The Block Island Sound dove è stato girato? Le location del film Netflix

Elogiato dalla critica e approdato su Netflix a marzo 2021, il thriller horror The Block Island Sound sta già facendo breccia nel cuore degli spettatori con le sue atmosfere tanto abituali quanto inquietanti. Diretto dai fratelli Kevin e Matthew McManus, il film è stato presentato in anteprima al Fantasia International Film Festival prima di raggiungere la piattaforma streaming. La storia narrata nel film si inerpica nella desolazione di un’isola vissuta perlopiù nel periodo estivo per poi dirottare l’attenzione verso strani eventi in cui sembrano confluire forze sinistre.

La location di The Block Island Sound acquista un valore particolare all’interno del film dal momento che l’isola in cui si svolge l’azione è la causa principale di ciò che avviene e stravolge la vita dei protagonisti. La giovane Audry Lynch (Michaela McManus), infatti, si trova a tornare sull’isola per motivi di lavoro, attirata dalla strana morte di tonnellate di pesci. Alloggiando a casa del padre si accorge che l’uomo è affetto da allucinazioni e perdite di memoria: uno status mentale che lo porterà alla morte. Davanti a tale evento per cui né lei né il fratello riescono ad avere spiegazioni, a complicare le cose e spingere Audry ad andare a fondo saranno gli atteggiamenti strani del fratello Harry (Chris Sheffield), il quale inizierà ad avere le medesime visione del padre, mettendo in pericolo non solo al sua stessa vita ma anche quella dei suoi cari.
A provocare tutto ciò sono delle forze misteriose ma è soprattutto quell’isola: lì per qualche ragione si concentrano tutti i mali e qui, per lo stesso motivo, viaggeremo, cercando di carpire tutto ciò che di bello e misterioso esiste in questa terra sita a circa 23 km a est di Montauk Point e Long Island (New York), in quello stretto noto come Block Island Sound, in aperto Oceano Atlantico, che separa Block Island da Rhode Island.

The Block Island Sound: dove si trova l’isola in cui è stato girato il film Netflix?

Proprio come si intuisce nel thriller, anche nella realtà l’isola è abitata soprattutto nella stagione estiva, mentre si svuota in inverno al punto da sembrare molto più simile a un set di Stephen King che a una cittadina turistica. “Fa freddo, le case sono chiuse con assi, gli alberi spogli”, ha detto il regista Matthew McManus nel corso di un’intervista, aggiungendo che è stata proprio questa meravigliosa e inquietante qualità a farli innamorare del posto, che per quindici giorni ha rappresentato il luogo ideale in cui girare The Block Island Sound.

L’isola in questione, che fa parte della contea di Washington, deve il suo nome all’esploratore olandese Adriaen Block (1567 – 1627) ed è stata inserita dalla società The Nature Conservancy (che dagli anni ’50 si occupa della tutela della natura) nella lista The Last Great Places. Nota come destinazione turistica per le sue spiagge e le varie attività che consente, dall’escursionismo alla vela, la sua storia è per certi versi incerta. Prima del XVII secolo e degli anni in cui Block tracciò la mappa dell’isola che tutt’oggi porta il suo nome, questa terra era già stata avvistata dall’italiano Giovanni da Verrazzano che, lavorando al servizio della Francia, incappò nell’isola nel 1524, chiamandola “Claudia” in onore della duchessa di Bretagna Claude de France (Regina consorte di Francia, figlia maggiore di re Luigi XII di Francia e di Anna di Bretagna) e riportando sul suo giornale di bordo l’avvistamento di colline e alberi, nonché probabilmente di una popolazione molto attiva, vista la presenza di fuochi lungo tutta la costa.

A detta degli studiosi, la formazione dell’isola risale alla fine dell’ultima era glaciale (nello stesso periodo in cui si sono formate anche Cape Cod, Hamptons, Martha’s Vineyard e Nantucket) e, secondo alcune teorie non del tutto confermate, era abitata già nel 500 a.C.. A popolare questa zona furono i Niantic, una tribù di nativi americani che chiamò l’isola Manisses (ovvero “piccola isola di Manitou”) e che viveva nel cuore della foresta cacciando cervi e coltivando mais, fagioli e zucca, salvo poi progressivamente spostarsi verso la costa per approfittare dell’abbondanza di pesce e crostacei.

Nel 1637, inoltre, l’isola fu in parte teatro della guerra Pequot (New England, 1636 – 1638) che vide lo scontro tra un’alleanza di Puritani e Nativi Americani contro gli indiani Pequot, che alla fine del conflitto furono sconfitti, scomparendo: molti di loro uccisi, venduti come schiavi o assorbiti in altre tribù.

La storia di Block Island, tra tribù indiane e costruzioni che fari distrutti dal mare

L’isola così come appare oggi ha iniziato a prendere forma intorno al 1800. Risale infatti al 1829 la costruzione del faro sito a nord di Block Island, distrutto e ricostruito ben due volte dalla furia marina: una nel 1837 e l’altra nel 1867, che è poi la versione visibile ancora oggi. Il faro che si trova a sud-est di Block Island, invece, risale al 1873. Anche i porti non sono naturali, Old Harbour risale al 1870, mentre New Harbor fu creato nel 1895, quando fu scavato un canale per collegare il Great Salt Pond all’oceano attraverso il lato nord-occidentale dell’isola.

Tra gli edifici figli degli ultimi anni dell’800 rientrano anche la Island Free Library (1875) e l’Isaac’s Corner, eretto in onore di Isaac Church, l’ultimo indiano Manisses purosangue ad essere nato e morto sull’isola all’età di 100 anni, nel 1886, sito tra Centre Road, Lakeside Drive e Cooneymus Road. Isaac è sepolto presso l’Indian Burial Ground, uno storico cimitero dei nativi americani che si trova nella vicina Rhode Island e che si pensa sia stato usato come terreno di sepoltura per i capi delle tribù Narragansett e Niantic.

A memoria di Church e di tutti i nativi che un tempo popolavano quella terra nel 2011 è stato donato, dalla Block Island Historical Society, il Block Island Manissean Ancestral Stone. Ancora oggi sono tante le operazioni che vengono fatte affinché questo luogo conservi la sua struttura e i suoi elementi storici, che davvero tanto hanno da raccontare.

A livello turistico, Block Island si affolla particolarmente durante la parata del 4 luglio e in generale nei mesi estivi. Ad attirare i turisti la tranquillità e la bellezza naturalistica di cui gode: le spiagge e le scogliere infondono un senso di profondo relax e sono soggetti a visite anche i due fari storici che abbiamo citato prima. Anche l’attività di birdwatching è molto apprezzata: le spiagge desolate sono un ottimo punto di ritrovo per gli uccelli che percorrono la rotta atlantica in autunno. Valore aggiunto, la vicinanza alla più nota Rhode Island, zeppa di spiagge e percorsi tutti da scoprire.

Inoltre è interessante notare come il nome dell’isola coincida con quello dato a un meteorite trovato su Marte dal rover Opportunity nel 2009, ma questo non c’entra nulla con quanto accade nel film Netflix. C’entrano invece di diritto tutte le strade, le acque e le abitazioni che la pellicola ci mostra, nonché l’atmosfera spettrale che essa evoca: dev’essere esattamente così vivere su un’isola semideserta!