Rapito: dov’è stato girato? Le location dell’acclamato film di Marco Bellocchio

Le location di Rapito non sono solo affascinanti dal punto di vista storico e artistico, ma rappresentano anche il cuore della tradizione gastronomica.

Marco Bellocchio torna dietro la macchina da presa con Rapito, un’opera intensa che ripercorre uno dei casi più controversi della storia italiana: il rapimento del piccolo Edgardo Mortara. Il film, accolto con entusiasmo dal pubblico e dalla critica, ha ottenuto diversi riconoscimenti, tra cui il Nastro d’Argento per il Miglior Film e la Migliore Regia.

Rapito location - cinematographe.it

Rapito: la trama

Il film Rapito racconta la storia di Edgardo Mortara, un bambino ebreo nato a Bologna nel 1851, che a soli sei anni viene sottratto alla sua famiglia dalle autorità dello Stato Pontificio. La motivazione del rapimento risiede in un battesimo segreto che una domestica cattolica gli avrebbe amministrato anni prima, temendo per la sua anima. Secondo la dottrina cattolica dell’epoca, un bambino battezzato non poteva essere cresciuto in una famiglia ebrea, e per questo motivo Edgardo viene condotto a Roma e affidato alle cure della Chiesa sotto la custodia di Papa Pio IX.

La famiglia Mortara combatte con tutte le sue forze per riavere il figlio, ma lo scontro con il potere pontificio si trasforma in un caso internazionale, sollevando indignazione e proteste in Europa e negli Stati Uniti. Sullo sfondo di questa vicenda personale si intrecciano gli eventi cruciali del Risorgimento italiano, che porteranno alla fine del potere temporale della Chiesa e alla presa di Roma nel 1870.

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Le location di Rapito: Emilia-Romagna, Lombardia e Lazio.

Le riprese di Rapito sono iniziate nell’estate del 2022 a Roccabianca, un piccolo borgo in provincia di Parma. Qui è stata ricostruita la casa della famiglia Mortara, ambientata in Piazza Minozzi. La piazza, con la sua architettura storica, aveva già ospitato le riprese di Il signore delle formiche di Gianni Amelio.

Bologna

La città natale di Edgardo Mortara è stata un altro punto centrale per le riprese. Per restituire l’ambientazione storica, la produzione ha utilizzato alcune sale di Palazzo d’Accursio, il cuore politico della città. Le scene ambientate nei luoghi pubblici di Bologna sono state girate anche in Piazza Maggiore e nelle vie del centro storico, che conservano ancora oggi il fascino dell’epoca.

Modena

Molti interni del film Rapito sono stati girati nella Chiesa barocca di San Barnaba, situata nel cuore di Modena. La chiesa, con le sue decorazioni sontuose e la sua struttura imponente, ha fornito l’ambientazione perfetta per le scene ambientate nei palazzi ecclesiastici.

Sabbioneta (Mantova)

Un altro luogo significativo è la sinagoga di Sabbioneta, in provincia di Mantova, che ha fornito un’importante ambientazione per il film. Questo edificio, dichiarato Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO, è stato scelto per la sua straordinaria bellezza e autenticità storica. In passato, la sinagoga era già stata utilizzata per le riprese di I Medici e della fiction Rai La guerra è finita.

Roma

Le riprese di Rapito si sono spostate anche nel cuore della Capitale. L’Oratorio dei Filippini è stato utilizzato per ricostruire il refettorio di San Pietro in Vincoli, uno degli ambienti più iconici del film. La scelta di Roma non è casuale: la città è stata il luogo dove Edgardo Mortara ha vissuto gran parte della sua vita dopo il rapimento, sotto la protezione del Papa.

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Oltre le location di Rapito: le specialità culinarie

Le location di Rapito non sono solo importanti dal punto di vista storico e artistico, ma rappresentano anche il cuore della tradizione gastronomica italiana. L’Emilia-Romagna, con città come Bologna, Modena, Parma e Sabbioneta, è celebre per la sua cucina ricca e variegata. Bologna è la patria della pasta fresca all’uovo, tra cui le celebri tagliatelle al ragù e i tortellini in brodo, piatti che affondano le radici nella cultura gastronomica locale. Modena è rinomata per l’Aceto Balsamico Tradizionale DOP, un condimento pregiato che arricchisce molte preparazioni, e per lo gnocco fritto, servito con salumi tipici come il prosciutto di Parma e la coppa piacentina. Parma è sinonimo di eccellenza gastronomica grazie al Parmigiano Reggiano e al Culatello di Zibello, due prodotti che hanno reso famosa la cucina della regione nel mondo. Anche Roma, dove sono state girate alcune scene del film, vanta una tradizione culinaria straordinaria con piatti iconici come la carbonara, l’amatriciana e i carciofi alla giudia, legati alla storia della comunità ebraica della città.

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