Cliffhanger – L’ultima sfida: le location mozzafiato del film con Sylvester Stallone
Arrampicati sulle Dolomiti, alla scoperta dei luoghi più belli della pellicola diretta da Renny Harlin, girata tra la Val di Fassa, la Val d'Ega e la Valle di Tires in Trentino Alto Adige
L’altezza dell’avventura. Così recitava la tagline di Cliffhanger – L’ultima sfida, pellicola diretta da Renny Harlin nel lontano 1992, quando uscì sul grande schermo e sbancò i botteghini di tutto il mondo (incassando 255 milioni di dollari a fronte di una spesa di 70). Le rocambolesche e movimentate vicende di un gruppo di soccorritori delle Montagne Rocciose, presi d’assalto da una banda di terroristi internazionali, hanno luogo effettivamente tra picchi innevati e cime tempestose.
Cliffhanger – L’ultima sfida: viaggio tra le location nel cuore delle Dolomiti, tra le valli incantate del Trentino Alto Adige e Cortina d’Ampezzo.
Sulle montagne del Colorado è in corso un’operazione di salvataggio: Jessie (Janine Turner) e Frank (Ralph Waite), operatori del soccorso delle Montagne Rocciose, sono accorsi in elicottero per dare una mano ad Hal Tucker (Michael Rooker) e alla fidanzata Sarah (Michelle Joyner). Rimasti intrappolati su un picco scosceso, Hal e Sarah ricevono l’aiuto dell’esperto scalatore Gabe Walker (Sylvester Stallone). A causa di una terribile fatalità, Sarah piomba nel vuoto mentre sta tentando di raggiungere l’elicottero: Walker si addossa la responsabilità dell’incidente e, assalito dal senso di colpa, abbandona temporaneamente casa e lavoro.
Ritornato dopo quasi un anno nella baita che divideva con la compagna Jessie, Walker è costretto a fare i conti con il proprio passato: dovrà tornare ad arrampicarsi sulle vette che tanto aveva amato ed odiato. Un gruppo di criminali, guidati dal perfido Eric Qualen (John Lithgow), dirottano un aereo del ministero del tesoro, grazie alla complicità dell’agente corrotto Travers (Rex Linn). Il piano non funziona alla perfezione e l’aereo precipita, andando a schiantarsi proprio sulle cime del Colorado. Walker e Tucker, ancora una volta insieme, dovranno far fronte ai temibili terroristi, destreggiandosi tra sparatorie ad alta quota, arrampicate a torso nudo e corse a perdifiato tra gli anfratti e le caverne delle Rocky Mountains.
Cliffhanger – L’ultima sfida, pellicola interpretata da Sylvester Stallone, John Lithgow, Michael Rooker, Janine Turner, Rex Linn e Caroline Goodall, non è affatto girata sugli avamposti rocciosi del Colorado: alle Rocky Mountains sono state preferite le nostre Dolomiti perché considerate estremamente suggestive, pittoresche ed incantevoli. Effettivamente, i massicci del Gruppo del Catinaccio e quelli del Gruppo del Cristallo, in Trentino, conservano intatta una bellezza senza tempo e si prestano alla perfezione alle scene d’azione che costellano il film di Harlin.
Ma procediamo con ordine: la sequenza iniziale della pellicola, sublime per la colonna sonora di Trevor Jones e desisamente disturbante per il contenuto drammatico (la terribile morte di Sarah), è stata girata sulle Torri del Vajolet nel Gruppo del Catinaccio. Una panoramica vertiginosa sulle cime aguzze della montagna termina con l’inquadratura di uno scalatore intento ad arrampicarsi a mani nude su una parete rocciosa: si tratta di Gabe, il “cliffhanger” (colui che resta sospeso).
Altra sequenza da menzionare è sicuramente quella della corsa mozzafiato sul ponticello sospeso di 27 metri: girata sui massicci del Gruppo del Cristallo, e precisamente lungo il sentiero ferrato Ivano Dibona, la sequenza vede protagonisti Walker e Jessie che cercano di allontanarsi il più possibile, percorrendo il ponticello a ritroso, da un detonatore posizionato dagli scagnozzi di Qualen. Il magnifico ponte sospeso consente di attraversare il Gruppo del Cristallo, percorrendo la ferrata Bianchi e la deviazione del Cristallino. Altri scorci incantevoli sono quelli del territorio della Val di Fassa, come le montagne Sella del Ciampaz (dove è possibile notare il rifugio alpino del Passo Gardena) e la Roda di Vael.
Altre scene, invece, sono state girate nel cuore di Cortina d’Ampezzo, cosiddetta “perla delle Dolomiti”, e precisamente all’arrivo della funivia del Monte Faloria, sul massiccio delle Tofane (in alcune inquadrature è possibile notare le tre vette principali della catena montuosa) e sul massiccio della Croda da Lago, a sud di Cortina (le caratteristiche guglie fratasgliate si stagliano sullo sfondo di alcune inquadrature del film). Il torrente che vediamo in alcuni spezzoni della pellicola è il Boite (per esempio a ridosso della baita di Gabe e Jessie), immortalato nei pressi di Fiames, piccola frazione di Cortina.
Sbalorditiva e ad alto tasso di adrenalina è la sequenza finale della pellicola: girata sul cucuzzolo di una parete rocciosa e il dorso di un elicottero sospeso ad un filo metallico, la scena vede come protagonisti Walker e Qualen che intraprendono una furibonda e violenta lotta corpo a corpo all’ultimo sangue. A girare le scene di free climbing più pericolose è Wolfgang Gullich, alpinista e arrampicatore tedesco, alla cui memoria il film è dedicato (Gullich morì in un incidente automobilistico subito dopo la fine delle riprese).
Cliffhanger – L’ultima sfida è senza dubbio uno dei film più riusciti di Stallone poiché dosa nella giusta misura avventura e genere poliziesco, sfruttando il fascino e la bellezza imperitura di un paesaggio aspro, brullo e selvaggio, come quello delle Dolomiti. Gabe Walker è l’eroe buono che sfida i cattivi, il “montanaro” (umiliato e sbeffeggiato) che si batte con tutte le sue forze contro i loschi criminali giunti nella valle dalla città lontana. Sly, nel pieno delle forze e dell’energia virile (si arrampica a torso nudo sulle cime a zero gradi, svolazza da una parete rocciosa all’altra, striscia all’interno di cunicoli oscuri), si cimenta nelle action scenes più estreme, senza risparmiarsi e senza versare una sola goccia di sudore. In fondo, lo amiamo tanto proprio per questo e attendiamo con ansia il sequel (se mai si farà).