La fiera delle illusioni: dov’è stato girato? Le magnifiche location del film di Guillermo del Toro
Dov'è stato girato La fiera delle illusioni? I luoghi più caratteristici del lungometraggio di Guillermo del Toro
La fiera delle illusioni (noto in lingua originale semplicemente come Nightmare Alley) nasce come adattamento cinematografico, curato interamente da Guillermo Del Toro (Il labirinto del fauno, Crimson Peak) del romanzo omonimo del 1946 scritto da William Lindsay Gresham, già portato precedentemente al cinema con un’altra pellicola nel 1947, con la regia di Edmund Goulding. Ebbene, stiamo parlando di un progetto molto peculiare che, tra le altre cose, presenta un cast davvero degno di nota.
Tra gli attori principali de La fiera delle illusioni troviamo Bradley Cooper nella parte di Stanton “Stan” Carlisle, Cate Blanchett nel ruolo di Lilith Ritter, Toni Collette che interpreta Zeena Krumbein, Willem Dafoe che presta il volto a Clem Hoately, Ron Perlman nelle fattezze di Bruno e molti altri ancora. In occasione della messa in onda del film su Rai 3, che sarà trasmesso stasera 4 gennaio 2024 alle ore 21:20, andiamo a scoprire quali luoghi reali hanno ispirato le vicende che vediamo all’interno della realizzazione.
Dove è stato girato La fiera delle illusioni?
Caratterizzato da un’ottima fotografia e magnifiche location d’epoca, La fiera delle illusioni di Guillermo del Toro è stato girato principalmente a Toronto e Buffalo. Buona parte di questo thriller neo-noir è ambientato a Buffalo, New York, situata vicino al confine canadese nella regione del Niagara. La città americana è piena di splendide architetture in stile Art Déco, ideali per questa storia oscura ambientata alla fine degli anni ’30. La stazione di servizio e il bar dove Stan scende dall’autobus è la concessionaria Ford del 1928 al Country Heritage Park, un museo all’aperto che ricrea la vita rurale nel 19° secolo a Milton, Ontario. L’edificio è modellato su come sarebbe stata una concessionaria Ford negli anni ’20.
Il set del carnevale itinerante in cui Stan apprende le tecniche di Zeena e Pete è stato costruito nel marzo 2020 sul terreno del Markham Fairgrounds, fuori Toronto. La giostra è stata acquistata da una famiglia della California settentrionale, che l’ha tenuta in un fienile per oltre 10 anni. Il vicolo dell’Esercito della Salvezza della scena piovosa ne La fiera delle illusioni è stato girato alla Cotton Factory di Hamilton. Questo ex edificio industriale del 1900 è oggi un complesso creativo, con spazi per laboratori, gallerie e uffici. Inoltre, una strada tra i magazzini della Cotton Factory è stata utilizzata per registrare la scena avvenuta dopo che Stan e Molly sono scappati dal giardino di Grindle.
Il ristorante dove Stan e Clem mangiano dopo la scena dell’Esercito della Salvezza è il bar dell’Halfway House Inn al Black Creek Pioneer Village a North York. Inaugurato nel 1960, questo museo storico è un passo indietro nel tempo. La maggior parte degli edifici, risalenti all’inizio del XIX secolo, furono spostati nel luogo da tutto l’Ontario. Due anni dopo, Stan e Molly stanno eseguendo un atto psichico a Buffalo, New York. Queste scene sono state girate nella Round Room del Carlu Toronto, noto anche come Eaton’s Seventh Floor, uno storico spazio per eventi al 444 Yonge Street a Toronto. L’esterno dell’ufficio della psicologa Dott.ssa Lilith Ritter è il municipio di Buffalo, uno splendido edificio Art Déco di 32 piani completato nel 1931. Il film presenta anche lo sbalorditivo atrio policromo ad arco e il bellissimo ascensore di questo iconico grattacielo. Tuttavia, gli abbaglianti interni con pannelli geometrici dell’ufficio erano un set costruito negli studios, come circa l’80% degli interni del film.
Cosa si mangia a Toronto e Buffalo?
Partiamo, ora, dopo aver visto le location de La fiera delle illusioni ad elencare le prelibatezze di Toronto, una delle città più grandi del Canada. Non può mai mancare a tavola la mitica Tourtiere. Parliamo di una torta salata a base di carne e patate, che viene condita anche con la dolcezza dello sciroppo d’acero. A Toronto (come nelle altre città) vi sono diverse varianti di questa pietanza, con differenti ripieni che contemplano anche il salmone, pesce alla base della cucina canadese. Menzioniamo, poi, una vera e propria eresia visto che gli italiani potrebbero risentirne: ci riferiamo alla Canadian style pizza che si differenzia da quella della nostra penisola per la sua crosta sottilissima e le generose farciture. Ce n’è davvero per tutti i gusti, dal momento che può essere cucinata sia con il tofu, il mango, le arachidi, il cheddar, con il salame e perfino il chili.
Per quanto concerne Buffalo, difficile non conoscere le sue mitiche Chicken Wings, che vengono dapprima marinate in una salsa glassata e poi fritte. A quanto pare, tra l’altro, secondo la storia, tale condimento sarebbe stato inventato da alcuni italiani, quindi sembra che ci sia una connessione molto forte, ancora una volta, con il nostro paese. Altra prelibatezza è la Beef on weck, uno spesso panino al roast beef su un rotolo salato di kimmelweck (da cui il nome), a volte intinto nell’au jus. Sebbene la sua origine definitiva sia un mistero, molti credono che abbia debuttato nel 1901 all’Esposizione Panamericana e da allora sia stato un punto fermo dei pub locali di tutta Buffalo.
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