Un fantastico via vai: le location del film di Leonardo Pieraccioni
Se, vedendo Un fantastico via vai, vi siete chiesti anche voi dove è stato girato il film di Leonardo Pieraccioni, scoprite qui tutte le location della commedia con Serena Autieri, Massimo Ceccherini e Giorgio Panariello
Un fantastico via vai è il penultimo film di Leonardo Pieraccioni che, come da abitudine, non si è occupato solo della regia ma anche di scrivere la sceneggiatura e interpretare il ruolo principale che in questo caso è quello di Arnaldo Nardi, un uomo sposato, con un lavoro stabile e due figlie gemelle che a un tratto si ritrova a essere cacciato di casa dalla moglie (Serena Autieri) e costretto a vivere in un appartamento abitato da studenti universitari.
Ad aiutarlo nella scrittura della sceneggiatura questa volta, non lo storico partner Giovanni Veronesi ma Paolo Genovese (portato all’attenzione del pubblico italiano dal film Immaturi e più di recente da Perfetti sconosciuti). Accanto a lui invece sul grande schermo si avvicendano l’immancabile Massimo Ceccherini e Giorgio Panariello che col regista toscano aveva già recitato nel film Ti amo in tutte le lingue del mondo.
Tra la disperazione di cambiare abitudini e l’euforia di una nuova giovinezza, Un fantastico via vai lascia spazio a interrogativi esistenziali, libertà riconquistate e alla bellezza della città di Arezzo che funge da meravigliosa location del film. Proprio nella patria del poeta Francesco Petrarca il simpatico Leonardo Pieraccioni ha effettuato, nell’estate del 2013, le riprese della sua commedia, conferendo al capoluogo toscano un significato simbolico: una città rimasta giovane ma che porta in sé una carica storica incredibile; un po’ il sunto del personaggio interpretato da Pieraccioni.
Un fantastico via vai: alla scoperta delle location in cui è stato girato in film di Leonardo Pieraccioni
Il Prato di Arezzo tra le location di Un fantastico Via Vai
La divertente scena tra Arnaldo (Leonardo Pieraccioni), Anna (Chiara Mastalli) e suo padre (Massimo Ceccherini) bislacco investigatore in incognito, è stata girata all’interno del Prato di Arezzo che si trova tra il Duomo e la fortezza Medicea.
Il giardino fu reso pubblico già nell’Ottocento, come si può riscontrare dagli alberi secolari tra cui il pino ubicato ai piedi dell’ingresso alla Fortezza e viene ancora oggi apprezzato dai turisti e dagli stessi aretini che lo scelgono, spesso, quale sede di eventi e spettacoli.
Durante il primo week end di Settembre, infatti, quando la Giostra del Saracino prende in prestito Piazza Vasari, il Prato accoglie la Fiera Antiquaria.
Attraverso le scale del Duomo si raggiunge il Prato, non si può fare a meno che notare la statua dedicata dallo sculture Alessandro Lazzerini nel 1928 a Francesco Petrarca, la cui città natale è proprio Arezzo.
Un fantastico via vai: dove è stata girata la scena del pranzo?
La spiritosa e, in qualche modo, nostalgica scena in cui il personaggio di Leonardo Pieraccioni pranza con i coinquilini e trova la soluzione per pagare il conto “salatissimo” del ristorante (con un escamotage utilizzato in gioventù, ovvero la sfida a “chi arriva prima”) è stata girata in Via Mazzini, poco distante dal Duomo.
Dedicato al patrono di Arezzo S. Donato, il duomo è un grandioso edificio iniziato alla fine del XIII secolo e terminato nelle parti principali nel 1511. Nel XIX secolo venne innalzato il campanile mentre la facciata venne definitivamente ultimata nei primi del Novecento, e l’edificio assunse un aspetto gotico. I tre portali ad arco acuto, sono avvolti da un rosone e da un coronamento di archetti pensili. Sul prospetto a destra dell’edificio, vi è un portale romano-gotico in stile fiorentino del XIV secolo.
Come già accennato, dal lato del duomo si accede al Passeggio del prato, che conduce alla fortezza Medicea , situata in fondo al parco. Della fortezza rimangono solo i bastioni, poiché venne demolita nel XVIII secolo.
Proseguendo a sud del duomo e del parco, vi è la casa natale del Petrarca, ricostruita dopo la guerra, dove è possibile visitare la biblioteca con manoscritti e lettere originali.
Piazza San Jacopo tra le location di Un fantastico via vai
La scena in cui il personaggio di Serena Autieri esterna le sue perplessità circa la fedeltà del marito ai due amici (interpretati da Marco Marzocca e Maurizio Battista) è stata girata in Piazza San Jacopo, nota per via di scelte urbanistiche poco felici nel dopoguerra come l’abbattimento dell’antica chiesa che dava il nome alla zona (storicamente importante anche per via di numerosi ritrovamenti archeologici come frammenti di fregi fittili e vasellame etrusco-campano).
Un fantastico via vai e Piazza Grande: il cuore di Arezzo
Tra le location di Un fantastico via vai non poteva mancare Piazza Grande, che può di fatto essere considerata il cuore di Arezzo. Le costruzioni di epoche diverse la rendono una delle più belle e rappresentative della Toscana. Costruita durante l’età comunale divenne il luogo del mercato e, nel Rinascimento, il centro della vita civile della città. L’aspetto attuale della piazza risale al XVI secolo, epoca in cui venne costruito il Palazzo delle Logge. Curato da Giorgio Vasari, l’edificio fu portato a compimento nel 1595.
Degno di nota anche il palazzo della Confraternita dei laici, dallo stile gotico nel piano inferiore e rinascimentale in quello superiore. Oggi ospita gli uffici della Procura della Repubblica e del Tribunale.
Piazza Sant’Agostino è una delle location in cui è stato girato Un fantastico via vai
Piazza Sant’Agostino, ospita l’omonima chiesa sormontata da un imponente campanile. Costruito nel XIII secolo, l’edificio venne dimezzato e restaurato tra il 1766 e il 1776, su progetto di Filippo Giustini. La facciata, costruita in pietre conce, presenta un rosone ed è affiancata da un campanile quadrangolare del Quattrocento. L’interno è costituito da decorazioni di stile barocco. La decorazione a stucco è di Francesco e Giuliano Rusca e di Carlo Sproni, di origini milanesi. All’interno è conservata la tela di Bernardino Santini che raffigura S. Agostino e S. Monica, dipinta nel Settecento.