Così è la vita di Aldo, Giovanni e Giacomo è tratto da una storia vera?
Il sottotitolo di Così è la vita, il film di Aldo, Giovanni e Giacomo, non è da prendere sul serio, in realtà.
Così è la vita, di Aldo, Giovanni e Giacomo, è sottotitolato con Una storia vera: ma è davvero da prendere sul serio? Aldo, Giovanni e Giacomo, insieme a Massimo Venier, Gino e Michele, Giorgio Gherarducci e Graziano Ferrari scrivono e dirigono la pellicola che li vede protagonisti nel 1998, Così è la vita. Nel cast della commedia troviamo anche Marina Massironi, Antonio Catania, Big Jimmy e Francesco Pannofino. Il sottotitolo del film riporta “Una storia vera”, per cui verrebbe naturalmente da pensare che sia stato ispirato a fatti realmente accaduti. Ma è veramente così?
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Così è la vita – I personaggi costruiti su misura per Aldo, Giovanni e Giacomo
Ovviamente il sottotitolo del film è da prendere come uno scherzo, e ci sono alcune prove del perché da riscontrare direttamente nella trama. Anzitutto, l’identità dei tre protagonisti: questi portano il nome proprio di Aldo, Giovanni e Giacomo: il primo dei tre sarebbe un carcerato arrestato per falsificazioni ed evaso, il secondo un inventore di giocattoli sposato e il terzo un poliziotto. Aldo si è da sempre dedicato in un modo o nell’altro al mondo dello spettacolo e di certo non è mai stato in carcere né è mai dovuto evadere. Allo stesso modo per Giovanni, che non si occupa di giocattoli, e Giacomo, da sempre appassionato di teatro. Si tratta di tre personaggi che sono costruiti ad hoc sul trio comico, piuttosto che sulla base di una storia rete. Più di una volta Aldo si è trovato ad interpretare un personaggi caratterizzato da uno scarso rispetto per la legge, mentre a Giacomo in molte gag è stato assegnato il ruolo del poliziotto e Giovanni è spesso associato a ruoli un po’ stravaganti. Tanto più che l’idea del road movie viene utilizzata dal trio, come ad esempio avviene in Tre Uomini e una gamba. Ma ancora più assurda diventa l’idea che il film possa essere tratto da una storia vera se si considera la trama.
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Così è la vita – La trama
Nel film vediamo che Aldo, trasportato da un auto guidata da Giacomo per recarsi in tribunale, si impadronisce della pistola e lo prende in ostaggio. Alla loro odissea si aggiunge Giovanni, a cui viene rubata la macchina e che chiede aiuto non appena vede un’auto della polizia – quella tenuta da Aldo. Giacomo riesce a chiamare il comando di polizia e nell’inseguimento la loro macchina finisce su uno strapiombo, ma il trio riesce ad uscire prima che ciò accada. Tornano a Milano facendo l’autostop, ma nel frattempo incontrano Clara, di cui Aldo si invaghisce. Questi decide quindi di tornare in carcere e gli altri due a tornare alla solita vita.
Quando tornano a casa scoprono di essere stati creduti morti e ben dimenticati: la moglie di uno viene trovata con un amante, la famiglia dell’altro si è sbarazzata del suo romanzo buttandolo nella spazzatura. Giovanni e Giacomo, rincontratisi con Aldo che tutto ha fatto meno che tornare in prigione, decidono di vendicarsi. Dopo essersi vendicati i tre vengono portati da Clara in una camera ardente, dove trovano… i loro cadaveri. Ebbene sì, i personaggi sono stati morti per tutto quel tempo e la donna in realtà è un angelo che è incaricato di portarli in paradiso.
Di qui, se vogliamo andare a scavare su una causa che è persa comunque in partenza, un altro motivo perché la commedia non potrebbe essere tratta da una storia vera: se fosse veramente accaduto questo incidente, sarebbe possibile che Aldo, Giovanni e Giacomo ci avrebbero costruito sopra un film comico applicandovi i personaggi con i ruoli tipicamente esilaranti che si associano solitamente? Decisamente no!