Dunkirk: Hans Zimmer e la colonna sonora del film di Christopher Nolan
In Dunkirk, nuovo film di Christopher Nolan, Hans Zimmer compone una colonna sonora martellante e innovativa, figlia di un esperimento sonoro unico
Il regista Christopher Nolan per la colonna sonora di Dunkirk punta ancora una volta sul fedele compositore tedesco Hans Zimmer (tra gli altri, Il gladiatore, Il Re Leone, Thelma e Louise, L’ultimo Samurai, L’uomo della pioggia, La Sottile Linea Rossa, Una vita al massimo) con cui ha collaborato anche per la trilogia de Il Cavaliere Oscuro, Inception e il recente Interstellar.
Una scelta immancabile per un film che è regia pura, che si avvale di una sceneggiatura breve per gli standard del regista, basata su una composizione matematica e di cui la colonna sonora ne rappresenta a pieno la struttura: un filo conduttore che supplisce alla mancanza di parola, un climax concentrico che avvolge i protagonisti e lo spazio appassionando lo spettatore visivamente ed emotivamente dall’inizio alla fine.
Dunkirk: la colonna sonora e l’illusione uditiva della scala di Shepard
Partendo dal concetto dell’illusione uditiva della scala di Shepard (che Nolan aveva già usato per la colonna sonora del meraviglioso The Prestige), che si ottiene suonando una scala precisa su ottave diverse variandone anche l’intensità, così da ricavare quello che viene definito un “canone eternamente ascendente” (l’effetto di una scala che cresce senza fine), il regista scrive la sceneggiatura e pensa la colonna sonora.
Hans Zimmer rispetta quindi la divisione trittica della trama: così come il regista offre la prospettiva dello stesso evento da tre luoghi differenti (il molo, il mare e il cielo), così il compositore crea una colonna sonora che dedica un particolare brano a ognuna di queste prospettive. Il risultato è assoluto: le musiche svolgono qui un ruolo fondamentale, caratterizzando la situazione di volta in volta presentata, scuotendo l’animo dello spettatore che ancora una volta si trova a vivere i temi da sempre cari al regista ma qui raccontati dall’alto di una maturità artistica degna dei grandi cineasti (uno fra tutti, l’inimitabile Alfred Hitchcock e il suo capolavoro Vertigo).
Dunkirk e il molo: la prima prospettiva e il concetto di tempo per Christopher Nolan:
Il regista ha chiesto a Zimmer di partire da un suono comune: il ticchettio di un orologio. È così che nasce il primo brano musicale di Dunkirk, intitolato The Mole (il molo). La spiaggia è infatti il luogo da cui tutto parte: 400.000 soldati in attesa di essere riportati a casa. Il ticchettio di un orologio scandisce anche la prima prospettiva temporale dell’opera di Nolan: una settimana è il tempo che i ragazzi attendono per riuscire a lasciare Dunkirk e toccare la terra natia.
Lo spettatore si ritrova senza accorgersene a vivere diversi piani spaziotemporali, la regia e la musica lo catapultano in un vertigo continuo ma perfettamente chiaro, in quel “cubo di Rubik” tanto caro a Nolan che, dai tempi di Memento, sfida lo spettatore a risolvere l’enigma che sta dietro alla storia, quasi come se questa fosse un mero espediente per rispondere ai grandi quesiti del suo animo. Il tempo è l’unità di misura dell’esistenza e, per quanto proviamo, controllarlo è impossibile: ma Nolan con i suoi film riesce a catturarlo e a regalarlo allo spettatore, anche se per la durata di un film. Un dono visivo, emotivo, musicale. The Mole è il titolo del pezzo creato da Zimmer per l’inizio di Dunkirk.
Dunkirk e il mare: la seconda prospettiva e il concetto di giustizia per Christopher Nolan
Dopo la spiaggia, l’ostacolo da attraversare per tornare a casa (salvare “i propri ragazzi”, le persone che amiamo, è anche l’obiettivo del protagonista di Interstellar che oltrepasserà spazi sconosciuti smentendo così l’ineluttabilità della Legge di Murphy) è il mare: una terra di nessuno, in cui il pericolo è sempre una possibilità. Nolan mostra così la prospettiva temporale di un giorno: è questo il tempo che impiegano i volontari civili con le proprie piccole imbarcazioni a recuperare i giovani soldati in trepidante attesa sulla baia.
Il pericolo è rappresentato dall’olio: la nave sui cui viaggiano alcuni soldati viene colpita e comincia a perdere olio che prenderà fuoco di lì a breve. L’acqua e il fuoco, il quarto elemento, inaspettato e dirompente. Dirompente come il desiderio del Signor Dawson (Mark Rylance) di soccorrere quei ragazzi lasciati soli e di riportarli a casa. Durante l’impresa, insieme al figlio e a un giovane amico, i tre soccorreranno un soldato sopravvissuto a un attacco di un U-Boot e rimasto traumatizzato. Nonostante la sua richiesta di tornare indietro, Dawson proseguirà per Dunkirk; nonostante il rischio di perdere la vita sia altissimo, la scelta giusta è quella di proseguire: al calore del fuoco si contrappone la potenza del mare. Per questa prospettiva Zimmer ha creato il brano intitolato The Oil.
Dunkirk – leggi qui la recensione
Dunkirk e il cielo: la terza prospettiva e il concetto di eroe per Christopher Nolan
L’ultima prospettiva spaziotemporale è rappresentata dal cielo e dall’ora di tempo in cui tre piloti britannici, a bordo dei loro Spitfire, combatteranno per abbattere gli aerei tedeschi intenti a colpire i soldati che attendono sulla spiaggia. Rimasti soli, Collins (Jack Lowden) e Farrier (Tom Hardy) collaborano per l’intento comune, fino a quando Collins è costretto all’ammaraggio. È quindi Ferrier che, a corto di carburante, dovrà concludere l’operazione.
Nolan ha espletato il proprio concetto di eroe con la trilogia dedicata ad uno dei personaggi di fumetti più amati: Batman. L’idea di fondo è quella di un uomo che agisce per il bene della comunità: aldilà di un proprio riconoscimento personale, sa di cosa ha veramente bisogno Gotham. È così che nel secondo capitolo della saga, Il cavaliere oscuro, Batman alla fine si eclissa dalla scena, dando alla città non il vero eroe ma “la maschera” (doppia faccia, Harvey Dent) che gli serve. Così Ferrier assolve al proprio dovere, atterrando infine sulla spiaggia e dando alle fiamme il proprio aereo, conscio della sorte che lo attende. A questo personaggio è dedicata la bellissima e intensa Supermarine.
Dunkirk: l’elenco delle tracce della colonna sonora di Hans Zimmer
- The Mole
- We Need Our Army Back
- Shivering Soldier
- Supermarine
- The Tide
- Regimental Brothers
- Impulse
- Home
- The Oil
- Variation 15 (Dunkirk)
- End Titles (Dunkirk)