Il Burbero: la colonna sonora del film con Adriano Celentano
Scopriamo i dettagli della colonna sonora de Il Burbero, il film che segna l'ultima collaborazione del "molleggiato" con la coppia di registi Castellano e Pipolo.
Ci sono alcuni film che non tramontano mai, che nonostante il passare degli anni restano lì, imperterriti, pronti per essere rispolverati, visti, studiati. Uno tra i tanti è Il Burbero, la pellicola con un giovane Alessandro Celentano e una bellissima Debra Feuer.
Il Burbero è un film del 1986, che racconta la storia della newyorkese Mary Cimino che – in seguito a una telefonata del marito che la mette al corrente di un affare che li ha resi ricchi – si ritrova in viaggio per l’Italia. Sull’aereo incontra Tito Torrisi, un avvocato dai modi scortesi interpretato da Adriano Celentano. Arrivata a Firenze, la Cimino si ritroverà spaesata e purtroppo uno scambio di bagagli la porterà a fare un nuovo spiacevole incontro con l’avvocato Torrisi. I due passeranno – loro malgrado – del tempo insieme. Ma l’amore si sa, ci mette il suo zampino sempre nei momenti meno opportuni.
Il Burbero è un film particolare perché segna l’ultima collaborazione dell’attore e cantante con la coppia di registi Castellano e Pipolo. Insieme, i tre hanno lavorato anche a progetti come: Zio Adolfo in arte Führer, Mani di velluto, Innamorato pazzo, Asso, Segni particolari: bellissimo e tantissimi altri.
Il Burbero: una colonna sonora firmata da Mariano Detto
A firmare la colonna sonora di questo film è Mariano Detto, un compositore amico storico di Adriano Celentano, con il quale ha collaborato per anni, fin dai tempi del servizio militare. Detto e Celentano (già famoso come cantante), infatti si sono conosciuti durante il servizio di leva. Detto riceve la proposta di entrare nella band del “molleggiato”, I Ribelli, come pianista e arrangiatore. Il suo ruolo lo mantiene anche quando Adriano gli propone di entrare a far parte del suo progetto Clan Celentano, un’etichetta che lancerà artisti come Ricky Gianco e Don Backy.
Il suo primo approccio alle colonne sonore avviene nel 1963, quando compone le musiche per il film Uno strano tipo, sotto la regia di Lucio Fulci e con lo stesso Adriano Celentano come protagonista. Da allora non si ferma più neanche con la composizione delle colonne sonore, fino al 1990, in cui il suo ultimo contribuo fu dato al film C’era un castello con quaranta cani.
La colonna sonora de Il Burbero, invece, mostra attraverso le note il contrasto tra i due protagonisti della pellicola. La dolcezza di Mary che malauguratamente inciampa lungo il suo cammino nella scontrosità dell’avvocato Tito. Proprio nelle note si assaporano queste due personalità che si scontrano, quasi come se volessero azzannarsi. Due mondi contrapposti che sembra che insieme non possano mai coesistere. Come tutte le cose più belle però, così come nella musica, i contrasti divertono ancora di più, rendono tutto molto più piacevole. Un ritmo dona all’altro ciò che a quest’ultimo manca e insieme creano una melodia avvincente, che conquista, rendendo i momenti dei due protagonisti molto più interessanti e intriganti.
Una melodia così bella di ispirazione per molti altri musicisti, anche per le colonne di film di anni successivi. Tra le “imitazioni” più note ricordiamo quelle del compositore Claudio Guidetti per il film di Leonardo Pieraccioni del 1996 Il ciclone. Una somiglianza particolare in alcune parti della colonna sonora, tanto che molti hanno chiesto al maestro Detto come mai non avesse accusato il suo collega di plagio. La risposta di Detto fu:
Sono cose che accadono facendo il nostro lavoro. Chi compone musica per film ha due tiranni: il regista, che esige l’atmosfera musicale che piace a lui, e che nove volte su dieci ha sentito in un altro film, ed il tempo, sempre insufficiente per garantire un’opera dell’ingegno ineccepibile.