Vangelo secondo Maria: dov’è stato girato? Le location del film con Benedetta Porcaroli

La Sardegna, location del film Il Vangelo secondo Maria, è famosa anche per la sua ricca tradizione culinaria.

Vangelo secondo Maria è il nuovo film diretto da Paolo Zucca, in arrivo al cinema il 23 maggio 2024. I protagonisti sono Benedetta Porcaroli e Alessandro Gassmann. Ispirato all’omonimo romanzo di Barbara Alberti, il film narra la vita di Maria, una giovane ragazza di Nazareth, che sogna la libertà e affronta le sfide di un destino che sembra già scritto. La pellicola è stata girata interamente in Sardegna, una scelta che non solo valorizza la bellezza del territorio ma contribuisce anche a ricreare l’atmosfera storica e culturale del tempo di Gesù.

Vangelo secondo Maria location - cinematographe.it

San Giovanni di Sinis, Cabras

Una delle location più emblematiche del film Il Vangelo secondo Maria è San Giovanni di Sinis, una frazione del comune di Cabras, che ha assunto un ruolo centrale nel film. Questo luogo è stato trasformato in una rappresentazione della Palestina ai tempi di Gesù. La scelta di questa località è stata motivata dalla sua architettura storica e dal paesaggio suggestivo, che offre un’atmosfera arcaica e mitologica. La chiesa di San Giovanni di Sinis, in particolare, è stata utilizzata come sinagoga di Nazareth, all’interno della quale si svolgono importanti funzioni religiose. La basilica paleocristiana, con la sua atmosfera storica, è stata un palcoscenico ideale per le scene in cui un sacerdote legge passaggi del vecchio testamento.

Parco del Colle di San Michele, Cagliari

Un’altra location di Il Vangelo secondo Maria è il parco del Colle di San Michele, situato alle porte di Cagliari. Questo parco è caratterizzato da un ambiente naturale di grande bellezza, dove le riprese si sono svolte in una cavità tra le rocce, sotto un castello medievale.

Il Colle di San Michele è noto per la sua vista panoramica su Cagliari e per la ricchezza del suo patrimonio botanico. Le riprese in questo contesto hanno permesso di integrare elementi visivi che amplificano l’emozione delle scene, rendendo il paesaggio stesso un attore silenzioso nella narrazione.

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Marmilla e Siddi in Vangelo secondo Maria

Nella regione della Marmilla, il film ha sfruttato la grotta di Villa Sant’Antonio per alcune scene interne, mentre in Siddi sono state girate sequenze che coinvolgono mercanti del tempio. La Marmilla è conosciuta per il suo patrimonio culturale e archeologico, caratterizzato da antiche strutture e tradizioni locali.

In particolare, la grotta ha fornito una rappresentazione degli interni delle domus de janas, strutture funerarie tipiche della cultura nuragica, che offrono una finestra su pratiche e credenze antiche. Le scene girate a Siddi, dove i mercanti del tempio interagiscono, evidenziano le dinamiche commerciali e sociali dell’epoca.

Nuoro e il complesso nuragico di Tamùli in Vangelo secondo Maria

Un altro luogo di ripresa per Il Vangelo secondo Maria il complesso nuragico di Tamùli, situato a Macomer, nel territorio di Nuoro. Questo sito archeologico risale all’età del Bronzo medio ed è noto per la sua rilevanza storica. La presenza di strutture nuragiche offre uno spaccato della vita e della cultura dell’epoca preistorica in Sardegna, fungendo da sfondo per la narrazione di una storia antica. L’inclusione di Tamùli nel film non è solo una scelta estetica, ma anche un richiamo alla storia e alle radici culturali della Sardegna.

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Gadoni e il fiume Flumendosa

Gadoni, un caratteristico paese di montagna nella Barbagia di Belvì, ha ospitato le scene fluviali girate nel fiume Flumendosa per Il Vangelo secondo Maria. Questo paesino, situato a 700 metri di altitudine, è circondato da paesaggi mozzafiato, tra cui gole, canyon e cascate. La bellezza naturale di Gadoni ha reso questa location particolarmente adatta per le riprese di scene che richiedono un ambiente scenico spettacolare e suggestivo.

Oltre le location di Vangelo secondo Maria: le specialità culinarie sarde

La Sardegna è famosa per la sua ricca tradizione culinaria, caratterizzata da una varietà di specialità che riflettono la storia e la cultura dell’isola. Tra i piatti tipici spiccano i culurgiones, ravioli ripieni di patate, menta e pecorino, che rappresentano un’autentica delizia locale. Non si può dimenticare il porceddu, un maialino da latte arrosto, cucinato lentamente secondo le antiche tradizioni sarde, e servito con contorni di verdure fresche. Altro simbolo della gastronomia isolana è il pane carasau, un pane croccante e sottile, perfetto per accompagnare i pasti o come base per altre preparazioni. I formaggi, in particolare il pecorino sardo, sono anch’essi un elemento fondamentale, spesso degustati con miele o confetture locali. Infine, i dolci come le seadas, frittelle ripiene di formaggio e ricoperte di miele, chiudono in bellezza un pasto tipico sardo, offrendo un perfetto equilibrio tra sapori dolci e salati.

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