Carême: i protagonisti Benjamin Voisin e Lyna Khoudri parlano della serie Apple TV+

La nostra intervista a Benjamin Voisin e Lyna Khoudri, protagonisti della serie Apple TV+ Carême.

Dal 30 aprile 2025 debutta su Apple TV+ Carême, la nuova dramedy interpretata dal vincitore del Premio César Benjamin Voisin (Illusioni perdute, Estate ’85), dal candidato al Premio César Jérémie Renier (ClocloSaint Laurent), dalla vincitrice del Premio César Lyna Khoudri (Non conosci PapichaNovember – I cinque giorni dopo il Bataclan) e da Alice Da Luz (HanamiE la festa continua!). Diretto da Martin Bourboulon (I tre moschettieri – D’ArtagnanEiffel), lo spettacolo arriva sulla piattaforma streaming con i suoi due primi episodi – degli otto totali – seguiti da una puntata settimanale, fino all’11 giugno. Carême segue la storia del primo chef famoso al mondo Antonin Carême, che passa dalle umili origini parigine all’apice della celebrità culinaria nell’Europa napoleonica. Il biopic sul re degli chef (seduttore e spia nello show targato Apple TV+) fa confluire insieme il carisma dell’attore di Illusioni perdute, l’arte gastronomica francese e le strategie di potere.

La nostra intervista a Benjamin Voisin e a Lyna Khoudri, protagonisti della dramedy in costume in arrivo su Apple TV+

Benjamin, cosa ti piace di più di questo lavoro e di quest’ultimo ruolo?
In realtà amo tutto di questo lavoro: i legami che si creano con gli altri attori, ma anche le storie. Amo appassionarmi ai soggetti. Ho viaggiato di nuovo con Martin Bourboulon e mi aspetto anche che la serie faccia davvero venire voglia alle persone di farlo. Il suo soggetto merita di essere rappresentato in televisione. Ed eccoci qua. Il mio giovane personaggio è stato il primo chef di Francia, protagonista della scena gastronomica europea: è lui che ha reso possibile l’invenzione di quella che viene chiamata alta cucina“.

Lyna Khoudri interpreta Henriette in Carême: un po’ spia, un po’ innamorata di Antonin

Carême; cinematographe.it

Molte sono le donne che non resistono al fascino di Antonin, tra loro ce n’è una: Henriette. Parlaci del tuo personaggio, Lyna...
Nello spettacolo è un po’ spia, un po’ innamorata, lei – ecco- è un personaggio indispensabile. Ogni volta si trova al momento giusto, nel posto giusto. Vede tutto ciò che accade, sa tutto ciò che succede e il suo personaggio evolverà nel corso della storia. Pur mantenendo a volte questo legame affettivo, amorevole, quasi amichevole: è una delle donne che si trova costantemente intorno a Carême.

Benjamin, mi chiedevo proprio se oltre al personaggio di Henriette, ti avesse affascinato anche il lato gastronomico della sceneggiatura?
“Ahahah. Bè, mi sono detto: anche questo è fantastico! Sono stato in una grande scuola di cucina ( ci sono 60 gradi nelle cucine), ho imparato ad improvvisare il jazz. Eppoi mi sono integrato alla perfezione nella brigata, è stato tutto abbastanza divertente. Cucinare è stato un incontro bellissimo, che mi è piaciuto molto. Eppoi anche la messa in scena è molto appetitosa, e funzionale alla storia. Questo è davvero il bello della vita di un attore: avere l’impressione di viverne una diversa“.

Benjamin Voisin su Carême: “il pubblico apprezzerà il lato rock and roll dei personaggi”

Capisco, e poi il personaggio di Antonin sembra molto interessante se si considerano anche il suo lato di seduttore e il suo “coinvolgimento” negli intrighi e nelle strategie del potere. Cosa pensi che il pubblico apprezzerà di più di questo spettacolo?
“Ci siamo permessi di inventare personaggi e tirarli fuori da una condizione storica, molto classica, e persino di offrire loro ispirazioni che abbiamo preso da valori più contemporanei. Sai, penso che sarà un po’ eccitante. Ad esempio, sarà bello da vedere il loro lato rock and roll“.

Benjamin Voisin e Lyna Lyna Khoudri si dicono orgogliosi della cucina francese

E a te Lyna, cosa ti è piaciuto di più di questo progetto?
Non avevo mai visto una serie che trattasse questo argomento in questo modo (dettagliato). Insomma, conosciamo la storia della Francia, il personaggio di Napoleone, i tratti principali ma l’arte gastronomica, da dove viene il cibo e perché è così buono in realtà. Perché amiamo così tanto la cucina francese e come si colloca al primo posto in questo campo? Infatti è un orgoglio. Sto parlando con lei, ma sono orgogliosa di poter dire – che ho mangiato in Francia. È stato come seguire un piccolo rituale, quindi è bello raccontarlo e condividerlo anche con gli spettatori“.