Sole a catinelle: alla scoperta delle location del film di Checco Zalone
Un padre che cerca di mantenere fede alla promessa data e un figlio più maturo del proprio genitore: questi i principali protagonisti del film Sole a catinelle uscito nel 2013 e nato dalla fruttuosa collaborazione del duo formato da Checco Zalone e Gennaro Nunziante.
Al suo terzo ritorno cinematografico, il comico pugliese, emigrato nel nord Italia dal suo amato meridione, si lascia alle spalle un posto di lavoro poco stimolante per dedicarsi nell’avventurosa carriera di venditore porta a porta, ma i crediti e le rate non saldate necessitano al più presto di un pagamento, mentre un figlio scrupoloso attende con ansia il suo viaggio.
Dove è stato girato Sole a catinelle? Scopriamo insieme le location del film!
Sole a catinelle si dirama così lungo la bella Italia per dare vita alla vacanza improvvisata di Checco (Checco Zalone) e Nicolò (Robert Dancs), sullo sfondo della crisi economica, in un itinerario che tocca diverse location e atmosfere della penisola.
Sole a catinelle – Partiamo da Padova
Con inizio a Monselice, cittadina della provincia di Padova, si fondono in tal posto storia e tradizione di un luogo che si esprime tramite una terra verdeggiante dove aleggia ancora un alone medievale; la location scelta per rappresentare la scuola del piccolo Nicolò è stata la Facoltà di lettere e filosofia della stessa Padova, la quale ha sede nel Palazzo del Liviano in Piazza Capitaniato, con un interno arredato ancora oggi come era stato pensato dal gusto dell’architetto, del quale si possono ammirare l’ingresso, i banchi e le cattedre; si passa poi infine per Villa Durazzo a S. Margherita Ligure, una dimora del 1600 immersa in un parco secolare, nel film usata come villa degli industriali, con molte piante esotiche, statue e fioriere.
La prima, desolata tappa del viaggio è posta tra Casacalenda e Provvidenti nella regione Molise, entrambi in provincia di Campobasso e paesini con il minor numero di abitanti.
Tra le location di Sole a catinelle la bellissima Toscana
Nell’iniziale delusione di Nicolò accompagnata dal dispiacere di Checco di non aver soddisfatto i desideri del giovane, padre e figlio stanno per salutarsi nel comune di Piombino all’imbarco per l’isola d’Elba. Usato principalmente per lo sbarco del minerale di ferro, lo scalo piombese vede una lunga storia a partire dai tempi del medioevo, fino a giungere ai nostri giorni dove diviene anche porto passeggeri. Tra Checco e Nicolò torna però la pace, così i due sono pronti per nuovi luoghi dove divertirsi e far ridere gli spettatori.
Nella florida Toscana, i personaggi faranno amicizia con la benestante Zoe (Aurore Erguy) e il figlio di lei Lorenzo (Ruben Aprea), affetto da una forma di mutismo il quale verrà sconfitto dall’arrivo di Checco e Nicolò. Nella sequenza che vede la presenza del lunatico ex marito regista di Zoe, ci troviamo di fronte all’Abbazia di San Galgano, chiesa a cielo aperto situata nel comune di Chiusdino (Siena) costruita con pianta a croce latina.
La casa della ricca donna invece, è situata vicino Orbetello, nota meta turistica nonché sito protetto, sia per la presenza della famosa laguna con le sue pinete e le sue lunghe spiagge sabbiose, sia per le attività di pesca e itticoltura, attività produttiva che si occupa dell’allevamento e della riproduzione di pesci.
Un viaggio che renderà più forte il legame padre-figlio e che ci permette di godere con la vista dei meravigliosi luoghi della nostra Italia.