Tutti insieme appassionatamente – Le canzoni del musical con Julie Andrews

Tutti insieme appassionatamente è uno dei musical più famosi della storia del cinema, noto anche per la sua incredibile colonna sonora

“Hai portato la musica in questa casa!” dicevano alla novizia Julie Andrews in quel di Salisburgo nel lontano 1938, e così è stato anche nel mondo del cinema. Tutti insieme appassionatamente è il film musicale del 1965 tra i più amati dal grande pubblico, un successo tratto dalla celebre commedia teatrale sonora The Sound of Music nata dalla coppia di autori statunitensi Richard Rodgers e Oscar Hammerstein II. Un classico intramontabile di buoni sentimenti e brani cantati sulle cime delle colline più verdi, una pellicola che ha segnato un altro importante traguardo nel filone del musical internazionale.

Tutti insieme appassionatamente non poté che aggiudicarsi nel 1966 il Premio Oscar per la Miglior colonna sonora, vincita attribuita al compositore americano Irwin Kostal, il quale si era già appropriato di una statuetta nel 1962 con l’altro indimenticabile musical West Side Story. Le canzoni del film diretto dal regista Robert Wise sono come un vento frizzante che rinfresca il volto, pongono sull’attenti l’ascoltatore pronto così a seconda delle note a giocare, a ballare, a commuoversi con le melodie della tata Maria e dei suoi sette pargoli da sorvegliare, in una corsa nella campagna austriaca liberatoria e gioiosa.

Tutti insieme appassionatamente – Una colonna sonora da cantare a braccia aperte sulle colline

The Sound of Music è il brano omonimo che prende il nome dal titolo originale dell’opera teatrale e che racchiude l’immagine emblema dell’intera pellicola: la protagonista Julie Andrews, voce da angelo, che tra la natura si lascia andare intonando melodie fluide, a braccia aperte per accogliere un mondo che aspetta soltanto di essere vissuto e cantato. Tra le canzoni e i momenti più iconici di Tutti insieme appassionatamente.

A presentare però bene la figura della protagonista, convinta di essere pronta ad un’esistenza votata alla religione, è il pezzo cantato dalle consorelle di Julie Andrews. Si tratta del brano Maria in cui le suore canterine, conviventi dell’indisciplinata donna, dubitano del futuro in tonaca della ragazza. Un pezzo molto composto come l’atteggiamento delle sue esecutrici, ma con l’aggiunta di un pizzico di ammiccante allegria.

Ed è così che inizia l’avventura di Maria, un’esperienza che le farà scoprire l’amore, sia romantico che famigliare; un destino che la legherà a sette piccoli fanciulli che le faranno comprendere l’impurità della sua scelta e il cammino per lei più adatto da perseguire. Grandi orizzonti si apriranno a Maria, immensi come le aspettative con cui il personaggio parte dal convento, tutte racchiuse nella canzone I Have Confidence.

Un rapporto, come accade spesso all’inizio, conflittuale tra la novella tata e il numeroso manipolo di bambini, figli di Georg von Trapp – interpretato dall’ottimo Christopher Plummer –  e desiderosi solo di ricevere dall’autorevole padre le dovuto attenzioni. Ma gli scherzetti e tiri mancini dei figli del comandante scompariranno con il sopraggiungere di un temibile temporale, che porterà i piccoli spaventati nella camera da letto di Maria, che sarà capace di distrarli con le cose che lei preferisce nella vita. Torte di mele, biscotti, croccanti… In poche parole: My Favorite Things.

Divertimento, gioia, un’ammontare di felicità e brio che finalmente investe quei bambini da troppo tempo trascurati e che la giovane Maria ha saputo far tornar a sorridere e cantare. Perché anche di giochi e filastrocche è fatto Tutti insieme appassionatamente, come la famosa e orecchiabile Do-Re-Mi e la simpatica storiella del pastore The Lonely Goatherd.

Non solo un lavoro che le piace al di fuori delle mura del convento, Maria nel suo periodo di scoperta non rimarrà indifferente alla presenza del padre dei fanciulli, il serioso comandante tutto di un pezzo Georg von Trapp, uomo che saprà farle provare un forte sentimento d’amore e con il quale si diletterà – oltre che nel Laendler, tipico ballo austriaco – nella delicatamente passionale Something Good, sussurrata al chiarore di una splendente luna.

Ma la guerra è sempre alle porte nel 1938, anche di una fiaba come quella di Tutti insieme appassionatamente. E se il pericolo sembra sopraggiungere, arriva il momento per von Trapp e i suoi bambini di scappare, portando con loro l’oramai fondamentale persona di Maria. E per salvarsi in un musical, cosa c’è di meglio se non una gara di canto? I personaggi del film conquisteranno la giuria del Festival Canoro di Salisburgo con il brano Edelweiss, canzone amata dai bambini che sempre l’ascoltavano suonata dal padre, e passaporto di salvezza per la fuga verso la Svizzera.

 

Tutti insieme appassionatamente rimarrà per sempre tra le fila dei migliori musical riportati dalla settima arte, un insieme di classicità, emotività e letizia di vivere vasto come un panorama montano.