Cloud Atlas: le frasi più belle del film, tratto dal libro L’atlante delle nuvole
Cloud Atlas – Tutto è connesso, uscito nel 2012, è diretto da Lana Wachowski, Andy Wachowski e da Tom Tykwer. Il film è tratto dal romanzo L’atlante delle nuvole di David Mitchell. Il cast è d’eccezione: Tom Hanks, Halle Berry, Hugo Weaving, Susan Sarandon e molti altri. Cloud Atlas è un film dalla trama complessa, fatta di sei storie in diverse epoche parallele tra loro. Richiede grande attenzione da parte dello spettatore per essere compresa. Per fortuna i dialoghi tra i vari personaggi aiutano moltissimo a sciogliere nodi della trama e dubbi.
Particolarmente significativa la seguente frase di Cloud Atlas, che recita:
“La nostra vita non ci appartiene. Da grembo a tomba siamo legati ad altri. Passati e presenti. E da ogni crimine, da ogni gentilezza, generiamo il nostro futuro!”
Tra le altre frasi, annoverate tra le più belle di Cloud Atlas, menzioniamo le seguenti:
“Sebbene la mia estesa esperienza come editore mi abbia portato a disdegnare i flashback, le anticipazioni e altri scaltri trucchetti, ritengo che se tu, mio caro lettore, riesci a prolungare la tua pazienza solo per un momento troverai che esiste un motivo per questo racconto di follia!”.
Timothy Cavendish (Jim Broadbent)
“Ieri la mia vita andava in una direzione. Oggi va verso un’altra. Ieri credevo che non avrei mai fatto quello che ho fatto oggi. Queste forze che spesso ricreano Tempo e Spazio, che possono modellare e alterare chi immaginiamo di essere, cominciano molto prima che nasciamo e continuano dopo che spiriamo”.
Isaac Sachs (Tom Hanks)
“Mi resi conto di avere una scelta. Potevo dileguarmi e continuare come programmato o andare con audacia alla porta e scoprire quale mai speranza si trovava all’interno”.
Timothy Cavendish (Jim Broadbent)
“Sto solo provando a capire perché continuiamo a ripetere sempre gli stessi errori”.
Luisa Rey (Halle Berry)
“La domanda che egli pone è, se Dio ha creato il mondo, come sappiamo quali cose cambiare e quali cose devono rimanere sacre e inviolabili?”.
Adam Ewing (Jim Sturgess)
“Puoi mantenere il potere sulle persone finché dai loro qualcosa, deruba un uomo di ogni cosa e quell’uomo non sarà più in tuo potere”
Sonmi~451 (Doona Bae)
“Mio caro Sixsmith, ho un disperato bisogno del tuo aiuto: dopo la mia ultima lettera sono certo che ti stai precipitando a fare i bagagli, ma non devi, davvero. A meno che, certo, non desideri assistere alla rinascita di Robert Frobisher! L’unico problema è che mi sono accidentalmente imbattuto in un diario scritto nel 1849 da un avvocato morente in viaggio da un’isola del Pacifico a San Francisco. Con mia grande irritazione, le pagine cessano a metà di una frase: manca metà libro. Per me è assolutamente devastante! Saresti così ammirevole, quando ti ritrovi a rovistare da Otto’s Book, da fare una ricerca? Un libro letto a metà è, dopotutto, una storia d’amore incompiuta”.
Robert Frobisher (Ben Wishaw)
“Passiamo e ripassiamo sulle nostre vecchie orme come pattinatori artistici e proprio mentre leggevo un nuovo manoscritto un fortissimo déjà vu mi è penetrato nelle ossa! Ero già stato qui, un’altra vita fa”.
Timothy Cavendish (Jim Broadbent)
“Adam! Stammi a sentire per il bene di mio nipote, se non per il tuo… C’è un ordine naturale a questo mondo e coloro che tentano di capovolgerlo non finiscono bene! Questo movimento non sopravviverà, se tu ti unisci a loro, tu e l’intera tua famiglia verrete schivati, al meglio esisterete come paria, oggetto di sputi e bastonate! Al peggio, sarete linciati o crocifissi! …E per cosa? Per cosa? Qualunque azione compiate non ammonterà mai a qualcosa di più di una singola goccia in un oceano sconfinato!”.
Haskell Moore (Hugo Weaving)