Vizio di Forma, una colonna sonora magnetica e tossica!
Vizio di forma è il nuovo film di Paul Thomas Anderson che adatta per il cinema l’omonimo romanzo di Thomas Pynchon. Spiegare la trama non è affatto facile (come si afferma nella recensione che trovate su Cinematographe) ma si coglie il filo che, non è comunque logico. Aiuta la colonna sonora che incanala perfettamente le location e l’epoca in cui Vizio di Forma si svolge.
La soundtrack è psichedelica quanto nostalgica, in cui si alternano diverse sonorità che danno forma al genere del film, un noir che si intreccia in un hard boiled in cui il protagonista è un hippie sul finire degli anni ’60. Lui fuma le canne, ma è in arrivo la cocaina e lì si apre un altro mondo fatto di trip e musica diversa, meno ingenua e più allucinogena.
La colonna sonora, disponibile su Spotify, di Vizio di Forma porta la firma di Jonny Greenwood, chitarrista solista dei Radiohead che, vanta già esperienze pregresse con il regista ne Il Pretroliere e in The Master.
Anderson ha lasciato carta bianca a Greenwood che con i suoi tagli cupi ha tinteggiato di grigio e fumo le scene delle indagini svolte da Doc. Ritmi tesi pronti a dare suspance e allo stesso a sospendere il tempo tale per comprendere cosa stia effettivamente accadendo, il tempo di pensare i tasselli mancanti dell’indagine a cui sta lavorando il detective hippie.
Accanto ai pezzi Greenwood, eseguiti da un’orchestra diretta da Robert Ziegler, ci sono brani degli anni ’60 e ’70 come Vitamin C dei Can, Les Fleur di Minnie Ripperton (che ci tuffa nel musical Hair subito!); Here Comes the Ho-Dads dei The marketts, e ancora Simba di Les Baxter e Any Day Now di Chuck Jackson. Avrete voglia di camminare scalzi, abbracciare chiunque e farvi una canna della pace!
Menzione speciale per Journey Through the Past di Neil Young che il regista sceglie per una delle scene più romantiche del film e per noi, anche del cinema contemporaneo (il tempo ci darà ragione!).
Quindi, la colonna sonora di Vizio di Forma è magnetica, tossica. Bellissima! La riascolterete più e più volte, ve lo garantiamo, come del resto il film.