Lost soundtrack #5: motivi e temi dell’isola

Ma io l’ho guardata negli occhi, quest’isola, e quello che ho visto… è bellissimo.

John Locke è sicuramente uno dei personaggi più interessanti ed amati di Lost, il primo che ha capito subito l’unicità dell’isola. L’intenzione degli sceneggiatori è stata da subito quella di rendere l’isola un personaggio, un’entità, che agisse secondo proprie logiche e regole. È stato solo con il passare delle stagioni che sono stati aggiunti dei piccoli tasselli per avere un quadro più completo, ma sempre complicato da ricostruire, data la grande quantità di misteri che non ha mai smesso di girare intorno all’isola: proprio per questo motivo, la musica che la caratterizza ha avuto già dall’inizio un’impronta misteriosa ed enigmatica, che ha portato avanti fino alla fine. Nonostante i campi semantici a cui si riferisce la musica di questi temi siano raggruppabili sotto questi aspetti, è sempre interessante scoprire ed analizzare le sfumature più diverse ed inconsuete che le scene possono dare alla colonna sonora – o viceversa.

“The Eyeland”

Tra i primi suoni che incontriamo nel pilot c’è un ostinato di quattro note, seguite da una quinta nota a un intervallo di quarta, solitamente eseguito dall’arpa o dalle percussioni. È una figura fluttuante e sinuosa, ma comunque sinistra, chiamata da Giacchino “lo spirito dell’isola”. Il motivo è diventato facilmente riconoscibile anche perché si ripete durante i titoli di coda al termine di ogni episodio ed è generalmente usato come sottofondo dei menu dei dischi della serie.

Il titolo della traccia in cui appare per la prima volta è un gioco di parole e suoni e richiama la scena con cui si apre il programma, dove, in primo piano, c’è l’occhio di Jack che si spalanca. Dal momento in cui Jack corre nel campo di bambù per raggiungere la spiaggia, teatro del disastro aereo, il motivo, che risuona diverse volte, acquisisce quel senso di suspense, mistero, enigma e indeterminatezza che avrà nel corso di tutta la serie. Altre scene in cui questo motivo viene di gran lunga enfatizzato sono quelle in cui Jack e Locke aprono la botola, nel finale della prima stagione e all’inizio della seconda; Naomi, dopo essersi paracadutata sull’isola, dice che è stato trovato l’aereo dell’incidente, e non ci sono sopravvissuti (3×18); viene rivelato Locke nella bara già vista nel finale della terza stagione (4×14); il falso Locke/MIB svela che vuole andare da Jacob per ucciderlo (5×15). In altri casi, il motivo acquista anche un significato legato a paura, choc, pericolo imminente. “The Eyeland” è stato usato, inoltre, come sigla per alcuni filmati di orientamento del progetto Dharma che vengono visti dai protagonisti durante la serie. Questi filmati, secondo la cronologia delle vicende di Lost, sono stati realizzati durante gli anni ’70 e presentano infatti uno spiccato senso di mistero, incrementato da una musica fantascientifica, tipica dei vecchi documentari di questo genere.

“Hollywood And Vines”

È sicuramente la “marcia avventurosa” di Lost, che accompagna le scene di escursioni e camminate su terreni accidentati, spesso da scalare – da qui il titolo della traccia, che ricorda la collina di Hollywood, nonché il famoso incrocio tra Hollywood Boulevard e Vine Street a Los Angeles. Eseguita dagli archi, consiste in un motivo molto ritmato e staccato tenuto dai contrabbassi e dai violoncelli:

lost hollywood Dopo quattro battute, ad esso si sovrappone un contrappunto delle viole:

lost hollywoodInfine, dopo altre quattro battute, si aggiunge anche una contromelodia più distesa eseguita dai violini, che si fa sempre più acuta ad ogni ripetizione:

lost hollywood

Incalzante e caratterizzato da una forte componente emotiva di determinazione, questo tema riesce però a spaziare, nel corso della serie, anche nel campo di sensazioni più drammatiche e angoscianti, quando la marcia dei personaggi è indubbiamente indirizzata verso il pericolo: ad esempio, quando il falso Locke/MIB guida il gruppo degli Altri verso Jacob, che ha intenzione di uccidere, o quando lo stesso si incontra con gli ultimi candidati, pronti a sfidarlo (rispettivamente, nei finali della quinta e della sesta stagione).

“Mapquest”

Introdotto nel corso della seconda stagione, “Mapquest” si inserisce tra i motivi di viaggio ed esplorazione più usati da Giacchino. Il titolo della traccia fa riferimento all’esplorazione intrapresa da Sayid, Charlie e Ana Lucia alla ricerca della mongolfiera descritta da Ben – il leader degli Altri, fatto prigioniero dai sopravvissuti, che fino a quel momento conosciamo come Henry Gale – seguendo una mappa che questo ha disegnato. La pericolosità e l’indeterminatezza di questa ricerca ha assegnato così a questo motivo, fin dall’inizio, un significato semantico legato alla suspense e al mistero.

“Mapquest” è eseguito dall’arpa, in modo quieto e lento e ripetuto più volte, per sottolineare la tensione. Va evidenziato, tra Do e Solb, l’intervallo di tritono (quarta eccedente), formato da tre toni interi, detto anche, fin dai tempi del Medioevo, diabolus in musica, per la sonorità sinistra che racchiude.

lost mapquest“Juliette Is Lost”

Presente già dal primo episodio, questo motivo legato ai momenti di esplorazione e spostamenti acquista una traccia in cui viene pienamente esposto solo nella colonna sonora della terza stagione di Lost, nell’episodio “Una di noi”, in cui Juliet arriva per la prima volta sull’isola e il suo senso di smarrimento, ma anche di attrazione, diventa il protagonista della scena. Durante le sue apparizioni, questo motivo esprime mistero e suspense; nel corso della quinta stagione è usato, inoltre, durante momenti di azione e pericolo imminente. 

Si tratta della ripetizione di cinque note con varie percussioni, spesso accompagnate dagli archi, che eseguono una progressione i – V – i – IV:

lost julietteIn conclusione, tutti questi temi hanno saputo sempre, con varietà, mostrare i tanti aspetti dell’isola, senza cadere troppo nei cliché, anche grazie al grande numero di percussioni usate dalla Hollywood Studio Symphony.