La fame e la sete dove è stato girato? Ecco le location del film di Antonio Albanese
Palazzolo Acreide e Petralia Soprana sono le città siciliane protagoniste dell'esilarante commedia di Antonio Albanese sulle differenze tra Nord e Sud.
La fame e la sete è un film del 1999, diretto e interpretato da Antonio Albanese. A detta stessa del regista, il film è “un gioco all’incastro”, ambientato per lo più tra le città siciliane di Palazzolo Acreide e Petralia Soprana, paese d’origine dei genitore dell’attore e regista.
Nel film, un benvoluto barbiere siciliano muore di vecchiaia. La sua morte è l’occasione per riunire la famiglia composta dalla madre e da tre figli: Alex Drastico, che viveva con i genitori; Ivo Perego, emigrato al nord e diventato un industriale e Pacifico, docente di latino anche lui emigrato al nord. Tutti e tre i figli sono interpretati da Antonio Albanese.
Alex Drastico è l’unico figlio di Leonardo rimasto a vivere con i suoi e la madre lo convince a contattare suo fratello Ivo, che vive al nord. Ivo è ormai un imprenditore del nord completamente lombardizzato che prova un profondo astio nei confronti della gente del sud. Infatti, decide di tornare dalla famiglia solo perché spera di ottenere qualcosa dal testamento.
Tutte le scene del film La fame e la sete che riguardano la sua vita nel nord Italia sono girate a Olginate, in provincia di Lecco, città natale di Albanese.
Anche Alex Drastico è mosso da interessi personali: convinto che il padre gli lascerà la casa, scopre in realtà che la casa è stata lasciata in eredità al boss mafioso Zu Alfio. Alex vuole incontrare Zu Alfio e va alla sua villa dove finisce per picchiare i dipendenti di un centro di meditazione. La villa di Zu Alfio è, in realtà, il centro congressi Jalari, situato nel parco museo Jalari. Il nome di questo parco deriva dall’arabo e significa pietra luccicante. Gli è stato dato questo nome perché è stato costruito con la pietra locale, con l’intento di spingere la popolazione ad apprezzare le risorse locali e ad utilizzarle in armonia con l’ambiente.
La fame e la sete: le location in cui è stato girato il film, da Petralia Soprana a Palazzolo Acreide
In realtà, Alex Drastico è un fotografo e durante una delle sue sessioni di fotografia, si reca proprio alla torre saracena di Petralia Soprana. La torre, tuttora esistente, è stata probabilmente costruita durante il medioevo con l’obiettivo di difendere e controllare il territorio circostante. Proprio una fotografia della torre verrà esposta da Alex Drastico nella sua mostra, che conta anche una foto al monumento ai caduti dello stesso paese.
Arriva in città anche Pacifico, terzo fratello dimenticato da tutti. Infatti, Pacifico scopre della morte del padre da un telegramma anonimo che lo spinge a tornare in Sicilia. Si scoprirà più avanti che era stata una donna innamorata di lui da adolescente a inviargli il telegramma.
Nel frattempo, Alex aveva organizzato una mostra di sue foto. Gli esterni del palazzo in cui viene allestita la mostra, sono quelli del municipio di Palazzolo Acreide, sempre in Piazza del Popolo dove si trova anche la chiesa nella quale si svolge il funerale del padre Leonardo.
La chiesa è quella di San Sebastiano a Palazzolo Acreide. La chiesa, che si trova in Piazza del Popolo ed esiste tuttora, è un perfetto esempio di tardo barocco ed è stata dichiarata patrimonio dell’umanità da parte dell’UNESCO nel 2002. La stessa piazza compare nella locandina del film Gente di rispetto del 1975.
Mentre tutti stanno visitando la mostra di Alex, il carro con il defunto fugge. La fuga comincia a Piazza del Popolo, passa vicino alla Chiesa di San Paolo, anch’essa patrimonio dell’umanità, e prosegue poi per le strade di Petralia Soprana. Se fosse stata reale, sarebbe stata una fuga lunga più 170km!
La fame e la sete vuole analizzare per stereotipi le differenze fra Nord e Sud e la sottile comicità di Antonio Albanese è perfetta per farlo. Inoltre, una curiosità sul titolo: è proprio la madre dei tre fratelli a dare il titolo alla pellicola. Parlando di Ivo e Alex, infatti, la donna dice
“Mi sembrate la fame e la sete.”
Testo di Jennifer Traini