Jurassic Park: breve analisi della colonna sonora
Jurassic Park resta ancora oggi, a oltre vent’anni dalla sua uscita, uno dei film più amati dal pubblico di tutte le età, che non sfigura davanti ai colossal fantascientifici odierni – anzi, i suoi effetti speciali danno un tangibile senso di realtà. La maestria con cui è stato realizzato gli ha valso ottimi riconoscimenti soprattutto per il sonoro, che si incastra alla perfezione con la colonna sonora, senza mai farsi sovrastare.
La partitura è stata realizzata da John Williams, a tutt’oggi uno dei più prolifici e amati compositori di musica per film, e grande collaboratore di Steven Spielberg. Per l’atteso Jurassic World, il sequel che arriverà nelle sale questo giugno, è stato invece scelto il compositore Michael Giacchino, che non è nuovo al mondo dei dinosauri: aveva infatti già realizzato, nel 1997, la colonna sonora del videogioco The Lost World: Jurassic Park. Molto riconoscente verso il maestro, Giacchino viene da molti considerato il suo “erede musicale”.
John Williams è un ottimo conoscitore della tecnica leitmotivica e dell’uso che si deve fare dei temi e delle loro variazioni; il riciclo di alcune idee musicali porta, difatti, a più concezioni possibili durante le scene. La colonna sonora di Jurassic Park presenta più facce, dispiegate attraverso un’orchestrazione pesante e lussureggiante, tipica dei film di fantascienza neohollywoodiani: abbiamo due temi principali, uno più vittorioso e dinamico, l’altro più maestoso e delicato, intervallati da scene di azione descritte principalmente dai violini in tremolo e da percussioni sudafricane, nonché dai legni, nel registro più basso, durante le scene di paura – musiche, quindi, che da un profondo lirismo riescono a trasfigurarsi in motivi feroci e aggressivi, rombanti e imprevedibili.
In “Journey To The Island” appare uno dei temi principali, che sentiamo la prima volta proprio quando i personaggi sorvolano l’isola in elicottero e vi atterrano. È una fanfara trionfante, quasi pronta a dimostrare la vittoria della scienza sulla natura:
Questo tema tornerà più volte, in particolare all’apertura dei cancelli del parco; quando Lex ripristina i sistemi di sicurezza al PC e nel momento in cui arriva il T-Rex e attacca i raptor.
Ancora più maestoso è il vero main theme, che si sviluppa come un inno alla vista dei brachiosauri nel parco, una sorta di pastorale colmo di riverenza per le creature – in tutte le sue occorrenze, si spinge a rappresentare l’utopia di John Hammond:
Il senso di calma che emana deriva soprattutto dall’alternanza del I e IV grado della scala (cadenza plagale) che dà un andamento solenne, mentre si susseguono intervalli di seconde e di terze, per ottenere un effetto di impercettibili movimenti e quindi un ciclo perenne:
La colonna sonora, con questo tema, si mantiene su toni delicati, partendo sempre dal registro medio, con reverenza, per poi raggiungere anche quello più acuto. Nella scena finale, il pianoforte dà un tocco intimistico mentre Hammond tiene tra le mani l’ambra, allontanandosi dall’isola – la vita vince sempre, e pone fine all’utopia.