Due settimane per innamorarsi: colonna sonora del film con Hugh Grant
Un ritmo blues caratterizza il film Due settimane per innamorarsi, con Hugh Grant e Sandra Bullock, scandito da grandi successi del passato.
Nei primi anni 2000 le commedie romantiche americane andavano di moda, il cinema ne era sempre pieno zeppo. Quelle pellicole – dove lui era bellissimo e lei inizialmente distaccata, tanto da far ingelosire il pubblico – sono rimaste nel cuore di molti, così da essere in voga ancora oggi, dopo anni dalla loro uscita. Uno di questi film è Due settimane per innamorarsi, con la bellissima e simpaticissima Sandra Bullock e l’affascinante Hugh Grant, capace di far innamorare qualsiasi donna in qualsiasi ruolo.
Due settimane per innamorarsi – il cui titolo originale è Two Weeks Notice – è un film del 2002, diretto da Marc Lawrence. La storia è ambientata a New York e il protagonista è George Wade, un imprenditore affascinante che ha bisogno di un nuovo avvocato per la sua azienda. Di solito, l’uomo assume avvocatesse belle ma di scarso talento, che lui seduce e cambia non appena queste compiono qualche guaio. Ora è però il momento di assumere un avvocato competente e chi meglio di Lucy Kelson? Lucy diventa più di un semplice avvocato, fa da balia al suo assistito, che la consulta in tutto, facendole perdere il senno e spingendola al licenziamento. George le chiede quindi di rimanere con lui solo due settimane, prima di trovare un sostituto. Proprio questo periodo fa capire a George di essere cambiato e che senza Lucy si sente perso. Due settimane per innamorarsi e una vita per stare insieme.
Come ogni commedia romantica che si rispetti, anche questa è scandita da alcune canzoni a tema, che riescono a creare quella giusta atmosfera, capace di far sognare il pubblico. Tra le canzoni più importanti, che fanno parte della colonna sonora troviamo – oltre a quelle scritte da John Powell – Baby (You’ve Got What It Takes), Big Yellow Taxi e tante altre.
Due settimane per innamorarsi – la colonna sonora del film con Sandra Bullock
Baby (You’ve Got What It Takes) – Dinah Washington and Brook Benton
Baby (You’ve Got What It Takes) è una canzone degli anni ’50 scritta da Clyde Otis, Murray Stein e Brook Benton. Il titolo originario era You’ve got what it taker e registrato per la prima volta dalla sorella di Benton, Dorothy Pay nel 1958, nel lato B del singolo Strollin with my baby. Il singolo ha poi avuto maggiore successo quando è stato cantanto in collaborazione da Dinah Washington e Brook Benton. Il singolo era composto con un’orchestra arrangiata e diretta da Belford Hendricks.
Big Yellow Taxi – Counting Crows
Questa canzone inserita all’interno della colonna sonora di Two weeks notice è in realtà una cover della canzone del 1970, cantata da Joni Mitchell. L’idea del testo venne a Mitchell durante un viaggio alle Hawaii. Guardando fuori dalla finestra della sua stanza d’albergo, la cantante vide l’Oceano Pacifico, contrapposto al parcheggio dell’hotel. L’artista raccontò questa esperienza durante un’intervista nei primi anni ’70. La canzone è una delle prime ad avere conenuti ambientalisti, con riferimenti politici nella parte finale. In occasione del film, i Counting Crows registrarono il singolo con Vanessa Carlton. Il singolo ebbe molto successo, posizionandosi al terzo posto della classifica inglese.
Magic Moments – Perry Como
Magic Moments è un popolare brano musicale, la cui musica è stata composta da Burt Bacharach e il testo da Hal David. Pubblicata nel 1957, la versione più famosa è quella di Perry Como. Anche questa canzone ha avuto, nel corso del tempo, diverse cover, tra cui quella di Amanda Lear nel 1985, Erasure nel 1997 e di Ugo Tognazzi.
Respect – Aretha Franklin
Respect è un brano inciso nel 1965 da Otis Redding e portato al successo da Aretha Franklin nel 1967. Il testo originale fu scritto dal punto di vista di un uomo che chiede alla propria donna di essere rispettato; nella versione di Aretha, invece i generi vengono scambiati. In un’epoca in cui i movimenti femministi e l’abolizione delle differenze di generi erano in continuo fermento, la versione della Franklin diventa un inno di questi movimenti, in cui la richiesta di rispetto si estende a tutta la società statunitense.
Come Fly With Me – Michael Buble
Questa versione di Michael Bublé di Come fly with me è in realtà una cover del famosissimo pezzo di Frank Sinatra, composto nel 1957 da Jimmy Van Heusen (musica) e Sammy Cahn (testo). La canzone venne scritta appositamente per Sinatra e fu la canzone che diede il titolo al suo album, uscito nel 1958. La canzone segna il tono di tutto il disco, descrivendo alcune avventure in luoghi come Bombay, Perù e Acapulco. Il pezzo divenne un grande successo, tanto da essere una delle canzoni più coverizzata al mondo.