Mixed by Erry: le 5 canzoni italiane più iconiche del film
Dal dance al pop, dal rock al rap, una continua riscoperta musicale che va dagli anni '70 ai primi anni '90
Un impero nato dalla passione, il dj divenuto contraffattore, la nascita della pirateria e, con essa, di una divulgazione musicale capillare mai nemmeno ipotizzata in precedenza; le canzoni di Mixed by Erry contestualizzano e danno veridicità alla pellicola firmata da Sydney Sibilia, disponibile su Netflix, che racconta l’avvincente, veritiera e poco nota storia dei tre fratelli Frattasio. Tutto nasce dalla musica, dal talento e dalle conoscenze di Enrico, un aspirante dj che si rende presto conto delle potenzialità della masterizzazione: dal comporre compilation per gli amici e la gente del quartiere, passa a una diffusione sempre più strutturata e conquista prima Napoli e, successivamente, l’Italia intera, presenziando su ogni bancarella per la compravendita di musicassette. Il reale viene raccontato da Sybilia in maniera leggera e rispettosa, nel tentativo ben riuscito di catapultare lo spettatore all’interno di un’epoca altra, oltre che di un luogo e di una cultura: la contraffazione musicale si inserisce nel sostrato dell’illecito visto come pratica comune, elevandosi a mitologia ed estraniandosi dalla criminalità più propriamente intesa, grazie anche alle scelte fatte da Michele Braga, il compositore musicale incaricato di gestire la colonna sonora del film che, insieme al regista, ha voluto omaggiare gli anni ’70, e soprattutto gli ’80, con una selezione che passa da brani esteri che hanno segnato quell’epoca alle più iconiche canzoni italiane di quegli anni; andiamo a scoprire i 5 pezzi nostrani più rappresentativi dell’intero lungometraggio, associandoli a 5 dei temi più pregnanti di esso.
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1. E mò e mò
E mò e mò (Peppino Di Capri, 1985) – La fratellanza
Enrico, Peppe e Angelo crescono a Forcella (Napoli), ove supportano il padre nel contrabbando di un infuso da loro stessi preparato e spacciato per whisky e ove si confrontano tutti i giorni con una realtà che non offre loro molte alternative rispetto all’atto criminoso ed illegale. Il sentimento fraterno sembra per loro essere sacro ed indissolubile, come dimostra il più giovane dei tre quando viene arrestato per aver difeso Enrico, e si rafforza nel momento in cui i tre capiscono di poter costruire un vero e proprio impero, poi gestito nella più totale trasparenza e condivisione.
2. Quello che le donne non dicono
Quello che le donne non dicono (Fiorella Mannoia, 1987) – La storia d’amore
La storia d’amore tra Erry e Teresa non viene mai approfondita, ma accompagna solamente la crescita di lui, che da giovane e impacciato appassionato di musica diviene l’uomo capace di fondare la prima etichetta discografica in Italia. La relazione tra i due non poteva che nascere dal confronto musicale e dalla sconfinata conoscenza del giovane dj, con la scintilla definitiva che scocca proprio nel momento in cui egli fa ascoltare Quello che le donne non dicono alla ragazza.
3. Anche O surdato nnamurato tra le canzoni di Mixed by Erry
O surdato nnamurato (Giuseppe Di Stefano) – La napoletanità
La napoletanità si respira di continuo; in ogni scena in cui viene rappresentato, l’ambiente dialoga incessantemente con i personaggi, li avvolge, li coinvolge e ne fa essere parte integrante di sé. Tutto quello che di Napoli è sempre stato rappresentato fa solamente da contorno e lascia spazio ad una realtà più semplice ma ugualmente sconvolgente. A dare maggiore risalto a questo aspetto, inoltre, vi sono tre straordinari attori simbolo del capoluogo partenopeo: Adriano Pantaleo (Io speriamo che me la cavo, Il sindaco del Rione Sanità) e, soprattutto, Cristiana Dell’Anna (Gomorra – La serie, Qui rido io) e Francesco Di Leva (Nostalgia, Ti mangio il cuore).
4. Perche Sanremo è Sanremo
Perchè Sanremo è Sanremo – Il mistero Sanremo
La sigla del festival della canzone italiana si accompagna al mistero che, tanto per la finzione quanto nella realtà, non ha dato tregua alla finanza e a tutti gli enti coinvolti dalla “caccia ai pirati musicali”, poiché nessuno riusciva a concepire come i tre fratelli riuscissero a comporre la compilation del festival quando ancora esso era in atto, qualcosa di straordinario e che ha precorso notevolmente i tempi.
5. Una delle ultime canzoni di Mixed by Erry: Cosa resterà degli anni 80
Cosa resterà degli anni 80 (Raf, 1989) – La storia
Il tempo è a tutti gli effetti centrale per la pellicola: un tempo rappresentato e contestualizzato con attenzione, un tempo ripercorso in meandri fino a ieri sconosciuti, un tempo che anticipa, che racconta di chi ha visto prima ciò che avrebbe dominato sul domani: la trovata di Erry di aggiungere, in coda alla cassetta, una serie di brani da lui consigliati e scelti in base ai gusti dell’ascoltatore, sembra anticipare di 30 anni i correlati e i consigli di Spotify, quando ancora non era un algoritmo a conoscere e calibrare il nostro gusto, ma l’orecchio attento di chi con passione vuole unicamente condividere l’arte e la forza unificante della musica.
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