Tomorrowland – Il Mondo di Domani: la colonna sonora del progresso
Michael Giacchino, Brad Bird, Damon Lindelof: non solo tre colleghi, ma tre amici capaci di solide collaborazioni, ora tutti insieme per Tomorrowland – Il Mondo di Domani. Il compositore Michael Giacchino ha difatti lavorato a lungo con Lindelof per Lost e successivamente per Star Trek – Into Darkness, mentre con il regista Bird per Gli Incredibili, Ratatouille e Mission Impossible: Protocollo fantasma. Con i tempi serrati lasciati ai compositori di musica per film, conoscere bene chi si ha accanto è decisamente una nota positiva; così, se Tomorrowland – Il Mondo di Domani sta facendo l’altalena tra critiche entusiastiche e qualche perplessità, sulla colonna sonora non ci sono dubbi: Michael Giacchino ha fatto centro un’altra volta.
Sempre legato all’importanza dello sviluppo della colonna sonora di pari passo con la storia e alla centralità delle emozioni dei personaggi, anche stavolta ha composto la musica in ordine cronologico, senza saltare da una parte all’altra del film, come ha dichiarato in questa intervista alla prèmiere di Tomorrowland – Il Mondo di Domani:
La sensibilità e le capacità di Giacchino nel seguire il racconto lo stanno portando sempre di più ad essere designato come erede del grande John Williams, come abbiamo sentito anche in questa breve intervista – ma lui ci ride su e si mostra impaziente di ascoltare la musica di Star Wars VII (mentre, inizialmente, J.J. Abrams aveva pensato a lui). Attento al processo compositivo (le cui modalità ha reso estreme in Lost, componendo scena per scena, senza mai conoscere il corso degli eventi), il risultato si vede anche nella soundtrack vera e propria, in cui tutte le tracce sono in ordine cronologico (non come, recentemente, è successo per Avengers: Age of Ultron), permettendo all’ascoltatore di rivivere il film nella propria testa solo con l’ascolto della colonna sonora, che funziona bene anche come album a sé stante. Sempre a differenza del sopracitato Avengers 2, inoltre, la colonna sonora, in Tomorrowland – Il Mondo di Domani, ha ricevuto nel corso del montaggio un trattamento di qualità, senza tagli o sbalzi e con un ottimo bilanciamento tra effetti sonori e dialoghi, senza mai sovrastare, né essere sovrastata.
Il suono è proprio quello di una grande orchestra, un po’ old school, con temi e sviluppi da film fantasy e suoni ricchi di grandiosità e magnificenza, resi attraverso tutti i timbri e i colori dell’orchestra. Dai brani traspare una forte luminosità, nonché la positività che il compositore ha voluto dare alla colonna sonora: «Una sorta di nostalgia e ottimismo – ottimismo nostalgico, che è una cosa che oggi ci manca nel mondo. Ogni cosa che vediamo, ogni cosa che consumiamo è così scura e cinica. Volevo semplicemente che questo film facesse sentire bene e positivi». Ascoltando la soundtrack – che come sempre offre dei titoli ricchi di divertenti giochi di parole – sentiamo che, spesso, la musica tende a rincorrersi, come un’energia che vuole sempre migliorare: ecco come Giacchino ha inserito l’idea di progresso anche nella musica di Tomorrowland – Il Mondo di Domani.
Ogni momento della colonna sonora dosa avventura, innocenza, speranza e minaccia. Alcuni ostinati rendono in particolare l’idea di luminosità e progresso, mentre ai tappeti di archi è più riservata la conduzione delle emozioni, staccandosi in sequenze più concitate, ma sono i fiati che spesso regalano dei giochi di chiamate davvero interessanti. I tre temi principali che si alternano nel film fanno anche da cornice alle scene più legate all’azione e descritte in tracce come “Boat Wait, There’s More!” – scena in cui, tra l’altro, Michael Giacchino fa un cameo: è l’addetto che fa salire i visitatori sulle barche all’Esposizione Universale del 1964 –, “Edge of Tomorrowland” (una traccia sicuramente degna di nota), “Just Get in the Car”, “Texting While Driving”, “What an Eiffel!”, “The Battle of Bridgeway” e “The Hail Athena Pass”. Di grande effetto è la potenza di “All House Assault”, che accompagna gli scontri in casa di Frank:
Dall’altra parte, invece, abbiamo i pezzi più raccolti, ma comunque pronti a rilasciare la loro luminosità intrinseca, come la traccia d’apertura “A Story About the Future”, “A Prologue”, “Home Wheat Home”, “A Touching Tale”, “Frank Frank”, “As the World Burns” (che sentiamo mentre si scopre la devastazione della Terra), “Electric Dreams” e “Pins of a Feather” che si apre con forza nel finale del film. Degna di nota è infine “You’ve Piqued My Pin-Trist”, tra le prime tracce della colonna sonora, che inizia ad esporre i temi principali. Senza mai osare troppo in termini di musica sci-fi, che forse non si sarebbe adattata alla visione disneyana del film, il risultato è davvero soddisfacente, con anche l’aggiunta di un paio di cori e di “I Got Mine” dei The Black Keys, brano azzeccato che accompagna la scena in cui Casey arriva in moto alla rampa di lancio di Cape Canaveral. Per non parlare dell’omaggio di Giacchino al Maestro Williams con un potente e divertente accenno del main theme di Star Wars nel negozio di fumetti (e, anche se non c’entra con la musica, la strizzata d’occhio di Damon Lindelof all’isola di Lost, quando il portale si apre su una spiaggia: «È disabitato e non è sulla cartina!»).
Tomorrowland – Il Mondo di Domani ci offre il lavoro di un compositore che ha alle proprie spalle delle ottime colonne sonore e diversi riconoscimenti, che vive un presente pieno di conferme e che è tra i protagonisti del domani: vi ricordiamo infatti che anche Jurassic World e Inside Out, tra i grandi attesi di quest’anno, sono stati composti da Michael Giacchino.