Luca: la colonna sonora del film Disney è una lettera d’amore all’Italia

Scopriamo la colonna sonora di Luca, il nuovo film Disney Pixar che omaggia l'Italia anche con alcune iconiche canzoni.

Una storia tutta italiana, che tocca le corde delle anime adulte e più fanciullesche.
Luca è il nuovo film d’animazione targato Disney Pixar, che ha debuttato sul servizio streaming Disney+ il 18 giugno 2021, saltando direttamente il lancio nei cinema. Un vero peccato che i colori, l’energia, la semplicità e ancora di più la colonna sonora del film d’animazione diretto da Enrico Casarosa (storyboard artist di L’era glaciale, Ratatouille, Up) non abbiano potuto risplendere in una sala cinematografica. Il film, ambientato sulla riviera ligure, rievoca un ricordo nostalgico dell’Italia della fine degli anni ’50 e l’inizio degli anni ’60.

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Luca Paguro è una creatura dei mari, curioso di scoprire cosa si nasconde in superficie: la sua curiosità lo porterà a stringere amicizia con un altro mostro marino suo coetaneo, Alberto Scorfano, con cui andrà alla scoperta dei misteri della terraferma. Al di là di aspetti tecnici decisamente notevoli, di una sceneggiatura semplice e lineare, che accenna delicatamente tematiche particolarmente attuali (come la diversità, l’inclusione, il bullismo e l’amicizia), Luca, come ogni buon film d’animazione Disney-Pixar, è reso ancora più magico da un’azzeccatissima colonna sonora, che accompagna il viaggio dei giovani protagonisti e che permette di tornare indietro nel tempo, in un’Italia vivace e ricca di storie da raccontare.

Luca: il viaggio dei protagonisti raccontato da Dan Romer con una strabiliante ed emozionante colonna sonora

La soundtrack, realizzata e prodotta da Dan Romer (Maniac, Superman & Lois, Re della Terra Selvaggia), è stata registrata al Newman Recording Stage da un’orchestra composta da 82 elementi e diretta da Mark Graham. Con un tocco di fisarmonica, un po’ di mandolino, chitarra acustica e l’uso del pizzicato, Romer ci riporta ai suoni, ai colori e agli odori dell’Italia a cavallo tra gli anni ’50 e ’60. Il compositore ha preso ispirazione da una playlist consegnatagli dal regista stesso, Enrico Casarosa, che comprendeva colonne sonore di classici cinematografici italiani (La Dolce Vita – Nino Rota, La Vita è Bella – Nicola Piovani, Il Postino – Luis Bacalov tra i tanti) e musica folk e pop dell’epoca.

Una colonna sonora che interpreta alla perfezione i timori, le esperienze, le gioie del piccolo protagonista da cui prende il nome il film e degli amici che incontra nel suo cammino. Romer in persona ha sottolineato che “ogni bambino ha una propria theme song: quella di Luca trasmetteva una sensazione di desiderio, meraviglia e conoscenza, quella di Alberto un sentimento più spavaldo e pronto a tutto e quella di Giulia era la più italiana, con un’atmosfera regionale più casalinga“. Non solo, i tre temi musicali si incontrano armoniosamente, dando l’impressione che siano parte di una stessa traccia musicale. Naturalmente, quello che tende a prevalere acusticamente rispetto agli altri è quello di Luca: la sua theme song evolve con lui, ogni volta che il piccolo protagonista sogna in grande e migliora la propria conoscenza del mondo; accompagna i suoi momenti di scoperta, che lo arricchiscono come creatura marina/essere umano: basti pensare alle sequenze in cui scopre l’esistenza della vespa, del sistema solare, delle fiabe, delle invenzioni di grandi menti come Leonardo da Vinci.

Nel film Luca Un bacio a mezzanotte ci introduce nell’atmosfera del film d’animazione Disney-Pixar

Come immergere fin da subito gli spettatori in un’atmosfera magica, accennando l’inizio di un’avventura tutta italiana? Naturalmente con un classico del 1952 della musica italiana, Un bacio a mezzanotte del Quartetto Cetra. Si tratta di un brano che esprime l’italianità al 100% e, in più, crea le basi ideali su cui poi verrà costruita la storia del film. Nel testo appare chiaro che siamo in un contesto notturno, in cui le stelle, la luna e i desideri vengono più volte menzionati.

Ogni stella in ciel
Parla al mio cuor
Ogni stella in ciel
Parla d’amor
Ogni stella in ciel sarà
La mia stella
Mezzanotte per amar
Mezzanotte per sognar
Fantasticar

La canzone si dissolve per lasciar spazio alla prima scena, notturna, creando una sorta di continuità tra ciò che sentiamo e ciò che vediamo. Inoltre, nel corso del film assistiamo spesso ai sogni di Luca e al suo vagare in libertà tra le stelle. Un bacio a mezzanotte come intro vuole forse essere una specie di benedizione per il film d’animazione, dandogli anche fin dall’inizio quel tocco di caratterizzazione necessaria per far entrare subito gli spettatori nel giusto mood.

