Minions: una soundtrack fatta di hit e divertimento
Minions è finalmente nelle sale e sta facendo divertire tutte le fasce di pubblico: possiamo permetterci di dire che una parte del merito va anche alla colonna sonora originale composta da Heitor Pereira e alla soundtrack che comprende tantissime hit dagli anni ’60? Sicuramente sì!
Minions è un film d’animazione che non si risparmia intrusioni di brani celebri dei Beatles, Rolling Stones, Jimi Hendrix, The Doors, Who e Van Halen, passando da hit come “Happy together” dei Turtles, al musical Hair, concedendosi anche un’immancabile cavalcata delle Valchirie dalla Die Walkure di Wagner.
Insomma: un film nato per i bambini, che si veste incredibilmente di rock anni ’60, ma non per questo risulta alienante per il pubblico giovanissimo: d’altronde, stiamo parlando di brani iconici.
Anche la musica composta appositamente da Pereira (“allievo” di Hans Zimmer e compositore di Dirty Dancing 2, Cattivissimo me 1 e 2, I puffi 1 e 2) sa vestire tutte le qualità dei Minions, passando dal puro divertimento all’azione, anche attraverso dei temi da tipici supercattivi.
Ma andiamo con ordine: veniamo musicalmente trasportati già nell’esilarante e strampalato mondo dei Minions durante l’apparizione del logo Universal, canticchiato dagli umanoidi gialli. Durante i titoli di testa sentiamo il successo “Happy Together” dei Turtles, mentre la composizione che segue la storia dei Minions dagli albori della Terra è “Minions Through Time”, molto dinamica, ritmata e divertente, che si fa più attenuata e misteriosa durante l’Antico Egitto e il periodo vampiresco.
In mezzo alla neve, i Minions cantano le canzoni di natale nel loro linguaggio strambo, spegnendosi sempre di più, finché non appare Kevin, con la sua fanfara eroica (“Kevin, Stuart and Bob”), un tema che ritornerà più volte nel corso del film. All’arrivo a New York ci accompagna “19th Nervous Breakdown” dei Rolling Stones, mentre abbiamo un’anteprima della musica da cattivi che si ripeterà nel corso del film con “The VNC”, il canale dedicato ai villain. Quando i Minions riescono ad ottenere un passaggio dalla famiglia Nelson, “I’m a Man” (nella versione originale del Spencer Davis Group, poi rifatta da molti artisti) fa da sottofondo alla rapina in banca e alla fuga, inseguiti dalla polizia. Nei pressi della meta, “Orlando” si presenta come una musica da fumetti, da supereroe, mentre “Break on Through” dei Doors spalanca le porte di Expo Cattivi.
Qui incontriamo Scarlet Sterminator, accompagnata dal suo tema da supercattiva.
Anche in questo caso, il tema si rifà ai canoni della musica per i supereroi e i fumetti, ricalcando un po’ l’orchestrazione de Gli Incredibili; “Ruby Fight” è un ottimo esempio di questo tipo di musica che punteggia l’azione proprio attraverso l’orchestra. Nel frattempo, in Antartide, i Minions cantano “Make ‘Em Laugh”, canzone e testo composti appositamente per il film.
La colonna sonora di Minions scivola verso toni misteriosi – ma sempre avvincenti – con “Scarlet Fortress”, durante il viaggio in Inghilterra verso la dimora della supercattiva Scarlet. Qui Stuart vede una chitarra – «la mega ukulele» – dalla quale scaturisce il potente riff hendrixiano di “Purple Haze”. A Londra inizia la vera e propria azione: “Tower of London” e “Fighting the Crown Keeper” sono incalzanti e ricchi di tensione, un po’ in stile Mission: Impossible; “Hair” è invece la canzoni dell’ipnosi, con la quale vengono distratte le Guardie della Torre. Durante la divertentissima scena dell’inseguimento della carrozza della Regina da parte dei Minions c’è “You Really Got Me” dei Kinks, finché non arriviamo a un momento clou: Bob estrae la Spada nella Roccia e subito parte una musica eterea, con campane e un piccolo coro improvvisato. Intanto, il calore del rock soul dei Box Tops, con la loro hit “Letter” accompagna il viaggio – anche grazie al testo, che a questo si riferisce – della tribù dei Minions in Inghilterra.
Ma torniamo a Re Bob: è tutta per lui la traccia “King Bob”, prima solo accennata, ma ora sviluppata nella sua interezza.
Nella divertente sequenza successiva a Buckingham Palace ci fa invece compagnia “My Generation” degli Who, mentre “Theme from the Monkees” viene cantata da Kevin, Stuart e Bob quando Scarlet li porta nelle segrete. Manca poco a una scena esilarante: i Minions riescono a fuggire e, proprio mentre escono da un tombino, i Beatles attraversano Abbey Road con in sottofondo “Love Me Do”!
Per sventare l’incoronazione di Scarlet, la colonna sonora di Minions segue l’azione concitata (facendosi anche un po’ ripetitiva), trovando un culmine in “King Kong Kevin”, con cori d’azione e ottoni, fino al crescendo di “Minions Victory”, a mo’ di inno. Kevin Stuart e Bob vengono premiati dalla Regina: Stuart riceve un «super mega ukulele» e si lancia nell’assolo di “Eruption” dei Van Halen:
E arriviamo così ai titoli di coda, che scorrono insieme a “Got Get You Into My Life” dei Beatles (che i Minions potrebbero dedicare a Gru: I was alone, I took a ride / I didn’t know what I would find there / Another road where maybe I could see another kind of mind there / Ooh, then I suddenly see you / Ooh, did I tell you I need you / Every single day of my life) e “Mellow Yellow” del cantautore folk rock scozzese Donovan.