Il Gattopardo: dov’è stato girato il capolavoro di Luchino Visconti? Tutte le location siciliane
Dove è stato girato Il Gattopardo, noto lungometraggio diretto da Luchino Visconti ispirato all'omonimo romanzo di Giuseppe Tomasi di Lampedusa? Ecco i vari luoghi suggestivi che hanno ispirato la pellicola.
Il Gattopardo è un noto libro scritto da Giuseppe Tomasi di Lampedusa arrivato nel 1958 e racconta le trasformazioni che subisce una famiglia siciliana durante il Risorgimento, specialmente nel trapasso dal Regno Borbonico alla transizione unitaria del Regno D’Italia con a seguito la spedizione dei Mille. Nel 1963 c’è stato l’adattamento di un film, firmato a livello registico da Luchino Visconti (Morte a Venezia, Gruppo di famiglia in un interno) con la sceneggiatura di Suso Cecchi D’Amico, Pasquale Festa Campanile, Enrico Medioli, Massimo Franciosi.
Il Gattopardo, in particolare, vede la produzione di Titanus e Société Nouvelle Pathé Cinéma con la distribuzione della stessa Titanus. In occasione della messa in onda del film, in particolare il 15 agosto alle ore 21:25 su Rai 1, andiamo a scoprire i luoghi che hanno ispirato in particolare la realizzazione, tenendo conto che già di per sé il romanzo dà delle indicazioni precise sui posti veri e propri dove è ambientata la pellicola.
Dove è stato girato Il Gattopardo?
Il capolavoro di Luchino Visconti, in particolare, è stato girato quasi interamente in Sicilia con tante location in giro per l’Italia. Le scene dell’arrivo dei Mille di Garibaldi e gli scontri con l’esercito borbonico sono state ispirate da diversi luoghi della città di Palermo, da Piazza San Giovanni Decollato, a Piazza della Vittoria allo Spasimo, da Piazza Sant’Euno e Piazza della Marina, tutti nel quartiere Kalsa. Sempre a Palermo è stata girata la sequenza in cui Padre Pirrone si avvia verso la chiesa di Casa Professa in particolare vicino l’ingresso della Biblioteca Comunale. Andando oltre la città, la residenza del palazzo Salina è stata ambientata nella Villa Boscogrande un palazzo del 700′ su Piana dei Colli di Palermo.
La dimora estiva di Donnafugata, invece, è stata ripresa nel paese di Ciminna, in provincia di Palermo, tra la piazza principale e la Chiesa Madre. Altre scene interne al palazzo, invece, sono state ispirate dal Palazzo Chigi di Ariccia, in provincia di Roma. La scena centrale del ballo de Il Gattopardo è stata girata a Palazzo Valguernera-Gangi, edificio settecentesco a Piazza Croce dei Vespri a Palermo.
Cosa si mangia a Palermo?
Andiamo a vedere quali sono le specialità culinarie del capoluogo della Sicilia, tra mille sapori e contaminazioni con altri paesi. Cominciano con l’Arancina, una pallina di forma rotonda ripiena di riso, ragù, mozzarella, prosciutto e burro, ma i condimenti possono variare. Bisogna anche tenere conto che a Catania li fanno i maniera differente con anche un altro nome (declinato al femminile) quindi occhio a non sbagliarvi! Un famoso snack povero della tradizione palermitana è composto da Pane (generalmente rotondo con semi di sesamo in superficie), Panelle che sono sottili fette di farina di ceci fritte e Crocché che invece sono fatte di patate.
Altro grande classico della cucina palermitana sono gli Anelletti al forno, tipico piatto domenicale. Si tratta di un timballo al forno dove vengono usati nello specifico proprio questo tipo di pasta ovvero gli anelletti conditi in particolare con il ragù, il caciocavallo, piselli e il pezzame quindi finalini di salumi e formaggi tritati. Questa ricetta in realtà è molto variabile visto che alcuni aggiungono altri elementi come la melenzana fritta, le uova soda, la mozzarella e il prosciutto. Altro elemento di punta della tradizione gastronomica siciliana è la Pizza Sfincione, vero e proprio simbolo dello street food. Parliamo di una pizza con un impasto molto soffice e poroso condito con salsa di pomodoro, caciocavallo, pecorino, acciughe, cipolla, olio e origano.
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