Le ragazze del Coyote Ugly: le canzoni del film di David McNally
La colonna sonora de Le ragazze del Coyote Ugly è stato un enorme successo commerciale, capitanato da Can't Fight the Moonlight di LeAnn Rimes.
Violet scrive canzoni. Le canta, anche, ma soprattutto le scrive. E non è mai del tutto chiaro ne Le ragazze del Coyote Ugly se la protagonista fatichi a interpretarle davanti a un pubblico per i suoi difficili trascorsi o perché davvero Violet vorrebbe fare, come del resto per la maggior parte si presenta, l’autrice, lodevolissima e spesso bistrattata ambizione e professione, e non la cantautrice.
Interpretata da Piper Perabo, la giovane musicista, che compone accompagnandosi con la tastiera o con la chitarra, lascia lo Stato che ha dato i natali a Bruce Springsteen, il New Jersey, per inseguire, demo alla mano, il suo sogno a New York, dove proporrà ai locali e ai discografici la sua musica. Musica che costituisce la colonna portante del commento sonoro del film del 2000 di David McNally e che, per quanto concerne i quattro brani originali presenti nella pellicola, porta la firma di Diane Warren. Per quanto riguarda invece l’interpretazione, non è la Perabo a cantare ma la cantautrice country texana LeAnn Rimes, che compare anche nella pellicola con un cameo, che si aggiunge a quello dei The Calling, noti soprattutto per la loro Wherever You Will Go.
Anche a chi non ha mai visto Le ragazze del Coyote Ugly è probabilmente capitato di ascoltare la hit che ne è uscita, Can’t Fight the Moonlight – singolo pluripremiato estratto dalla colonna sonora del film insieme a But I Do Love You e The Right Kind of Wrong – ballata pop che ha poi avuto una tale quantità di remix da fare invidia alle incisioni più campionate di sempre. Nel video ufficiale del brano la cantautrice statunitense, che si è fatta conoscere giovanissima grazie alla sua interpretazione di Blue di Bill Mack, canta e balla sul balcone del Coyote Ugly, l’eccentrico locale dove Violet si guadagna da vivere, prendendo il posto occupato nel film da Piper Perabo.
Le ragazze del Coyote Ugly: la canzone di Violet Can’t Fight the Moonlight, scritta da Diane Warren e interpretata da LeAnn Rimes, è subito diventata una hit
Là, nel sempre affollatissimo spazio del Coyote Ugly, si consuma il contrasto tra le melodiose e delicate composizioni di Violet, per i clienti del locale e per le colleghe Jersey, e i pezzi trasmessi nel locale e tenuti in vita sul bancone del bar dalle ragazze, scatenatissime tra coreografie, lap dance, fiumi di alcohol e tentativi di tenere a bada gli avventori del Coyote Ugly. La bella voce di Violet finisce dunque per prestarsi tanto alle sue composizioni quanto, ad esempio, a una hit come One Way or Another dei Blondie, che la ragazza intona cercando di riportare la calma nel locale in una serata particolarmente frizzante.
Le ragazze del Coyote Ugly: nel film le melodiose composizioni della protagonista si alternano all’energia dei brani proposti sul bancone del locale
Non tutte le canzoni, a esclusioni chiaramente di quelle originali, sono state però incluse nella prima pubblicazione, sganciata dal film, della soundtrack de Le ragazze del Coyote Ugly, uscita lo stesso anno della diffusione del film. Se dunque nel disco ci sono ad esempio, oltre ai brani di LeAnne Rimes, All She Wants to Do Is Dance del batterista e cantante degli Eagles Don Henley, Need You Tonight degli australiani INXS o l’americanissima The Devil Went Down to Georgia della band country di Charlie Daniels, nella seconda versione della colonna sonora del film, uscita tre anni dopo, pubblicata sulla scia dell’enorme successo della pellicola e della sua musica, compaiono anche diversi altri brani. Tra questi, due remix delle canzoni di Violet – ovvero di Rimes e Warren – Can’t Fight the Moonlight e But I Do Love You. A quanto pare, però, nemmeno due pubblicazioni sono bastate per contenere tutti i brani presenti ne Le ragazze del Coyote Ugly e diverse delle canzoni del film, come I Will Survive di Gloria Gaynor o Fly Away di Lenny Kravitz, sono rimaste escluse dalle due colonne sonore. Ma tant’è, per riascoltarle basta accedere agli originali o, meglio ancora, tornare sul bancone del Coyote Ugly.