Hellboy (2019) – una colonna sonora deliziosamente infernale
Rock, rap, heavy metal e musica latina: la soundtrack di Hellboy è un connubio deliziosamente infernale di brani che vi faranno ballare anche sulla poltrona del cinema.
Nonostante il flop dichiarato, sul nuovo Hellboy di Neil Marshall tutti hanno potuto concordare su una cosa: la carica incessante e energica della colonna sonora. A sostegno di scene irrefrenabili, che tra l’action e i fiumi di sangue scombussolavano la visione dello spettatore, la versione con protagonista David Harbour permette alla musica di rimediare a molte pecche della pellicola, o almeno di velare quei clamorosi errori di CGI e sceneggiatura che hanno segnato il destino del reboot del demone rosso. Con la colonna sonora originale affidata a Benjamin Wallfisch, sono le hit sfrontate del film a mettere la giusta dose di potenza per la ricerca dei mostri e per scatenare, fin da subito, l’Apocalisse.
Leggi anche Hellboy: un film necessario? Forze e debolezze del reboot
Una soundtrack puramente basata sulla spinta rock, ma che si adatta ai luoghi in cui le scene prendono vita. È così che ritroviamo i Los Lobos con Cumbia Raza, gruppo chicano statunitense attivo dal 1973, la cui appartenenza messicana ha da sempre influenzato la loro vena principalmente rock. E non è l’unica influenza latina ad essere contenuta nel blockbuster. Anche Rosalía, cantante spagnola che sta allargando sempre più il proprio pubblico e scelta anche da Pedro Almódovar per il suo ultimo Dolor y gloria, è presenta nella colonna sonora di Hellboy con Malamente, il brano che ha contribuito alla notorietà dell’interprete musicale.
Il diavolo è nella colonna sonora di Hellboy
E se si parla di diavoli, The Devil You Know è la canzone giusta per il film. Distanti da un rock più brutale e deciso, il brano degli X Ambassadors persegue la vena indie che pervade la band, che torna con una loro canzone al cinema dopo Sucker for Pain di Suicide Squad, realizzata in collaborazione con gli Imagine Dragons, Lil Wayne e Wiz Khalifa, e Home dal Bright, insieme a Machine Gun Kelly e Bebe Rexha.
Dal gruppo dei Muse arriva invece nella soundtrack di Hellboy Psycho, pezzo del settimo album Drones e con i riff taglienti quanto la spada di Excalibur del film. Ma non lasciatevi ingannare dal titolo: potrebbe sembrare un omaggio al classico dell’horror del 1960 firmato Alfred Hitchcock, ma in verità il brano contiene dei chiari riferimenti alla follia militare del sergente maggiore Hartman di Full Metal Jacket, interpretato da Ronald Lee Ermey nella distruttiva opera sulla guerra del Vietnam di Stanley Kubrick. Altra band, altra provenienza britannica: i Royal Blood sono nel film con Figure It Out, brano uscito nel 2014.
Apocalisse tra passato e presente nella soundtrack del film di Neil Marshall, Hellboy (2019)
Arriva anche l’hard rock in Hellboy ed è grazie ai Black Pistol Fire, che hanno fatto il loro debutto nel 2009 e hanno al momento tre album all’attivo, nonché presenti nel film di Marshall con il pezzo Suffocation Blues. Ma è con Rock You Like A Hurricane dei Unprotected Innocence che viene voglia di cavalcare un drago al fianco di Red per poter governare sul regno degli inferi, che con questo brano passa direttamente sulla nostra Terra.
Dal passato arriva, invece, il brano Anyone Who Had A Heart, dolce, dedicato, melodico, interpretato da Cilla Black, ma di cui viene spesso ricordata anche la versione della voce Dionne Warwick. E, per rivivere ancora i bei tempi, con Hellboy è possibile tornare anche al 1975, quando uscì il brano Welcome To My Nightmare di Alice Cooper, titolo che diede il nome anche all’ottavo disco del cantate, tra le personalità più discusse della storia del rock.
Dal rock alla femminilità rap, perché anche Hellboy può fare ballare
Torna il nome del diavolo con Beat The Devil’S Tattoo della band rock alternative dei Black Rebel Motorcycle Club, uscito nel 2010 e che diede il titolo anche al loro album, che oltre alla suddetta canzone dedicava spazio anche a brani dalla struttura post-punk, garage rock e noise rock. Un gruppo di cui si è tornato molto a parlare negli ultimi tempi è quello dei Mötley Crüe, forti della risonanza che il film targato Netflix dedicato alla band ha avuto sulla piattaforma streaming e che, in questo 2019, oltre ad avere una pellicola a loro dedicata, trovano un loro brano inserito anche nella playlist di Hellboy. Si tratta di Kickstart My Heart, canzone heavy metal uscita nel 1989.
Il rap di Hellboy è tutto al femminile. Ecco comparire nel film 16 shots, canzone della rapper e cantante Stefflon Don, nata in Inghilterra e con origini giamaicane. Di genere hip hop/rap, quello di Stefflon Don è un pezzo da dover ballare, anche seduti sulla poltrona di un cinema. E, per finire, al suo opposto troviamo la voce ben più classica, seppur alquanto caratteristica, di Stephane Huguenin, pronta a scaldarci il cuore, dopo tutto quel sangue, con la sua It Was Over Before It Even Began.