Asterix e Cleopatra, è diretto da Alain Chabat, che presta il suo volto al Cesare del film, e segna il ritorno di Depardieu e Clavier, affiancati da Monica Bellucci, Jamel Debbouze, Claude Rich, Gérard Darmon e Édouard Baer. Il film è il miglior successo della serie al cinema ed ha vinto il César del 2003 per i costumi.
La regina Cleopatra decide di provare a Giulio Cesare che il popolo egizio sia il migliore del mondo, scommettendo di poter costruire un sontuoso palazzo per lui in soli tre mesi. L’incarico impossibile viene affidato all’architetto Numerobis, il quale in caso di fallimento sarà dato in pasto ai coccodrilli. Il pover’uomo decide così di chiedere aiuto a Panoramix, della cui pozione magica gli parlava sempre il padre, convincendolo a seguirlo in Egitto insieme ad Asterix e Obelix. Ce la faranno i nostri a portare a termine l’arduo compito? Dovranno fare i conti con i tentativi di sabotaggio da parte del solito Cesare.
Asterix e i Vichinghi, 2006
Il 2006 è l’anno del ritorno delle avventure di Asterix in un film di animazione dopo la lunga parentesi dei due fortunati live action. Questo ottavo cartone animato della serie è una produzione franco-danese diretta da Stefan Fjeldmark e Jesper Møller e adatta liberamente l’albo Asterix e i Normanni. Passato alla storia come il film spartiacque nell’universo del fumetto perché frutto di un’importante opera di restyling del suo immaginario, è frutto di una produzione massiccia: quattro anni di lavorazione, 22 milioni di euro di budget, 1300 diverse inquadrature, oltre 100.000 disegni e l’inclusione di Tous les secrets, cantata da un’artista conosciuta in tutto il mondo come Céline Dion.
Da Lutezia giunge al villaggio dei Galli il giovane e scapestrato Spaccaossix, nipote del capo Abraracurcix, il quale viene affidato alle cure di Asterix e Obelix, incaricati di insegnargli come diventare un uomo come si deve. Un giorno però il giovane si imbatte in un gruppo di vichinghi che lo rapisce e lo porta in Scandinavia, inutile dire che sarà compito dei due maestri improvvisati andarlo a salvare.
Asterix alle Olimpiadi, 2008
Il terzo film live action della serie, diretto da Frédéric Forestier e Thomas Langmann, segna un passo indietro qualitativo notevole rispetto agli standard tracciati dalle pellicole precedenti. Non bastano la presenza del solito Depardieu o di un mostro sacro come Alain Delon, né tanto meno la scelta di reclutare alcuni tra i volti sportivi più importanti degli ultimi anni: Michael Schumacher, Amélie Mauresmo, Zinédine Zidane e Tony Parker. La pellicola è tratta liberamente dall’omonimo albo.
Alafolix, un abitante del villaggio degli Irriducibili Galli, s’innamora d’Irina, una bellissima principessa greca. Purtroppo per il Gallo però la ragazza è promessa sposa di Bruto, il figlio adottivo di Giulio Cesare. Alafolix sfida quindi Bruto alle Olimpiadi, che si svolgeranno di lì a poco in Grecia: chi vincerà, otterrà la mano della principessa. Il giovane Gallo si fa accompagnare nell’impresa da Asterix, Obelix e Panoramix, ben consapevole che il suo dirimpettaio non giocherà secondo le regole.
Asterix & Obelix al servizio di Sua Maestà, 2012
Édouard Baer passa dal ruolo secondario in Asterix & Obelix – Missione Cleopatra ad affiancare Depardieu come protagonista. Il film è il quarto live action della saga, diretto da Laurent Tirard e tratto dagli albi Asterix e i Britanni e Asterix e i Normanni, con un cast frutto di un connubio tra attori francesi e italiani, nello specifico, oltre ai già citati, troviamo Guillaume Gallienne, Fabrice Luchini, Catherine Deneuve, Luca Zingaretti, Filippo Timi e Neri Marcorè. Le pellicola segna un ritorno ad una qualità maggiore rispetto al film precedente, ma non raggiunge i livelli di gradimento dei primi, soprattutto per un problema di serialità, legato all’ipersfruttamento di personaggi e gag.
Quando Giulio Cesare decide di ampliare il dominio dell’Impero Romano conquistando la Britannia, l’impresa sembra abbordabile, se non fosse che la regia Cordelia decida di chiedere aiuto ad un certo villaggio di Irriducibili Galli, vecchie conoscenze dei Romani. Riusciranno Asterix, Obelix e Panoramix (e Idefix) a liberare l’isola? Dovranno fare i conti anche con i Normanni, nuovi alleati di Cesare.
Asterix e il Regno degli dei, 2014
Dopo l’intramezzo di due live action, come fu per il suo predecessore, arriva nel 2014 il nono film d’animazione tratto dalle avventure di Asterix, questa volta diretto da Alexandre Astier e Louis Clichy e primo della serie ad essere realizzato in 3D. Esso adatta l’omonimo albo, pur con qualche libertà.
Non riuscendo a sconfiggerli con metodi “tradizionali”, Cesare decide di sconfiggere la resistenza del villaggio dei Galli provando a “civilizzarli”, conquistandoli cioè con i costumi e le abitudini dell’Impero Romano. Decide così di abbattere il bosco introno al villaggio per fare posto alla costruzione di una lussuosissima zona residenziale per nobili romani chiamata “il regno degli Dei”, nel tentativo di coinvolgere anche i Galli, ammaliandoli e alterando gli equilibri del villaggio. Tra tutti solo Panoramix, Asterix ed Obelix si accorgono del pericolo e come sempre toccherà a loro salvare la situazione.
Asterix e il segreto della pozione magica, 2018
Il decimo e ultimo, per ora, film d’animazione tratto dal fumetto di Asterix esce nel 2018. Diretto ancora da Alexandre Astier e Louis Clichy, tratto dall’albo omonimo, è il primo film della serie a cui non partecipa dopo quasi cinquant’anni (1967-2014) il doppiatore Roger Carel, storica voce del protagonista baffuto, e il secondo della serie ad essere realizzato con l’uso della computer grafica.
Panoramix cade da un albero, mentre stava raccogliendo del vischio, e si sloga una caviglia. Questo evento lo porta da un’improvvisa presa di coscienza: ormai la sua età avanza e non è più saggio continuare a tenere solo per sé il segreto della Pozione Magica. Così, insieme ad Asterix, Obelix e una sua piccola allieva di nome Melina, intraprende una ricerca in tutta la Gallia per trovare un giovane druido degno di raccogliere la sua eredità. Purtroppo per lui non solo benintenzionati sono interessati alla sua formula.