Un’isola per cambiare: le location in cui è stato girato il film Netflix
Dove è stato girato Un'isola per cambiare, recente film Netflix arrivato sulla piattaforma l'8 marzo 2023? Scopriamo insieme quali luoghi hanno ispirato gli autori.
Un’isola per cambiare (in lingua originale Faraway) è il nuovo lungometraggio diretto da Vanessa Jopp (Vergiss Amerika, Engel & Joe) con la sceneggiatura ad opera di Jane Ainscough (Eltern, Die Wolke) ed Alex Kendall (Niente di nuovo sul fronte occidentale, Via dalla pazza folla). La pellicola, in particolare, racconta la storia di Zeynep Altin (interpretata da Naomi Krauss) che, dopo le tante pressioni dei familiari e la morte della madre, decide di lasciare il suo paese, la Germania, per avventurarsi su un’isola croata.
Proprio Un’isola per cambiare, come tra l’altro suggerisce la trama stessa della realizzazione, prevede un cambio di location centrale per la protagonista che decide di abbandonare la sua vita urbana, per consacrarsi alla sacralità del mare. Tale passaggio è perfettamente rappresentato dall’utilizzo di specifici luoghi scelti dalla produzione per incarnare questo cambiamento. Andiamo quindi a scoprire quali posti reali sono stati portati sul grande schermo, ricordando che la pellicola ha debuttato su Netflix l’8 marzo 2023.
Dove è stato girato Un’isola per cambiare?
Un’isola per cambiare, ovviamente, è stato girato chiaramente in Germania e in Crozia, con diversi luoghi simbolo che sono stati scelti per incarnare il cambio di vita di Zeynep. Parlando della produzione vera e propria, le riprese sono cominciate a novembre 2021 e si sono concluse circa a dicembre dello stesso anno. Partiamo dalla nazione dove comincia tutto, con la macchina da presa che ha scelto in particolare di portare su schermo il fascino di Monaco, capitale della Baviera e la città più popolosa della regione. Centro globale di arte, finanza, cultura, tecnologia, scienza, editoria, affari e turismo, Monaco è situata in prossimità delle montagne dell’Alta Baviera.
Quando poi avviene il cambiamento più importante del lungometraggio, con la protagonista di Un’isola per cambiare che decide di trasferirsi su un’isola croata, ecco che la regia ha scelto precisamente di dipingere due luoghi in particolare ovvero Šolta e Brač. La prima, nel dettaglio, è un’isola nell’arcipelago croato della Dalmazia centrale nel Mare Adriatico. L’economia locale è guidata da diversi elementi tra cui spiccano olive, frutta, vigneti, pesca e turismo. Gli stupendi paesaggi di Šolta sono le location ideali per esprimere la poeticità e la voglia di rinascita di Zeynep.
Di seguito, anche Brač è stata fondamentale per la produzione della pellicola Netflix. Parliamo dell’isola più grande della Dalmazia e la terza più grande dell’Atlantico. Ad est rispetto a Šolta, questo luogo è una destinazione turistica piuttosto popolare tra i turisti per la presenza di diverse attrazioni e posti di interesse. Tra questi, quelli più interessanti sono sicuramente il porto turistico di Milna, la scuola di scalpellini a Pučišća, la spiaggia Zlatni Rat a Bol e la grotta Kopacina vicino a Donji Humac. Nota in Italia come Brazza, l’isola ha una superficie di 395,44 km² ed è abitata da 13 956 persone.
Cosa si mangia a Monaco e in Croazia?
La vicinanza di Monaco alle Prealpi e Alpi ne fa in particolare un luogo di commistione tra i caratteri teutonici più rigorosi e quelli più delicati riferiti all’Europa del centro-sud. Ciò si riflette, ovviamente, anche nella cucina stessa del luogo. Uno dei piatti storici della regione sono i Knodel, in italiano li conosciamo come Canederli. Parliamo di grossi gnocchi fatti con il pane raffermo che ha hanno più o meno una dimensione di 4-6 cm e vengono riempiti con tutti gli ingredienti che capitano, solitamente formaggio filante e salumi come speck. Una prelibatezza che tra l’altro la Baviera condivide anche con il Nord Italia.
Sempre a Monaco, sono leggendari anche le Weisswurst ovvero salsicce a base di carne bianca bollita che alcuni fanno risalire, addirittura, al 1313. Inoltre esiste una variante ancora più interessante, ovvero le Bratwurst, ovvero salsicce, stavolta di carne rossa, che sono cotte in modo più ammiccante sulla griglia. Sempre un’altra leccornia tipa della città tedesca è lo stinco di maiale, che viene cotto rigorosamente con la cotenna in modo da creare una vera e propria crosticina croccante. Spesso viene servito in compagnia di crauti e anche con le patate.
Passiamo ora, come fa la protagonista di Un’isola per cambiare, alle specialità della Croazia. Tra i cibi più caratteristici c’è Čobanac, noto come lo stufato dei pastori. Si tratta di una zuppa che presenta diversi tipi di carne cotte in un paiolo con un sugo fatto con verdure ed è chiaramente un piatto molto sostanzioso che veniva preparato per le lunghe giornate di lavoro. Totalmente inaspettati sono i Fuži, ovvero la pasta croata, trattasi di tubetti realizzati con farina, uova, sale e acqua e conditi con diversi sughi e condimenti a seconda delle esigenze e del contesto.
Detto questo, facendo un veloce excursus anche nei prodotti dolciari della Croazia, dobbiamo per forza parlare dei Paprenjaci, dei biscotti tradizionali la cui produzione risale al lontano XVI secolo. Creati in particolare con miele e pepe nero, hanno un sapore unico anche grazie al burro, sciroppo di zucchero, uova e spezie locali. I Fritule, invece, sono una specie di Profiterole dalla forma arrotondata, preparate con uvetta, farina, grappa locale e scorza di limone. Una chiusura decisamente golosa per un pranzo o per una cena locale.