M – Figlio del secolo: dov’è stata girata? Le location della serie TV Sky

M - Figlio del Secolo, tutte le splendide location italiane della miniserie con Luca Marinelli.

M-Figlio del secolo, la miniserie italo-francese diretta da Joe Wright e ispirata al romanzo Premio Strega di Antonio Scurati, sta riscuotendo grande successo dal suo debutto su Sky il 10 gennaio 2025. Con Luca Marinelli nei panni di Benito Mussolini, la serie ripercorre l’ascesa al potere del Duce e ci immerge in uno dei periodi più complessi della storia italiana. Le location scelte per le riprese, tra Roma, Friuli Venezia Giulia e Napoli, aggiungono autenticità e profondità alla narrazione. Scopriamo i luoghi iconici della serie e i cibi tipici delle regioni che hanno fatto da sfondo a questa ambiziosa produzione.

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Roma: tra Cinecittà e luoghi simbolo della storia

M il figlio del secolo - cinematographe.it

Le riprese di M-Figlio del secolo hanno trovato nella città di Roma uno scenario perfetto per ricreare l’Italia degli anni Venti. Cinecittà, storico studio cinematografico, è stato il cuore della produzione, dove sono stati realizzati scenografie e costumi fedelmente ispirati al periodo fascista. Ma la serie non si è limitata agli studi: location iconiche come il Parco degli Acquedotti hanno ospitato le imponenti adunate fasciste, mentre il casale di Roma Vecchia, nel Parco Regionale dell’Appia Antica, ha fatto da cornice ai violenti scontri tra fascisti e socialisti. Ponte Sisto, il Quartiere Coppedè, il Teatro Marcello e il Gianicolo hanno aggiunto autenticità storica, completando un affresco visivo unico. Anche Forte Bravetta, luogo di memoria legato alla repressione fascista, è stato scelto per alcune delle scene più drammatiche della serie, conferendo profondità emotiva alla narrazione.

Friuli Venezia Giulia: l’austera bellezza del Nord

M Il figlio del secolo; Cinematographe.it

Il Friuli Venezia Giulia, con il suo fascino austero, ha offerto un’ambientazione unica per M-Figlio del secolo. Aquileia, famosa per la sua Basilica patriarcale e i mosaici millenari, è stata utilizzata per scene religiose che sottolineano il peso della spiritualità nell’Italia del tempo. Gorizia, con Palazzo Krainer, è stata trasformata nella residenza di Benito Mussolini nella finzione scenica. Anche Trieste, città dal forte carattere mitteleuropeo, ha fatto da sfondo a momenti cruciali, mentre l’amideria Chiozza di Ruda, un ex stabilimento industriale, ha raccontato le difficoltà e il lavoro della classe operaia dell’epoca. Questi luoghi, intrisi di storia e atmosfera, hanno contribuito a rendere ancora più credibile la ricostruzione storica della serie.

Napoli: tra sfarzo e vitalità popolare

Napoli, con la sua vivacità e i suoi contrasti, ha aggiunto una dimensione vibrante alla serie M-Figlio del secolo. Il maestoso Palazzo Reale è stato trasformato nel Quirinale, rappresentando il centro del potere politico. Il Teatro di San Carlo, tempio della musica lirica, è stato scelto per le scene più mondane e politiche, mentre il Rione Sanità, con la sua autenticità popolare, ha offerto uno spaccato realistico della vita quotidiana. La Reggia di Portici, con il suo fascino regale, ha contribuito a ricreare l’atmosfera sofisticata degli anni Venti. Napoli, con le sue location iconiche, si è rivelata una protagonista perfetta per raccontare un periodo storico tanto complesso quanto affascinante.

Cibi tipici delle location di M-Figlio del secolo

La miniserie non celebra solo la storia, ma richiama anche le tradizioni gastronomiche delle regioni in cui è stata girata, unendo idealmente il racconto storico al piacere della cucina. A Roma, non si può non citare la carbonara, l’amatriciana e i classici supplì, veri simboli della cucina romana. Il Friuli Venezia Giulia offre invece specialità come il frico, a base di patate e formaggio, e il prosciutto di San Daniele, un’eccellenza conosciuta in tutto il mondo. Napoli, infine, è patria della tradizione culinaria italiana: dalla celebre pizza napoletana, con la sua crosta soffice e il sapore unico, alla sfogliatella e al babà, dolci amati in tutto il mondo.

Ogni regione rappresenta non solo uno sfondo narrativo, ma anche una finestra sui sapori e sui profumi che rendono unica l’Italia. Grazie a una scelta oculata di location e a un richiamo alla ricca cultura gastronomica, M-Figlio del secolo riesce a trasportare lo spettatore in un viaggio completo nella storia, nell’arte e nelle tradizioni del nostro Paese.