SMS – Sotto mentite spoglie: le location del film di Vincenzo Salemme
L'intrico di sotterfugi ed escamotage che tiene insieme la trama di SMS - Sotto mentite spoglie si dirama tra le vie di Roma, Gaeta e Lampedusa.
Come gran parte delle produzioni italiane di medio livello del nuovo millennio SMS – Sotto mentite spoglie ci tiene particolarmente a caratterizzarsi come un film cittadino e metropolitano, che tesse una rete di strade e riferimenti urbani tali da creare una connessione immediata e familiare con gli spettatori. Anche a livello produttivo il fatto di sfruttare Roma e i suoi vari scorci, da quello più monumentale a quello più residenziale, ha senza dubbio dei vantaggi dal punto di economico. Tommaso (Vincenzo Salemme) e Gino (Giorgio Panariello) sono grandi amici e condividono tanti momenti insieme alle loro mogli; una serie di equivoci causati da messaggi erroneamente inviati porta alla luce relazioni clandestine e la reale consistenza del rapporto tra Gino e Tommaso.
L’intrico di sotterfugi ed escamotage che tiene insieme la trama di SMS – Sotto mentite spoglie si dirama tra le vie di Roma, che ospitano la vita delle due coppie protagoniste al pari di quelle di molte altre persone. Una delle poche fuoriuscite dalle porte di Roma è costituita dall’episodio delle vacanze in mete lontane, che portano i quattro protagonisti dalle relazioni intrecciate nell’esotica Tahiti. La location da sogno si rivela in realtà essere molto più vicina di quanto si pensi, visto che altro non è che l’hotel Aenea’s Landing a Gaeta (in provincia di Latina).
A far da contraltare a questi luoghi vacanzieri ci sono le palazzine popolari in cui vivono le coppie protagoniste e i loro amici: in viale XXI Aprile si trova palazzo Federici, dove abita Bruno, amico dei due, e che compare anche in Una giornata particolare di Ettore Scola; piazzale Clodio fa da sfondo a uno dei tanti incontri di sfuggita che fomentano i diversi equivoci causati dagli sms iniziali; il Ponte Flaminio, già presente in Caro diario di Nanni Moretti, ospita invece le allucinazioni del confusionario domestico di Tommaso. L’abitazione dei Lampedusa (Tommaso, consorte e figli) si trova in piazzale Cardinal Consalvi, dalla cui terrazza si scorge la parrocchia Gran Madre di Dio, posta a uno degli estremi di via Cassia.
La compenetrazione tra gli spazi reali e quelli rappresentati sullo schermo tange anche la sfera lavorativa dei protagonisti; primo fra tutti Tommaso lavora in tribunale, che si riconosce facilmente nel tribunale ordinario di roma di via Lepanto. Altro luogo topico del film è piazza Euclide, al cui incrocio una brusca frenata provoca l’errore di invio del messaggio che mette in moto tutta la narrazione di SMS – Sotto mentite spoglie. Molti altri luoghi (strade, chiese, panorami) compongono la scenografia del film, che si pone accanto agli spettatori proponendo posti e situazioni che con grande facilità possono creare familiarità con il pubblico, di fatto componendo un continuum geografico tra fuori e dentro la sala cinematografica.
La possibilità di avere un’immediata identificazione tra la narrazione e la realtà facilita il processo di avvicinamento con il pubblico, ponendosi di fatto come un papabile specchio della vita quotidiana. In questo senso la scenografia urbana costituisce un aspetto molto importante, che trae vantaggio dall’essere così fortemente identificabile eppure dall’atmosfera cittadina universale (o quanto meno italiana). SMS – Sotto mentite spoglie permette a Vincenzo Salemme, nella doppia veste di regista e attore protagonista, di inserire un nuovo tassello nel suo racconto di vita nazional popolare dai nettissimi tratti italiani e mediterranei, cavalcando l’onda della comicità semplice e della commedia degli equivoci, del modo di comportarsi un po’ cialtrone e passionale che costituiscono alcuni dei tratti principali delle maschere nostrali.