The Devil’s Candy: la colonna sonora del film horror di Sean Byrne
The Devil's Candy dà voce alle lusinghe del Diavolo e alla lotta di una famiglia contro l'oscurità grazie a una colonna sonora da urlo.
Se la colonna sonora è una delle armi più potenti di cui il cinema dispone, in un film come The Devil’s Candy (di cui potete leggere qui la recensione), horror che fa della musica e in particolare del metal il suo cardine, il lato sonoro non può che aver ricevuto particolare cura.
Sean Byrne firma un titolo che mette una famiglia felice, aperta al futuro grazie all’acquisto di una nuova casa, di fronte all’incubo del Male e dell’oscurità che alberga dentro ognuno di noi.
Come il film in sé, la colonna sonora di The Devil’s Candy, a cui hanno collaborato Mads Heldtberg e Michael Yezerski, mette sullo stesso piano classicità e voglia di osare, accostando gruppi baluardo del metal e del rock tradizionali a brani molto più sperimentali.
A quest’ultima categoria appartiene proprio Belürol Pusztit dei Sunn O))), che apre l’horror presentandoci Ray (Pruitt Taylor Vince), omaccione disturbato che viene svegliato nel cuore della notte da sinistri sussurri. Capiamo subito che qualcosa non va nella mente di Ray, il quale afferra la chitarra elettrica e comincia a suonare a tutto volume per cercare di sfuggire a quella malefica chiamata che rimbomba nella sua testa; i suoni drone dei Sunn O))) che invadono la sala ci immergono nello stato quasi allucinatorio in cui vive Ray, vittima e al contempo carnefice, spalancandoci le porte dell’inquietante e macabra storia a cui stiamo per assistere.
La canzone Belürol Pusztit dei Sunn O))) è una delle più belle nella soundtrack di The Devil’s Candy
A questo punto Sean Byrne apre uno scorcio sulla normalità, uncinandoci e strappandoci dalla trance della scena precedente con l’introduzione della famiglia protagonista sotto le note di Shake dei Wanton Bishops, band rock libanese. Il loro suono blues ci fa venir voglia improvvisamente di alzarci e cominciare a battere il tempo con le mani, quasi a farci dimenticare l’orrore a cui abbiamo assistito prima con un’iniezione di ottimismo o molto più plausibilmente per farci intuire che lo spirito vitale dei tre personaggi principali si scontrerà presto con eventi nefasti.
Questa capacità di far convivere sonorità così diverse, accompagnate alle immagini di The Devil’s Candy, è sicuramente una delle forze di Byrne, che mantiene il tema della dualità durante tutta la colonna sonora, pur rendendola man mano sempre più tormentosa. Simbolo di questa polivalenza è certamente You Against You degli Slayer, che con uno dei loro brani più recenti incarnano la lotta di Jesse, pittore, padre e marito protagonista, fra l’amore per i propri cari e l’ebrezza della possibile svolta professionale, che garantirebbe il benessere all’amata famiglia, almeno finché non si è consapevoli del sacrificio richiesto.
Questo tema del male che si insinua anche in chi crede di agire per il bene assume valenze ancor più cupe attraverso i suoni grevi di Sail Into the Black dei Machine Head, che rendono il pericolo dietro l’angolo più incombente di quanto già non sembrasse, ma è probabilmente la fragile voce di PJ Harvey che, con un azzeccato cambio di registro, si fa messaggera di quella debolezza dell’uomo di fronte alle luciferine lusinghe di Satana attraverso la gotica The Devil, la cui prima strofa recita proprio “As soon as I’m left alone, the Devil wanders into my soul” ovvero “Appena rimango da solo, il Diavolo si fa strada nella mia anima.”
Degne di menzione anche From The Pinnacle To The Pit dei Ghost e Blackfire dei Goya, che rendono nuovamente il metal protagonista nella colonna sonora di The Devil’s Candy.
la prima ribadisce, nonostante la melodia accattivante, il buco nero che sembra inghiottire Jesse, il quale rischia di portare con sé moglie e figlia; la seconda è la canzone scelta per accompagnare con i suoi riff proprio il padre (Ethan Embry) e l’adolescente Zooey (Kiara Glasco) durante il tragitto in macchina verso il primo giorno della ragazza nella nuova scuola. Una scelta perfetta, che non mette del tutto da parte la presenza del Diavolo, ma che sottolinea la forte unione tra genitore e figlia instaurata in gran parte grazie alla musica.
Ormai a un passo dal baratro infernale in cui stanno per essere inghiottiti i personaggi, ci avvicina all’epilogo Dies Irae (Sequentia), canto gregoriano interpretato da Alessio Randon e Aurora Surgit, e che dona a una delle sequenze di maggiore tensione nel film un’atmosfera quasi senza tempo, come d’altronde è la lotta fra Bene e Male; e questa qualità eterna, senza principio né fine, è rispecchiata dalla circolarità con cui si chiude la colonna sonora di The Devil’s Candy, proponendo Decay2 (Nihils’ Maw) degli stessi Sunn O))) che avevano aperto l’horror. Tornando a tormentarci con il loro doom metal, Sean Byrne sembra volersi accomiatare avvertendoci che, per quanto possiamo sentirci al sicuro, il Diavolo è sempre pronto a sedurci con la sua voce e noi potremmo tendere l’orecchio senza nemmeno accorgercene.
The Devil’s Candy (QUI una clip del film) è in uscita nelle sale italiane il 7 settembre, distribuito da Midnight Factory. Il cast comprende Ethan Embry, Shiri Applebery, Pruitt Taylor Vince e Kiara Glasco.