Luca: la formazione di un’amicizia imbattibile sulle note de Il gatto e la volpe di Edoardo Bennato

A siglare la formazione di un duo invincibile, quello tra Luca e Alberto, è Edoardo Bennato con il suo intramontabile classico Il gatto e la volpe. La canzone è leggermente distante dall’ambientazione che è stata data al film, poiché del 1977, ma non per questo non è adatta, anzi esprime perfettamente la creazione del sodalizio tra i due piccoli mostri marini che avviene grazie alla decisione di costruire insieme una vespa.

Puoi parlarci dei tuoi problemi, dei tuoi guai
I migliori, in questo campo, siamo noi
È una ditta specializzata, fa un contratto e vedrai
Che non ti pentirai
[…]
Non vedi che è un vero affare
Non perdere l’occasione se no poi te ne pentirai
Non capita tutti i giorni
Di avere due consulenti
Due impresari, che si fanno
in quattro per te
[…]
Lui è il gatto ed io la volpe, siamo in società
Di noi ti puoi fidar

Il brano risuona proprio nella sequenza in cui Luca e Alberto costruiscono la loro versione di vespa. Nonostante gli utensili e attrezzi a disposizione non siano quelli adatti, i due futuri amici riescono a realizzare un “prototipo” di vespa, non senza incorrere in qualche piccolo guaio, come intona anche Bennato nella sua celeberrima canzone. Luca e Alberto sono una squadra ormai, che hanno creato un affare dal nulla, proprio come il gatto e la volpe. Ovviamente il loro operato non è ottimale, così come il piano messo in atto da Luca nel mondo sottomarino per non far scoprire alla madre che va sulla terraferma durante il giorno, ma d’altronde sappiamo che tipo di squadra sono il gatto e la volpe. Ciò che conta veramente è che, finalmente, il piccolo protagonista ha un nuovo amico, con cui condividere gioie e malefatte.

Luca: l’italiano medio e la vera vespa entrano in scena con Andavo a cento all’ora

Un grande classico italiano, conosciuto anche all’estero, è senza dubbio Andavo a cento all’ora di Gianni Morandi del 1963. In questo caso, il brano è stato utilizzato per introdurre la vespa reale e quello che possiamo considerare a tutti gli effetti l’antagonista del film, Ercole, l’italiano medio stereotipato sia esteticamente, per la tipologia di acconciatura e per il modo di vestirsi, sia moralmente, per il fatto che, nonostante abbia già superato i 16 anni, continua a gareggiare e a vincere la Portorosso Cup infischiandosene delle regole.

L’accompagnamento di Andavo a cento all’ora vuole soprattutto enfatizzare la grande invenzione della vespa, e tutto ciò che ha rappresentato, diventando a pieno titolo uno dei simboli più caratteristici dell’Italia. La Vespa era un sogno, un sogno che incantava proprio tutti (Luca ci insegna che conquista anche creature ultraterrene come i mostri marini), che sembrava avere le ali, permettendo di Andare a cento all’ora tra i bellissimi paesaggi italiani.

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Viva la pappa col pomodoro sostiene i protagonisti durante il training della Portorosso Cup

Nei piani stabiliti, Giulia si occuperà della parte della gara relativa al nuoto, Luca di quella relativa alla bici e Alberto di quella riguardo al cibo. Viva la pappa col pomodoro, sigla del 1964 dello sceneggiato televisivo Il giornalino di Gian Burrasca, interpretata da Rita Pavone, rappresenta un altro classico della musica italiana, tanto che è stata incisa dalla stessa cantante in molte lingue, tra le quali inglese, tedesco e spagnolo.

Viva la pappa col pomodoro accompagna i protagonisti nei loro allenamenti per cercare di arrivare preparati alla gara e vincerla. In particolare, la sequenza in cui sentiamo questa canzone come sottofondo, si concentra su Alberto e sul suo impegno nel riuscire a mangiare quanti più piatti di pasta possibili e a farlo in modo corretto, utilizzando adeguatamente la forchetta. La canzone della Pavone è un grande classico per bambini, ragion per cui non poteva mancare in questo film d’animazione, tanto più nella scena in cui i piccoli protagonisti si fanno forza e coraggio, affrontando con determinazione e impegno le sfide imposte dalla gara.

Città Vuota riecheggia nelle strade vuote di Portorosso chiudendo in bellezza

Non poteva che essere un grande classico interpretato da Mina nel 1965, Città Vuota (una cover di It’s a Lonely Town – Lonely Without You di Gene McDaniels del 1963), a concludere il film d’animazione come primo brano dei titoli di coda. La vita dei protagonisti cambia in modo sorprendente, ognuno prende delle direzioni diverse, ma non per questo le loro strade si divideranno per sempre. Saranno lontani, ma allo stesso tempo saranno sempre vicini con cuore e mente. Città Vuota è una canzone dolcemente malinconica, ideale per risuonare negli attimi appena successivi all’addio tra i personaggi del film.

Le strade piene
La folla intorno a me
Mi parla e ride
E nulla sa di te
Io vedo intorno a me chi passa e va
Ma so che la città
Vuota mi sembrerà
Se non torni tu

Luca: ecco la colonna sonora completa da ascoltare su Spotify