L’ora più buia – La colonna sonora del film composta da Dario Marianelli
La colonna sonora del film L'ora più buia è stata composta da un talento tutto italiano: Dario Marianelli è il musicista che, attraverso le sue melodie, ha cercato di riportare la figura di Winston Churchill e i momenti precedenti alla sua difficile scelta
L’ora più buia (qui la recensione) è il nuovo film del regista Joe Wright sulla scelta che vide diventare Primo Ministro il politico Winston Churchill, colui che condusse fuori dalla guerra la sua amata Inghilterra. Un film incredibile sorretto interamente dall’enorme interpretazione del protagonista Gary Oldman, gli attimi sospesi in cui le sorti di un paese erano nelle mani di un solo uomo.
Un’opera ammirevole che, oltre all’eccellente prova dell’attore e dei suoi comprimari, si compone di elementi realizzati con estremo mestiere. La regia elegante, ma ben costruita e solida di Joe Wright unisce nelle sue inquadrature una scenografia accurata, un lavoro sul trucco lungo e impeccabile, una cura dei costumi minuziosa e attenta. Tutto in una messinscena lodevole e di ragguardevole fattura.
Dario Marianelli e Joe Wright – Una lunga collaborazione che si ripete anche con la colonna sonora de L’ora più buia
A legare insieme le varie e ottime parti che formano L’ora più buia, risalta con vigore la colonna sonora del film, un orgoglio italiano di cui andare fieri. Perché ad occuparsi delle musiche della pellicola è stato il compositore nostrano Dario Marianelli, musicista che di Londra ha fatto la sua seconda casa e che già nel 2008 il cineasta Joe Wright portò alla vittoria del suo primo Oscar per le melodie del film Espiazione. È infatti stabile e duratura la collaborazione tra i due artisti, un incontro di talenti che hanno saputo ritrovarsi l’uno nella poetica dell’altro e riescono dunque a creare assieme una sinergia reale, mossa dal rispetto per il reciproco operato e unito dal perseguire una medesima direzione da cui attingere per il sentimento.
“Joe è davvero l’unico regista che mi chiede di iniziare a scrivere la musica prima di girare. Incoraggia la musica a livello pre-visivo.” afferma Marianelli, confermando la fiducia del regista nel lavoro del suo compositore. E alla loro quinta pellicola insieme – la prima portò addirittura alla nomination agli Oscar Dario Marinelli per il meraviglioso Orgoglio e Pregiudizio – il musicista italiano non delude le aspettative, orientando con fermezza la linea da intraprendere per riportare attraverso le melodie il personaggio privato e pubblico di Winston Churchill, attenendosi alle indicazioni del suo regista e lasciando che il proprio costrutto musicale si ponesse come rafforzativo delle azioni e del carattere del protagonista.
“Joe fin dal principio sapeva già che gran parte della musica aveva bisogno di ritmo e slancio, perché voleva che emergesse l’irrequietezza della mente di Churchill. Lui fu in grado di pensare velocemente e pensò molto in quelle prime settimane di guerra.” . Ed è quindi attorno al personaggio che la colonna sonora va magnificamente prendendo suono. Un alterego invisibile del protagonista, ma chiaramente percettibile. La risposta udibile alla prestanza fisica di Winston Churchill, soprattutto della sua determinatezza.
L’ora più buia – La musica che segue le scene e le scene che seguono la musica
Una colonna sonora che leviga la ruvidezza delle decisioni di guerra con la ricerca di infondere comunque nelle note una potente emozione, quella che appartiene al politico Winston Churchill, ma ancor di più all’uomo nella sua sfera personale. Ed avviene come se, per costruirsi, la musica seguisse le scene del film e a loro volta le scene del film seguissero la musica, un rimando al visivo che si rifà al sonoro e viceversa, melodie che sostengono come quei discorsi trascinanti del diplomatico inglese.
Una soundtrack realizzata, al pari dell’intero L’ora più buia, con una concentrazione alla storia che viene poi trasmessa nel momento in cui si espande libera nella casa di Churchill, nella stanza della guerra, per le strade di una Londra in subbuglio e, con una potenza che immobilizza, nel tribunale in cui gli inglesi hanno deciso di non arrendersi. Una colonna sonora che, come ogni altro elemento del film, ruota attorno alla figura di Winston Churchill, ma che più di altri fattori ha la possibilità di diramarsi per andare a erigere le varie parti del racconto cinematografico.