Svegliati amore mio: dove è stata girata? Tutte le location della fiction di Canale 5
Viaggiamo insieme attraverso le location della mini serie con protagonista Sabrina Ferilli, ambientata nel Lazio, tra Roma, Ostia e Colleferro.
Dopo una lunga attesa, è arrivata su Canale 5 il 24 marzo la prima puntata di Svegliati amore mio, miniserie di Canale 5 in tre puntate ideata dalla coppia artistica (e non solo) Simona Izzo/Ricky Tognazzi. Ispirata a una storia vera, Svegliati amore mio racconta la storia di Nanà, protagonista che ha il volto di Sabrina Ferilli. La vita della donna cambia per sempre quando la sua giovane figlia Sara (Caterina Sbaraglia) si ammala di leucemia improvvisamente. Nanà inizia a insospettirsi quando scopre altri casi simili a quelli di Sara, tutti quanti legati alla Ghisal, l’acciaieria dove suo marito Sergio (Ettore Bassi) lavora da vent’anni. La donna capisce che a causare le malattie sono le polveri sottili emesse dalla struttura, e così inizia una battaglia per far emergere la verità, coinvolgendo le altre madri, la comunità e il giornalista Stefano (Francesco Venditti).
La vicenda raccontata in Svegliati amore mio non è collocata in un tempo e in un luogo preciso, si accenna solo che ci troviamo da qualche parte nel Sud Italia. Questo ha lasciato un certo spazio alla produzione, che ha potuto riadattare i suoi piani originali quando si è reso necessario. L’idea iniziale, infatti, era quella di usare la Puglia come location della storia, solo che le riprese dovevano essere svolte tra settembre e dicembre 2020. Proprio in quel periodo c’è stata una stretta nelle restrizioni per l’emergenza sanitaria Covid, e così alla fine si è deciso di rimanere all’interno del Lazio e usare diversi luoghi della regione. In attesa di vedere in onda le ultime due puntante, o di recuperare on demand la prima su Mediaset Play, scopriamo tutte le location usate per Svegliati amore mio.
La bellezza senza tempo della Città Eterna
Sappiamo che i primi ciak di Svegliati amore mio sono stati battuti a Roma, come ha raccontato la protagonista Sabrina Ferilli in diverse interviste. Non è stato indicato, precisamente, quali zone della città siano state scelte per fare da sfondo alle vicende raccontate, ma sappiamo per certo che la splendida Capitale della Repubblica Italiana avrà offerto a Simona Izzo e Ricky Tognazzi esattamente quello di cui avevano bisogno. La Città Eterna, con la sua bellezza senza tempo, è culla di tantissimi periodi storici differenti, che la rendono un ero paradiso per le produzioni cinematografiche e televisive. Dalle rovine dell’antico impero fino ai suoi quartieri più moderni, Roma è una metropoli incantevole e sfaccettata, in grado di conquistare tutti con la sua bellezza senza tempo.
Le atmosfere pugliesi ritrovate nel litorale laziale
La vicenda intorno a cui ruota Svegliati amore mio ha come perno l’acciaieria Ghisal, fabbrica di una cittadina affacciata sul mare. Per la produzione era quindi necessario trovare un luogo che avesse zone marittime, ecco perché inizialmente si era scelta la Puglia, che non solo ha spiagge da sogno, ma anche aree più industriali con scorci di arenile e borghi di pescatori. Non potendo uscire dal Lazio, la scelta è ricaduta sul litorale laziale, in particolare su due o tre location che sembravano perfette per quello che serviva alla mini serie. Ecco allora che, in diverse scene, si vedono comparire il Villaggio dei Pescatori di Fregene, famosa località marittima della regione, e la spiaggia Coccia di Morto di Fiumicino. Molto importante per Svegliati amore mio è anche la location di Ostia, celebre località costiera famosa per essere l’antico porto di Roma. La produzione ha girato diversi ciack presso la scogliera vecchia, in prossimità del Faro di Isola Sacra, su lungomare Paolo Toscanelli e a ridosso dell’ex colonia Vittorio Emanuele III sul lato di via Giuliano da Sangallo. In alcuni frame si vede comparire anche l’Arcobaleno Beach, un famoso stabilimento balneare della zona.
La Ghisal prende vita a Colleferro
Come è facile intuire dalla trama, la Ghisal è fondamentale per lo sviluppo della vicenda, ed era quindi importante trovare un luogo che potesse rappresentarla in modo realistico. La scelta è ricaduta su Colleferro, un piccolo comune del Lazio alle soglie di Frosinone e nel cuore di quella che è conosciuta come la Valle del Sacco. La produzione ha scelto questa zona perché i dintorni di Colleferro sono caratterizzati da vaste aree industriali, dove sono presenti una serie di aziende e, soprattutto di stabilimenti chimici. Ecco quindi che la Ghisal di Svegliati amore mio prende vita all’interno del termovalorizzatore di Colleferro: l’ex inceneritore, ormai in disuso e in attesa di essere riqualificato, sembra proprio la fabbrica di cui i registi avevano bisogno per raccontare la loro storia.
Cosa mangiare nel Lazio: l’itinerario del buongustaio
Il Lazio è famoso per le sue bellezze artistiche e per la sua storia antichissima, ma c’è un altro motivo per cui è particolarmente amata come regione. Si tratta della sua gastronomia, testimonianza di una cucina povera e genuina, dove i piatti del popolo sono ancora i più amati, e in cui si sfruttano le risorse del territorio per creare delle vere squisitezze irresistibili. I buongustai non possono che iniziare da Roma il loro tour gastronomico laziale. La capitale vanta una serie di piatti celebri, ma è una la ricetta regina, famosa tanto quanto il Colosseo e San Pietro. È lei, la carbonara, una religione per i romani e un vero simbolo della cucina locale, ma anche emblema di quella nazionale. Sono mille le trattorie dove assaggiarla, ognuna con la sua ricetta segreta e personalissima. Noi vi suggeriamo quella di Da Gino al Parlamento, locale storico in attività dal 1963 dove si respira romanità in ogni angolo. La seconda tappa è sulla costa laziale, caratterizzata da località come Fiumicino, Fregene e Ostia, amatissime dai romani per dei rilassanti pomeriggi di mare, ma anche per delle vere scorpacciate di pesce. Tra i molti consigliamo Red Fish a Ostia, locale conosciuto in tutto il litorale per l’eccellente materia prima, per la scrupolosa ricerca della qualità e per lo squisito gusto dei piatti a base di pesce. La cucina laziale ha anche una forte componente legata alla terra, tutta da scoprire nella terza tappa di Colleferro, dove si possono gustare salumi e formaggi spettacolari e, soprattutto, gli squisiti vini dei vicini Castelli Romani.